SADIQ KHAN SINDACO DI LONDRA MEGALOPOLI SENZA MURI

VITO BARRESI
Cambio Quotidiano Social Online


“La mia storia è una storia londinese. Mio padre era un autista di autobus e mia madre cuciva i vestiti. Londra mi ha dato la possibilità di cambiare la mia vita e quella degli altri. La mia visione per Londra è semplice. Voglio che tutti i londinesi abbiano le stesse opportunità che la nostra città mi ha dato: una casa che possono permettersi, un lavoro altamente qualificato con uno stipendio decente, un sistema di trasporti a prezzi accessibili e moderno e una città sicura, pulita con un ambiente sano.” In un'Europa alla ricerca di nuove vocazioni, abbastanza in ritardo nell’imboccare un diverso protagonismo politico, attivo, aperto, creativo di spazi nuovi e tempi positivi, cioè un futuro all’altezza della dignità storica e internazionale dell’Unione Europea, la vittoria del Labour a Londra, l’elezione del nuovo sindaco Sadiq Khan, contribuiscono ad aprire un varco nella stretta e innaturale prospettiva dentro cui il terrorismo islamico di stampo francofono e il ritorno alla logica turrita dei muri e della limitazione alla libera circolazione delle persone, vorrebbero rinchiuderne il ruolo e la presenza nell'edificazione di un pianeta diverso. Jeremy Corbyn, leader del Labour Party, bene ha fatto a scegliere prima e congratularsi dopo con Sadiq Khan, dichiarando di non vedere l’ora di collaborare con lui per creare una Londra più giusta per tutti. Frase che, per quanto apparentemente scontata, serve a mettere in evidenza l’enorme distanza che in questi decenni, particolarmente in questi ultimi mesi, si è venuta a determinare tra Londra e Parigi, purtroppo divise nella soluzione del problema immigrazione da un Canale molto più ampio de La Manica. La prima, la capitale del Regno Unito, assurge a città cosmopolita in cui il ‘melting pot’ si realizza concretamente non attraverso l’integrazione subalterna delle minoranze religiose, etniche, culturali, linguistiche e sessuali, ma sostanziando un programma di democrazia diretta in sede municipale, che in una delle più grandi e tra le più importanti megalopoli del mondo, individua la propria rappresentanza in un sindaco che sa parlare la lingua e riconoscere le sensibilità, i diritti e i doveri di una ormai sterminata popolazione islamica. Tutto questo avviene in un mutato contesto sociale e antropologico da cui è emerso il volto di una città dove gli inglesi bianchi sono sotto quota 45% e l’apporto delle nuove popolazioni è prima di tutto economico e censitario, per l’importanza assunta dal commercio, dagli affari e dalle speculazioni finanziarie delle componenti etniche dei nuovi ‘negotiatores’, che sono poi gli unici motori che danno ancora energia a un Regno Unito divenuto old, invecchiato, insulare e in declino. La seconda, Parigi la capitale di un'ideologia illuminista ormai eclusiva ed elitaria, laica e post religiosa, talvolta cinicamente idolatra del proprio egocentrismo, spesso sprezzante verso il diverso in quanto nemico di una indefinita e ostica civiltà occidentale. Parigi vulnerata dal nuovo terrore islamico nato nelle banlieau più di quanto non si possa credere, il luogo tanto osannato da certa parte della cosiddetta intelligencija italiana, è una città caduta nel baratro di una profonda crisi esistenziale, che ha perso vitalità sociale e progetto politico culturale, prigioniera delle ossessioni psichiche del suo attuale capo di Stato Francois Hollande. Un presidente psicologicamente incerto e pericoloso che ha devastato e distrutto la capitale francese prima ancora delle azioni criminali di un insano terrorismo nato nel contesto stesso di quella grande prigione urbana che è diventata la 'ville lumiere' in seguto all'infinita e anonima espansione periferica oltre i bordi dei grandi viali hausmanniani. Sadiq Khan sindaco di Londra e Jeremy Corbyn il leader laburista hanno in mano la chance politica inaspettata cioè quella di essere un nuovo punto di riferimento per l’intera Europa. La vittoria di questo ticket assume un significato importante in vista dell’imminente referendum sulla Brexit non fosse altro perchè proprio sul Tamigi i laburisti hanno sconfitto i conservatori che con il precedente sindaco Johnson avevano concentrato gli ultimi mesi di campagna elettorale proprio sulla propaganda per l’uscita dall‘Unione Europea.


