Cotronei. La residenza teatrale “Le arti del gesto” sospende le attività

Crotone Tempo Libero

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Nello Costabile direttore artistico della residenza teatrale "le arti del gesto" con sede a Cotronei, sulla decisione di sospendere l'attività a causa della mancata erogazione dei fondi da parte della Regione Calabria.

"Il Centro Teatro Calabria, titolare del Progetto di Residenza Teatrale “Le Arti del Gesto /Le trasversali della creazione artistica” ha deciso, a far seguito dalla data del 12 aprile, di sospendere ogni attività della Residenza, a causa della mancata liquidazione, a tutt’oggi, dell’anticipazione del finanziamento, prevista dall’Art.4 della Convenzione, che regola la gestione e la realizzazione della residenza, sottoscritta in data 20.12.2012. L’Associazione, ha presentato in data 23.02.2012, dopo l’inizio delle attività, così come previsto dalla Convenzione, regolare richiesta di anticipazione del finanziamento concesso con in allegato tutta la documentazione prevista, comprensiva la polizza fideiussoria a garanzia e gli uffici competenti del Dipartimento 11 hanno predisposto e trasmesso alla Ragioneria il relativo Decreto di liquidazione n.4624/2012. Per circa due mesi la giustificazione addotta per il ritardo è stato che “ c’erano seri problemi al sistema informatico” il che sembra una strana motivazione e buon senso vorrebbe che dopo un mese e mezzo se il problema non è risolto si manda via la Società addetta o i responsabili del servizio, per chiara incapacità professionale. Ma è questa veramente la motivazione? Alla luce dei fatti diventa ben poco credibile!

La Residenza di Cotronei in circa due mesi d’attività ha già suscitato grande interesse negli ambienti dello spettacolo dal vivo sia a livello nazionale che internazionale, coinvolgendo nel progetto alcuni dei più grandi maestri del teatro e della danza europea quali gli attori e registi Mario Mattia Giorgetti, Carlo Boso, Ferruccio Soleri, Enrico Masseroli, Andrea Cavarra, Cathy Marchand e Renata Mezenov Sa, i coreografi Amedeo Amodio e Gillian Wittingham, la grande percussionista giapponese Midori Tadaka ed altri in corso di definizione per i prossimi anni come il Theatre du Soleil di Parigi, i grandi registi il russo Yuri Liubimov (Teatro Taganka di Mosca) e il giapponese Tadashi Suzuki (Suzuki Company of Toga). Tale riconoscimento è suffragato dall’invito ufficiale pervenuto dai festival internazionali “Le mois Moliére” di Versailles e il Festival Latino Americano di Cienfuegos, Cuba.

La grave decisione di interrompere le attività è dovuta all’impossibilità da parte del Centro Teatro Calabria di anticipare ulteriormente le spese del Progetto, tenuto conto che il Centro (come tutte le compagnie teatrali calabresi) hanno già anticipato parte delle spese relative al contributo della L.R. 03/2004 per l’anno 2010 e non liquidato nel 2011 perché impedito dal rispetto dei vincoli derivanti dal Patto di Stabilità anno 2011 e che per l’approntamento del decreto di liquidazione è necessario attendere la riallocazione delle somme perenti (di competenza del Dipartimento Bilancio) e che gli uffici del Dip.to 11 hanno già richiesto con nota prot. N. 97998 del 17/03/2012 e la parte delle spese relative sempre al contributo L.R. 03/2004 per l’anno 2011, la liquidazione del quale sarà istruita a seguito della presentazione della relativa rendicontazione.

Inoltre, come è risaputo, gli Istituti Bancari italiani non concedono nessuna forma di credito o di anticipazione su progetti alle Associazioni, e quindi il peso di quanto sopra descritto grava esclusivamente sui soci e i lavoratori dello spettacolo coinvolti, che, per questa incresciosa situazione, si vedono costretti momentaneamente a rinunciare alla loro retribuzione per sopperire alle spese della Residenza.

La decisione, sia pur a malincuore, è stata imposta anche dal fatto che a tutt’oggi non si ha nessuna certezza sui tempi di liquidazione e sulla stessa disponibilità dei fondi comunitari. La sospensione delle attività comporterà, com’è facile immaginare, di conseguenza un danno economico al progetto per il pagamento di penali sui contratti già sottoscritti e annullati o sospesi, di interessi o spese sul ritardato saldo di fatture relative a forniture o servizi già effettuati, di cui, l’Associazione non intende farsi carico a nessun titolo, e del quale sarà richiesto alla stessa Regione di farsene carico. Resta, comunque, incomprensibile per quale motivo si sia dato l’avvio ai progetti di Residenza senza la certezza della disponibilità dei fondi (della qual cosa si ha motivo di dubitare) e se, invece, i fondi sono disponibili (dal momento che non sono vincolati dal Patto di stabilità) quali siano i motivi che ostacolano dall’essere messi a disposizione dei progetti approvati e avviati".