Mario Decima, i racconti Magno Greci e i crotonesi senz’anima

20 marzo 2017, 17:40 Calabria Domani | di Rodolfo Bava
La statua di Milone e, a destra, Mario Decima

Mario Decima è un crotonese che si cimenta nel campo della scrittura, da anni. Ha scritto alcuni libri di fiabe per bambini. Nonché dei racconti, rifacendosi ad avvenimenti del glorioso periodo magno greco. In alcuni racconti a fatti reali si aggiungono avvenimenti inventati dalla fantasia dell’autore. Pur trattando argomenti storici, la facilità del linguaggio spinge il lettore a leggere il tutto con celerità.


di Rodolfo Bava | Calabria Domani

Abbiamo letto “Il campione dei campioni”. Il titolo è emblematico, il campione dei campioni non può essere che Milone. L’atleta viveva presso l’abitazione di Aristides e della figlia del filosofo. Con Myia si conoscevano sin da piccoli, tanto da innamorarsi quando cresciuti.

Fu Archippos a comunicare a Milone che era stato scelto perché partecipasse alle Olimpiadi. Si aggiunsero altri atleti: Achillios per quanto riguarda la corsa e Agapios per il lancio del disco. Agapios vinse la gara del giavellotto. E, poi, ecco la gara della corsa lunga a distanza. La vittoria era prevista per il pluricampione sibarita Anatolios. Però, Milone, che era abituato al duro percorso da Hera Lacinia a Crotone, vinse.

Successivamente, viene descritta la guerra contro Sibari. Centomila crotoniati contro trecentomila sibariti. La vittoria, però, arrise ai crotoniati e Sibari fu distrutta. Ecco alcune appropriate e bellissime considerazioni riprese dal racconto:

“… consolidata la tradizione che l’ultimo dei crotoniati fosse il primo degli ateniesi … Milone ritornerà con la corona d’ulivo in testa, come gli eroi cantati dal grande Omero. Un giorno tutti parleranno di lui e del suo mito, la sua gigantesca figura marmorea svetterà negli stadi delle più grandi città … il popolo aveva una nuova divinità da adorare, una nuova stella si era accesa nel firmamento dell’Olimpo … il perdono non cancella il passato, ma rasserena la vita che ci resta da vivere… Milone è l’uomo che ha temprato lo spirito dei crotonesi affinché sconfiggessero i sibaritidi”.

LA MORALE DEL RACCONTO

Dopo Milone, nessun altro personaggio è riuscito a temprare lo spirito dei crotonesi, adusi a subire e, forse, anche ad essere umiliati. Diceva Mons. Agostino, indimenticabile Arcivescovo di Crotone: “Manca l’anima ai crotonesi”. E nel mentre altrove esistono statue di Milone, soltanto alcuni mesi or sono, Crotone, dopo tremila anni, ha installato, dinanzi al Palamilone, una copia in marmorino bianco della statua del celebre artista francese Pierre Buget presso il Louvre di Parigi. Meglio tardi che mai?