“Impresa” Nicola, 2° tappa. L’arrivo a Bari e le chiappe stanche dei “cavalieri della Gloria”

11 giugno 2017, 09:17 Trasferta Libera

I “cavalieri della Gloria”, come riconosciuti dalla gente che, lungo il litorale jonico, accoglie Davide Nicola ed i suoi “gregari”, Elmiro Trombino, Alessio Capello, Paolo Borello ed Enrico Giancarli, impegnati in questa pedalata Crotone-Torino, sono ripartiti, alle dieci di ieri mattina, da Roseto Capo Spulico, città satellite di Sibari, nel comune di Cosenza, dove hanno fatto tappa la sera prima, ricevendo una targa ricordo dagli assessori Vincenzo Blumetti e Lucia Pierpaola Musumeci.


dalla nostra inviata Cinzia Romano | Trasferta Libera

Prima della partenza, per la seconda tappa, Capo Spulico-Matera-Bari, mister Nicola, si è soffermato al cippo commemorativo del calciatore Donato Bergamini, morto sulla statale 106 jonica, che vestì la maglia del Cosenza dal 1985 al 1989.

Ovunque si faccia tappa, sono tantissimi i selfie di ammiratori, i complimenti e le dimostrazioni di affetto e gratitudine per il “miracolo Crotone”. Tutti vorrebbero che alleni ancora la squadra calabrese e chiedono al mister se rimarrà ancora un anno in Calabria, ma Nicola risponde che “In questo momento non si parla di calcio, sono concentrato solo per le tappe da percorrere, se volete parliamo di ciclismo!

La stanchezza, dopo la prima meta, si è fatta sentire: nessuno del gruppo era abituato a stare seduto a lungo sopra un sellino da bici, sagomato. Ma in mattinata erano di nuovo carichi: destinazione Bari, tutti in linea lungo la strada. Sono momenti di concentrazione e di altissima emozione.

Unico handicap è stato un tratto di strada a percorrenza veloce, per cui sono stati costretti a scendere dalle bici e salire in macchina per alcuni km. Una bella fatica a convincerli perché avrebbero voluto farsi tutto il tragitto in sella alla bici. In particolare Alessio Capello, 22 anni, nipote di mister Nicola, figlio della sorella Denise, nella prima tappa e a 5 km dall’arrivo si è dovuto fermare per una foratura e nonostante lo zio lo sollecitasse a salire sul furgone per evitare che facesse buio, riesce insieme ai ragazzi Giuseppe Aiello e Giuseppe Macirella di Ciclofficina TR22o a risolvere l’inconveniente in tempo record, riuscendo così a completare l’intero percorso sulla sella.

La seconda tappa è stata molto faticosa, per arrivare a Bari si è fatta una sosta a Matera, dopo aver percorso sotto il sole a 34 gradi tratti in salita. È stata dura proprio come le prime nove giornate del Crotone di inizio campionato, ma con il solito impegno sono riusciti a tagliare il traguardo.

Bella sfida! Per una corsa che non ha la “maglia rosa” né una “medaglia” o un primo posto al taglio del traguardo finale. Esiste solo il desiderio di raggiungere la meta con intelligenza, volontà e dignità; di portare a termine una promessa sportiva. Nessuno attacco o difesa durante la corsa, solo la compattezza del gruppo come è stato compatto lo spogliatoio del Crotone.

Emozionante l’arrivo a Bari dove lo attendevano i giovani dell’Associazione Vinci con Noi, con i quali il tecnico si era incontrato allo Scida, durante il campionato. Un abbraccio di solidarietà e piena di gioia con i ragazzi di cui è padrino.


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