L’Azienda ospedaliera di Cosenza investe in tecnologia

Cosenza Salute

Tra i punti più salienti posti in essere dal managment dell’Azienda ospedaliera di Cosenza per migliorare le prestazioni sanitarie, rimediando ad anni di sprechi e disfunzioni, ci sono – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale -una serie di investimenti in tecnologia. All’ospedale “SS. Annunziata”, ad esempio, è in corso di installazione una sofisticata macchina di risonanza magnetica e sono state aggiudicate le gare per l’acquisto di un nuovo tomografo assiale di ultimissima generazione (TC multislice 256), di due telecomandati digitali, quattro mammografi digitali e una Spect-Tc, con un investimento complessivo di 1.500.000,00 euro. Inoltre, è stato di recente acquisito, con un investimento economico quinquennale di circa 4.500.000 euro, un sistema Ris/Pacs (Radiology Information System e Picture Archiving ad Comunication System) per gli stabilimenti dell’Annunziata, del “Mariano Santo” e dell’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano.

“Questo sistema – ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Paolo Gangemi - rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo della radiologia e consiste, sostanzialmente, nella digitalizzazione delle immagini radiografiche con la possibilità della loro diffusione attraverso la rete informatica intra-aziendale. Grazie a questo impianto, per esempio, i medici dei reparti di degenza possono visualizzare direttamente sul monitor del loro computer, in tempo reale, sia il referto che le relative immagini diagnostiche. I risultati, perciò, non arrivano più sotto forma di stampa, ma via rete, in modo veloce, sicuro e continuo. Un’altra cosa altrettanto importante – ha spiegato Gangemi – è che con tale sistema si riduce praticamente a zero il consumo di pellicole radiografiche in quanto le immagini sono archiviate su Cd/Dvd e su tale supporto consegnate ai pazienti esterni. Si tenga presente – ha evidenziato a questo proposito il direttore generale - che attualmente la spesa per le pellicole radiografiche è di circa 1.800.000 euro all’anno. Questa tecnologia consente anche un collegamento diretto ed immediato con le strutture ospedaliere della provincia, permettendo, nel caso fosse richiesto, un sistema di teleconsulto o teleradiologia, con conseguente ottimizzazione dei tempi di intervento sui pazienti che afferiscono agli ospedali periferici e, perciò, con un miglioramento dei percorsi assistenziali come, ad esempio, quello per i pazienti di competenza neurochirurgica o affetti da ictus cerebrale”. Il direttore Gangemi ha infine espresso la sua gratitudine a tutti gli operatori dell’Azienda ospedaliera cosentina. “Perché – ha sottolineato - è grazie all’impegno e al lavoro di tante professionalità ed eccellenze che, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando a causa anche del blocco del turnover, procediamo lungo una traiettoria di sviluppo che ha come traguardo inderogabile la salute della cittadinanza”.