Cotticelli shock: scopre in tv che doveva predisporre il piano Covid. E l’ammissione: “Sarò cacciato”

Calabria Salute

Cotticelli shock. Il commissario alla sanità calabrese, il generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, ammette candidamente: il piano operativo Covid avrebbe dovuto farlo lui.

Un’ammissione che però non arriva spontanea ma dopo essere stato incalzato da un giornalista di "Rai 3", Walter Molino, per la trasmissione Titolo V, andata in onda ieri sera.

Cotticelli all’inizio delle domande, davanti alle telecamere, dapprima ha sostenuto che le strutture commissariali non sarebbero state avvertite delle competenze in tal senso e di aver anzi chiesto un chiarimento al ministero.

L’insistenza del giornalista lo ha portato così a visionare proprio la risposta del Dicastero ed è qui che l’arcano si svela: Cotticelli legge e rilegge le pagine della missiva, datata 27 ottobre scorso e poi, sorpreso, ammette: “nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate il potere e dovere di predisporre e adottare il programma operativo Covid19 compete esclusivamente alla struttura commissariale.

La domanda di Molino è chiara e concisa: “Due milioni di cittadini calabresi non hanno il piano … perché il ministero vi ha risposto con tre mesi di ritardo?”, la risposta del commissario è laconica, ma la sensazione è che sia estemporanea: “Lo sto realizzando e la settimana prossima sarà pronto

Il giornalista gli evidenzia la gravità della sua ammissione: “Che cosa le devo rispondere? Domani mattina sarò cacciato da qui” è la conclusione sconsolata di Cotticelli.

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