La pace eterna non è per tutti, scoppia la “guerra” sul cimitero di Crotone

4 febbraio 2011, 13:49 Il Fatto

IL FATTO | Si dice che i morti riposino in pace. Da altre parti, forse, ma non a Crotone, dove da mesi sono oggetto di una querelle senza esclusione di colpi. Un altro pensiero diffuso è che la morte porti la pace, eterna. Neanche questo è vero, però, in riva allo Jonio e all’ombra della colonna di Hera Lacinia, visto che sul cimitero cittadino si è scatenata un’autentica guerra.

Oggetto della discussione l’ordinanza del sindaco della città, Peppino Vallone, del 20 ottobre 2010 che stabilisce l’estumulazione di 636 salme datate dal 1895 alla fine degli anni ’40 collocate nei cassetti del vecchio muro di cinta del Cimitero cittadino in loculi per i quali, entro il 31 dicembre 2010, non sia stata rinnovata la concessione cinquantennale scaduta o in scadenza.

Provvedimento che l’amministrazione scrive di aver emanato “con grande senso di responsabilità” pensando anche all'ampliamento del cimitero che pure oggi è in grado di prevedere oltre ventimila posti con una proporzione molto ampia rispetto alla popolazione residente e che è tra i più alti rispetto alle città con pari dimensioni. E' infatti previsto – si legge in una nota del Comune - l'ampliamento di altri tremila loculi che anche grazie al criterio di rotazione consentiranno il degno riposo dei nostri cari senza necessità di provvedere, in futuro, alla costruzione di ulteriori strutture”.

PER LA COOPERATIVA sociale Gettini di Vitalba (spalleggiata dal Gruppo archeologico krotonese e da Italia Nostra), invece, si tratta “di un provvedimento di abbattimento e ricostruzione che annullerà quest’ultimo lembo superstite del vecchio cimitero, luogo di memorie imprescindibili per tutta la comunità locale ed elemento ‘minore’ ma non irrilevante per la letteratura europea che s’inserisce nella tradizione del Grand Tour. Al vecchio camposanto di Cotrone dedica infatti alcune pagine lusinghiere George Gissing, presente in città nel 1897, e proprio sulla scia di quella descrizione, qualche decennio più tardi anche Norman Douglas volle visitarlo”.

IN QUESTO SPECIALE le posizioni dei protagonisti della querelle, la cooperativa Gettini di Vitalba, nelle parole di Maria Corsini e all’Amministrazione con l’assessore comunale ai servizi cimiteriali, Domenico Mellace.