Benvenuti ad Artemis Città della Luna. Intervista a Andy Weir sul nuovo romanzo



Patrizia Muzzi | Cambio Quotidiano Social


Una fantastica notizia per i fan di Andy Weir: a novembre 2017 uscirà ‘Artemis’, il suo secondo romanzo dopo il successo planetario di ‘The Martian’ da cui è stato tratto l’omonimo film di Ridley Scott. Innanzi tutto sono felicissima di fare questa intervista perché il tuo primo libro mi è piaciuto davvero molto. Grazie a te, ho capito il senso di studiare una materia come chimica-fisica: salvarsi la pelle su Marte in caso di tempesta. A parte gli scherzi, l’ho trovato geniale. Ha un ritmo che ti trascina con il protagonista in un vortice di sfortunati eventi, è ironico, è molto tecnico e suppongo che abbia richiesto un grande studio.


Di cosa parla Artemis?

Artemis si svolge in una città sulla luna. Il personaggio principale è una donna, una criminale dilettante da quattro soldi.

Hai mantenuto il tuo stile di scrittura o hai scelto di sperimentare un nuovo modo di raccontare le cose?

È uno stile molto simile a "The Martian". La narrazione è in prima persona, la protagonista è una persona brillante e intelligente.

Come organizzi il tuo lavoro di scrittore? Da cosa parti?

Innanzitutto ho disegnato la città di Artemis - curando tutti i dettagli in modo da rendere verosimile il funzionamento effettivo di una di una città lunare. Ho anche studiato come funzionerebbe la sua economia. Jazz, la protagonista, era un personaggio che avevo in testa da tempo e che ho rivisto nel corso degli anni. Sono partito da lei e già dalle prime pagine ho capito come sarebbero andate le cose.

Fare lo scrittore è diventata la tua principale occupazione o sei ancora un nerd che si aggira per laboratori?

Sì, adesso sono uno scrittore a tempo pieno.

Nei tuoi romanzi ritorna il tema di una vita al di fuori del Pianeta Terra. È una speranza la tua o un timore?

Mi piace l'idea di esseri umani che colonizzano la luna e, infine, Marte. Non mi spaventa affatto.

Suppongo che tu abbia partecipato in qualche modo alla stesura della sceneggiatura del tuo primo romanzo. Ti hanno mai proposto di scriverne una direttamente, magari di una serie TV…

In realtà ho scritto uno show pilota chiamato "Mission Control". La CBS ci ha pagati per creare l'episodio pilota - abbiamo terminato lo scorso mese: scopriremo a metà maggio se decideranno di confermarlo per realizzare una stagione completa.

Quando scrivi: diventi insopportabile, ti isoli e ti domandi chi siano gli estranei che ti girano per casa o sei un tipo equilibrato?

Penso di essere una persona abbastanza normale. Quando sono al computer e scrivo ho bisogno di non essere distratto. Non posso avere la musica che suona in sottofondo o altro, e certamente non posso scrivere quando altre persone girano intorno a me. Ma quando non scrivo il resto della mia vita è normale.

Zadie Smith ha raccontato che, terminato di scrivere un libro, si è scolata del buon vino stando in piedi e che poi si è sdraiata sul pavimento del cortile e si è messa a piangere. Tu cosa fai?

Tiro un sospiro di sollievo e lo mando al redattore. Cerco di fare una pausa per un po'. È quello che sto facendo adesso.

Sai già se Artemis uscirà in contemporanea anche in Italia?

Non lo so. Random House, che si occupa di tutti i diritti di traduzione, venderà quelli italiani a un editore del vostro paese il quale metterà a disposizione il calendario per avviare i lavori di traduzione e la conseguente uscita del libro.

È previsto un tour promozionale nel nostro Paese?

Non lo so. Anche se non credo che abbiano intenzione di mandarmi in Europa per le promozioni.

Hai annunciato sul tuo profilo Facebook di avere già firmato anche il contratto con la 20th Century Fox. Ti rendi conto di quanti scrittori ti staranno odiando in questo momento?

Sì, sono molto fortunato a trovarmi in questa posizione. :)

Quali sono i tuoi autori di riferimento, che libri consiglieresti di leggere ai tuoi fan?

Heinlein, Asimov e Clarke. Raccomando "Tunnel in the Sky" di Heinlein e "I, Robot" di Asimov. Per quanto riguarda i libri più recenti di science -fiction, raccomando "Ready Player One" di Ernest Cline.

Matt Damon è così simpatico come sembra?

Sì.

Hai già in mente il terzo romanzo?

Ho già molte idee per i romanzi che dovrò scrivere nei prossimi anni. Quindi è più una questione di scegliere quale di queste portare avanti: baserò questa decisione sulla risposta da parte dei lettori di Artemis. Se le persone lo apprezzeranno, cercherò di farne una serie. Se non lo faranno, mi sposterò su un'altra idea.