CHI HA UCCISO RINO GAETANO? Tutta la verità nel nuovo libro di Bruno Mautone

A tre anni dalla pubblicazione del primo volume dedicato a Rino Gaetano, intitolato “La Tragica Scomparsa di un Eroe”, l’avvocato salernitano Bruno Mautone ritorna sulla figura artistica del cantautore calabrese. Nel primo si lanciavano ipotesi alquanto inquietanti, tra l’altro sostenendo che l’incidente letale che portò via Rino il 2 giugno 1981 presentava aspetti non chiari e palesi anomalie, e che il cantante fosse affiliato a una potente loggia massonica. Polemiche da parte di Anna Gaetano, sorella di Rino, su tali punti e, contemporaneamente, grande clamore e diffusione del libro in tutta Italia. Col nuovo volume Chi ha ucciso Rino Gaetano?, edito da Revoluzione Edizioni, Mautone offre alla riflessione dei fan gaetaniani riscontri documentali nuovi e inediti. Per esempio un'interrogazione parlamentare con cui due senatori chiedono chiarimenti al Governo sull’incidente e la morte di Rino. Il 4 giugno 1981 richiedevano chiarimenti i senatori Di Crollalanza e Mitrotti su quanto avvenuto in via Nomentana, luogo dell'incidente stradale. Svariati mesi dopo il Governo rispondeva, tramite Il ministro della Sanità Renato Altissimo. Nel libro viene sottolineata la lacunosità, della risposta governativa che, lungi dal chiarire i fatti, lì sintetizzò più ingarbugliati. Senza raccontare la dinamica dell’incidente, l’ora esatta dell’impatto, non si indicarono le generalità dei medici che soccorsero il cantautore.


Altro documento ritrovato da Mautone è un articolo apparso su La Stampa, il 3 giugno 1981 cioè il giorno dopo la morte di Rino dove si riscontrano descrizioni di fatti riguardanti la Loggia P2 di Licio Gelli, nei testi scritti da Rino Gaetano, in special modo in Nuntereggaepiù, uno dei brani più celebri del cantante di Crotone.

Rino Gaetano e la Massoneria tra riscontri e fantasie

Per Mautone, questo dimostrerebbe che la pur contestata quanto ipotetica colleganza Rino-Massoneria non è sorta negli ultimi anni ma immediatamente dopo la morte, approdando alla conclusione che Rino Gaetano non scrivesse e parlasse di massoneria in qualità di affiliato ma piuttosto come studioso della fenomenologia dei Liberi Muratori.

A tal fine riporta le testimonianze di due strettissimi amici dell’artista, Franco Pontecorvi e Domenico Messina. Pontecorvi, addetto artistico di Rino, e Messina, compagno di scuola negli anni di Narni, e poi assiduo frequentatore negli anni delle affermazioni musicali, hanno escluso l’affratellamento dell’amico, sottolineandone, invece, il ruolo di studio. Certo è che Rino Gaetano, nel rispondere al critico musicale e giornalista Manuel Insolera, definirà in una intervista il Festival di Sanremo un ordine massonico.

Mautone evidenzia i significati di tante canzoni gaetaniane riconducendole a irridenti descrizioni di fatti della politica e non certo al mero non-sense come sempre si è detto.

L'ombra dei Servizi Segreti italiani sulla morte del cantante rock

Si arriva così a descrivere personaggi ed ambienti e a sottolineare presenza e ruolo di agenti di servizi di intelligence alcuni dei quali specializzati nell'uccidere persone inscenando procurati incidenti stradali, per mettere a tacere voci coraggiose e controcorrente quindi scomode per il Potere. Tra queste voci anche quella di Rino Gaetano?