Sadiq Khan è il primo sindaco musulmano della città, dopo aver battuto Tory Zac Goldsmith con 1,310,143 voti contro 994.614. Khan, 45enne figlio d'immigrati pachistani musulmani, batte il Tory Zac Goldsmith, 41 anni, erede di miliardari e aristocratici. Secondo i dati finali Khan ha ottenuto il 56,8% dei voti, contro il 43,2 di Goldsmith, mentre l'affluenza si è assestata attorno al 46%, la più alta a livello locale degli ultimi anni. Il nuovo sindaco laburista proclamato ufficialmente ha ringraziato chi lo ha eletto "per avere reso possibile ciò che era impossibile", confermando gli impegni del suo programma, dagli alloggi ai servizi, impegnandosi a dare opportunità a "tutti i londinesi". Poi ha ricordato con orgoglio le sue origini, rivolgendo un pensiero alla memoria del padre, autista di bus e padre di otto figli."Non avrei mai creduto di diventare sindaco di Londra", ha ammesso rievocando gli inizi della propria storia personale.


SADIQ KHAN MAYOR OF LONDON MEGALOPOLI WITHOUT WALLS - "My story is a London story. My father was a bus driver and my mother sewed clothes. London has given me the opportunity to change my life and that of others. My view from London is straightforward. I want all Londoners have the same opportunities that our city has given me a home they can afford, a highly skilled job with a decent salary, an affordable transport system accessible and modern, a safe city, with a clean environment healthy. "in a Europe in search of new vocations, quite late nell'imboccare a different political leadership, active, open, creative new spaces and good times, that is a future at the height of the historic dignity of the international Union European, the Labour victory in London, the election of the new mayor Sadiq Khan, contribute to breach the narrow and unnatural perspective within which Islamic terrorism of Francophone mold and a return to the logic of the turreted walls and the restriction on the free movement people, would rinchiuderne the role and presence in the building of a different planet. Jeremy Corbyn, Labour Party leader, has done well to choose before and after congratulating with Sadiq Khan, claiming to look forward to working with him to create a London fairer for everyone. Phrase that, although seemingly obvious, serves to highlight the enormous distance that in recent decades, particularly in recent months, it has come to determine between London and Paris, unfortunately divided in solving the problem much more immigration from a Channel large de La Manche. The first, the UK's capital, becomes the cosmopolitan city where the 'melting pot' is concretely implemented not through the subordinate integration of religious minorities, ethnic, cultural, linguistic and sexual, but substantiating a direct democracy program is approved municipal, and in one of the largest and among the most important metropolis in the world, finds its representation in a mayor who can speak the language and recognize the sensitivity, the rights and duties of a now vast Muslim population. All this takes place in a changed social context and anthropological which showed the face of a city where the white British are below the level of 45% and the contribution of new populations is above all economic and property qualifications, for the importance of the trade , from the business and financial speculation of the ethnic components of the new 'negotiators', which are then the only engines that give more power to a United Kingdom became old, aged, insular and in decline. The second, Paris the capital of Enlightenment ideology now eclusiva and elitist, secular and religious posts, sometimes cynically idolatrous of egocentrism, often contemptuous of the other as an enemy of an indefinite and impenetrable Western civilization. Paris vulnerata the new Islamic terror born in banlieau more than you can not believe the place so much lauded by some of the so-called Italian intelligentsia, is a city fall into the abyss of a deep existential crisis, which has lost the social and cultural vitality political project prisoner of mental obsessions of its current head of state Francois Hollande. A president psychologically uncertain and dangerous that devastated and destroyed the French capital before the criminal actions of an insane terror born in the context of that same large urban prison that has become the 'ville lumiere' seguto infinite and anonymous device expansion beyond the edges of the great hausmanniani avenues. Sadiq Khan Mayor of London and Jeremy Corbyn Labour leaders have in hand the unexpected chance policy which is to be a new reference point for the whole of Europe. The victory of this ticket has an important significance in view of the referendum on Brexit if only because right on the Thames Labour defeated the Conservatives than with the previous mayor Johnson had concentrated the last months of the campaign right on propaganda for the ' European Union output. Social Change Daily Online VITO BARRESI