Le primarie risvegliano il PD Crotonese, ma il “popolo della sinistra” risponderà?

2 marzo 2019, 17:09 Imbichi

Il PD crotonese esce dal letargo, ed invita il “popolo della sinistra” a votare compatto alle prossime primarie di partito. E, come se non bastasse, indica anche per chi votare. Insomma, chiedono il voto, e lo chiedono alla stessa base cittadina ignorata, esclusa ed esautorata dal confronto e dal dibattito da diversi anni a questa parte.


di Francesco Placco

Chi non muore si rivede. Gli esponenti del Partito Democratico crotonese, fresco fresco di nuova (si fa per dire) segreteria (LEGGI), sono tornati a farsi sentire negli ultimi mesi.

Li avevamo lasciati in quel lontano 2016, quando sparirono completamente dai radar della politica locale, dopo un continuo rinvio dell’assemblea cittadina.

Un silenzio tombale, che per molti ha rappresentato una sorta di “asservimento” alla maggioranza in carica. Solo di recente infatti alcuni esponenti locali del partito hanno dato l’idea di voler cominciare con l’opposizione (LEGGI), azione richiesta anche dall’ex sindaco Peppino Vallone, che ha invitato il partito ad “uscire dall’ambiguità”. Ma più che per l’opposizione o per i temi cittadini, si sono svegliati per le primarie (LEGGI).

L’appello è di quelli che conosciamo fin troppo bene, e si potrebbe riassumere con l’eterna ed infruttuosa ricerca dell’unità.

La presidentessa dell’assemblea cittadina Manuela Asteriti infatti scrive: “Rivolgo quindi un appello al popolo della sinistra, senza retorica e con le idee chiare di chi ha una visione che è allo stesso tempo identità”.

Il rischio flop è altissimo a livello nazionale, figurarsi in una città come Crotone, dove “il popolo della sinistrasi è perso anche per gli atteggiamenti della segreteria cittadina.

Il circolo locale, infatti, negli ultimi due anni ha collezionato una serie di perdite e fuoriuscite non da poco, e proprio di recente anche i Giovani Democratici hanno annunciato che non voteranno alle primarie.

“L’inserimento dei giovani nelle discussioni dovrebbe essere la base di partenza per rilanciare un Partito che vuole crescere rappresentando i diversi tessuti della società”, scrivono i GD, che tuttavia annunciano di voler “continuare nell’azione di ‘servi del partito’ ma ci liberiamo dall’etichetta di ‘schiavi’ o semplici portatori d’acqua a mulini ormai logori”.

L’idea - che si è fatta un po’ tutto quel “popolo della sinistra” crotonese – è che il PD locale funzioni in modo meccanico. Poco incline al dialogo ed al dibattito tanto da non prendere in considerazione gli stessi esponenti interni, pare andare dove tira il vento. Un partito più incline al correntismo nazionale, che non alle “chiacchiere” locali, per ovvi motivi di sopravvivenza.

E di fatti, l’Asteriti inserisce nel suo comunicato stampa un endorsement per Nicola Zingaretti: “Personalmente il mio sostegno andrà alla lista ‘Piazza Grande con Nicola Zingaretti’ e mi auguro che in molti come me individuino nel candidato Zingaretti l’uomo giusto per traghettare il Partito Democratico e la sinistra italiana verso la rinascita”, ecc. ecc.

Per carità, un parere lecito, ma sicuramente di cattivo gusto nell’unico comunicato stampa diramato dalla segreteria cittadina.

Insomma, non tanto un invito al voto ed alla partecipazione, ma un invito a far vincere il candidato in auge del Partito Democratico. Invito che avrà infastidito i più, non tanto per l’intenzione di voto ma per quella richiesta fatta così, a cuor leggero, dopo anni di assenza e di immobilismo. Un po’ come chi ti cerca solo nel momento del bisogno.

Per il Partito Democratico la strada è tutta in salita, tanto a livello nazionale quanto a livello locale. Quel che è certo è che per una segreteria che si sveglia solo in occasione delle primarie, e che non mette nessuno strumento concreto in mano al “popolo della sinistra” cittadino (niente incontri, dibattiti, calendari, eventi, ma neanche siti web o pagine facebook), non ha alcuna prospettiva.

Firmato: un’esponente del “popolo della sinistra”.