La “cromofobia”: riflessione degli allievi dell’Aba di Catanzaro al Macro di Roma

Catanzaro Tempo Libero

Si apre oggi un’intensa settimana di lavoro per un gruppo di giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, oltre i confini regionali. Da oggi prende avvio Isola Croma al Macro - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, un progetto a cura di Veronica Montanino, docente di Decorazione, che ha predisposto, in una stanza dedicata al colore, vari momenti di incontro e di riflessione su un tema complesso e spesso scomodo.

Coordinati da Francesca Giordano (docente di Letteratura e Illustrazione per l’infanzia) e Alessandro Donato (cultore di Storia dell’Arte), un gruppo di allievi selezionati: Tania Bellini, Anna Vittoria Cossari, Alessia Minniti, Ilenia Pasqua, Stefania Pellicori, Erica Roberti, Marica Zarola si confronteranno sul campo con artisti e teorici. Tra i vari studiosi invitati, a dare il loro contributo ci saranno anche altri due professori dell’Aba Simona Caramia (Storia dell’Arte) e Gianluca Riccio (Storia dell’Arte).

“Il filo conduttore di questi incontri – scrive Montanino – è la questione del pregiudizio, e della millenaria battaglia, nei confronti del colore, messa ben a fuoco da David Batchelor nel suo libro Cromofobia. La cromofobia intesa non come fatto individuale, ma come questione culturale e fatto politico: pare assodato, infatti, che l'Occidente abbia davvero un problema col colore. La cultura alta lo giudica prima “pericoloso”, per poi screditarlo come superficiale, inessenziale, infantile, femminile, selvaggio, patologico. Il colore – continua l’artista – è, e lo ricaviamo da tutti i pregiudizi che lo stigmatizzano, tra le componenti evidentemente più disturbanti dell'immagine: fonte di distrazione rispetto ai veri pilastri dell'arte, ovvero la linea e la forma, e dietro di esse il soggetto e il contenuto”.

Dunque un tema attuale, pungente, aperto a varie interpretazioni, che offrirà sicuramente nuovi stimoli ai giovani allievi. Il progetto è frutto di una convenzione tra Accademia e Museo Macro; rappresenta un’ulteriore volontà dell’Istituzione Afam di accreditarsi nel circuito nazionale, lavorando in sinergia con partner di altro profilo culturale e il cui operato scientifico sia comprovato, a beneficio degli allievi, per garantire loro opportunità di crescita e di confronto sempre nuove.