Medicina estetica, l’equipe della Ra.Gi onlus accoglie il dottor Severina

Catanzaro Salute
Antonio Soverina

Prosegue il percorso di contrasto al dilagare delle patologie legate ai Disturbi del Comportamento Alimentare portato avanti dalla Ra.Gi. Onlus, la quale da un lato svolge attività di prevenzione ed informazione nelle scuole di tutta la Calabria e dall’altro ricerca nuove metodologie di cura di patologie per le quali ancora non esiste un definito approccio terapeutico.

Le ricerche svolte dalla Ra.Gi. in questo senso hanno portato gli esperti a confrontarsi con l’ambito della medicina estetica. Una branca della medicina che troppo spesso viene erroneamente associata solo alla chirurgia plastica, ovvero al trattamento dell’inestetismo, mentre va ben oltre, cercando di individuare e curare tutte le patologie afferenti l'inestetismo stesso che, se trascurate, possono favorire lo sviluppo di disturbi secondari.

La Medicina Estetica, in definitiva, è una disciplina che insegna a conoscere ed accettare le strutture fisiche ereditate per gestirle secondo le regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica e comportamentale. Sulla base di queste premesse, la Ra.Gi. ha individuato a Catanzaro la figura del giovane medico Antonio Soverina, laureato all’Università “Tor Vergata” di Roma e specializzando presso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della capitale. Il dottor Soverina andrà ad arricchire l’équipe multidisciplinare della Ra.Gi., composta dalla terapeuta espressivo corporea Elena Sodano, dalla psicologa Chiara Caccavari e dalla nutrizionista Assunta Ranieri.

Oltre a svolgere un ruolo attivo all’interno dell’équipe, Soverina gestirà un blog inserito all’interno del sito web dell’associazione, www.ragionlus.com dove avrà modo di comunicare con tutti coloro che hanno bisogno di aiuto.

“La figura del medico estetico è stata ritenuta potenzialmente efficace nella cura dei Dca, in quanto queste patologie hanno spesso alla base una condizione di dismorfofobia, un disturbo che porta chi ne è affetto a non percepire con obiettività il proprio aspetto fisico: l’immagine riflessa nello specchio appare distorta e peggiore di quella che è in realtà – afferma il dott. Soverina -.Tale disagio si sviluppa con maggiore frequenza nei soggetti con bassa autostima, individui in cui i livelli di autostima sono esageratamente dipendenti dal peso e dall'immagine corporea. La medicina estetica si occupa proprio di migliorare la qualità della vita di chi vive a disagio per un inestetismo non accettato e fornisce un valido aiuto laddove vi sia una distorsione della rappresentazione dell’ immagine corporea, portando il paziente a vedersi e riconoscersi nella forma reale, chiarendo il concetto di bellezza come un qualcosa di piacevole, discostandolo dalla magrezza, che al contrario oggi viene erroneamente elevata a sinonimo indiscusso di fascino e grazia”.