Peperoncino jazz e tango: commistione musicale con i Nuevo Mas alle Terme Luigiane

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I Nuevo Mas en Tango, l’inedito quartetto, formato da autentici talenti - il sassofonista Danilo Guido, il fisarmonicista Salvatore Cauteruccio, il cantante/bassista e pianista Roberto Musolino e Fabrizio La Fauci, batterista che vanta collaborazioni con musicisti quali Alex Britti, Lutte Berg, Fresu, De Paula, Califano ed altri - ha proposto al pubblico del Peperoncino Jazz Festival 2019 un appassionante viaggio tra suoni e colori del Sud del mondo, nel corso di una serata che è stata un perfetto connubio tra ritmi argentini e sonorità tanghere, groove e melodia, passione e sentimento, ricerca e tradizione, colori e ombre.

Alle Terme Luigiane nello splendido scenario del Parco Acquaviva, un posto fuori dal tempo in cui natura e benessere aiutano a ritrovare l'armonia del corpo e della mente, dopo l’esecuzione di alcuni, splendidi, brani originali a firma dei componenti del gruppo (da Deseo de Libertad” di Salvatore Cauteruccio a Memories di Roberto Musolino, passando per Descalzo di Fabrizio La Fauci), i Nuevo Mas hanno chiamato sul palco con loro come ospite un altro grandissimo artista: Umberto Napolitano, musicista che vanta collaborazioni con artisti di grande rilievo (tra cui Mango, Rosario Giuliani, Giovanni Amato, Giancarlo Maurino, Dario Rosciglione e Daniele Sepe), considerato da anni uno dei migliori pianisti jazz della Calabria.

Con lui, nella seconda parte della serata, ad ingresso libero, in quanto realizzata grazie all’essenziale contributo della società Sateca, il concerto si è sviluppato lungo un viaggio nei territori del tango fortemente caratterizzato, in modo del tutto originale, dalla commistione con l’improvvisazione e con il jazz, sia nell’esecuzione di brani originali quali “Il Ritorno” (scritta dal fisarmonicista) e Aquiloni (a firma dello stesso special guest), sia brani che hanno fatto la storia quali Oblivion di Astor Piazzolla e Perle” e “Viaggio” di Richard Galliano, fino al richiestissimo bis a firma di Gardel, dopo il quale il quintetto è stato letteralmente osannato dal numerosissimo pubblico accorso da tutta la costa tirrenica e dal capoluogo di provincia.