Buonvicino, riparte Rapsodia d’autunno

Cosenza Tempo Libero

Rapsodia d’autunno giunge alla sua ottava edizione. L'evento, divenuto un must per la riscoperta dei piatti tipici della tradizione calabrese, riparte domani nel centro storico di Buonvicino sempre nel nome del suo antico duca, il gastronomo Ippolito Cavalcanti. L'appuntamento, organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con il Parco nazionale del Pollino e l'associazione Cerillae, punta all'integrazione tra cultura locale, risorse paesaggistico-ambientali ed enogastronomiche dell'area per sostenere lo sviluppo commerciale delle produzioni di eccellenza del comprensorio, con un occhio di riguardo alla fiera del gusto.

Quest'anno tra degustazioni, mostre e convegni, il tema è incentrato sul rispetto dell'ambiente, con relazioni e convegni dedicati alla biodiversità del territorio in cui sorge il borgo di Buonvicino. Il primo appuntamento è proprio la relazione dal titolo La biodiversità dei mari: dall'origine al suo stato attuale. In questa ottava edizione gli chef del territorio, con gli studenti degli istituti alberghieri di Praia a Mare e Paola, e i cuochi provenienti da San Severino Lucano, racconteranno, attraverso il cibo, passioni, memorie e tradizioni di ieri e di oggi.

Serata principale di questa tre giorni all'insegna della fusione tra enogastronomia e ambiente, sarà sabato primo dicembre con il convegno La cucina calabrese, contaminazione eccellente nel Mediterraneo, al quale parteciperà Grazia Furferi, autrice del testo che racchiude l'arte culinaria della nostra regione, che, inoltre riceverà il premio Ippolito Cavalcanti. Rapsodia d'autunno si concluderà poi con le degustazioni dei piatti tipici. Gli chef presenti, infatti, rappresenteranno sapori e tradizioni della propria terra con menù che riproporranno le eccellenze del bosco e delle valli, attraverso la rivisitazione delle antiche ricette di Cavalcanti. Piatti che saranno accompagnati dalla degustazione di vini provenienti dalle migliori cantine della provincia di Cosenza, suggeriti dal maestro sommelier Giuseppe Palmieri.