Precari di Base: "Traditi da Lorenzin e da parte della sinistra”

Calabria Salute

"La sentenza della Corte Costituzionale ci amareggia: leggendola, peraltro, vi sono dei dati che inorridiscono, come quelli relativi alla presenza di personale in servizio che risalgono addirittura al 2010: nel frattempo sono andati in pensione 7.200 dipendenti del SSN in Calabria e il rapporto tra dipendenti e costi è sceso dal 39, 1 al 32, 8 %, quindi sotto la media nazionale - Lo afferma Antonio Riga, del coordinamento precari di base della sanità -

Adesso bisogna solo salvare il salvabile e cioè riformare la legge del 2013 - prosegue Riga- aumentando sino al 50% la riserva dei posti e scrivendo che il personale in servizio a tempo determinato è prorogato sino alla fine del piano di rientro: pretendiamo che si conceda possibilità di selezione anche a quei 9 colleghi che hanno avuto riconosciuta dal Giudice la subordinazione.

Diciamo grazie al sen Gentile, all'on Gianpaolo Chiappetta al presidente Talarico, alla presidente Wanda Ferro, agli on Sandro Principe e Agazio Loiero, mentre riteniamo di essere stati umiliati dalla signora Lorenzin e da parte della sinistra cosentina soprattutto, dall'on Bruno Bossio all'on Guccione che hanno praticamente tifato per l'incostituzionalità Se i nostri colleghi andranno a casa chiederemo alla Lorenzin, alla Bruno Bossio, a Guccione di rinunciare alle loro indennità e di fare in modo che possano almeno sopravvivere quotidianamente.

Invitiamo sin da ora tutti i colleghi precari al sit in davanti al Consiglio Regionale il prossimo 9 maggio: Scopelliti, che è corresponsabile di tutto questo e che non ha speso una parola per noi si assuma la responsabilità come presidente sospeso ma in carica di fare approvare le norme da noi indicate o sarà sciopero ad oltranza".