Sanità, Magarò: dotare presidi ospedalieri della “Pet-Tac”

Calabria Salute

"La PET-TAC e' una metodica medico-nucleare non invasiva di recente applicazione in campo clinico, indispensabile per la diagnosi e la cura delle patologie oncologiche. Con la PET-TAC e' possibile ottenere con un unico esame, informazioni quantitative e qualitative sulla fisiologia dei tessuti viventi, altrimenti individuabili sottoponendo i pazienti a diversi esami diagnostici tradizionali, quali la Scintigrafia, la TAC, la RMN, esami le cui liste di attesa sono particolarmente intasate. L'esecuzione di un esame PET-TAC nel 38% dei casi cambia la stadiazione diagnostica, nel 42% cambia la terapia e nel 70% evita la biopsia". E' quanto si legge in una interrogazione presentata dal consigliere regionale Salvatore Magaro' al governatore Scopelliti. "In Europa - aggiunge Magaro' - la strumentazione che adotta la metodica PET e' assai diffusa, in Italia molti presidi dispongono di questa attrezzatura, sia nel campo pubblico che privato, in Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia e' istallata o in via di istallazione almeno una PET-TAC per ogni provincia, in Calabria ne esiste una sola presso il Polo oncologico di Germaneto. Nel 2009 oltre 7.600 pazienti per sottoporsi a questo esame, sono stati costretti a spostarsi fuori dalla Calabria, con tutti i disagi che cio' comporta per un ammalato di tumore, con una spesa per le casse regionali di oltre otto milioni di euro di cui hanno beneficiato i bilanci di aziende sanitarie di altre regione, Questa apparecchiatura - sottolinea ancora il consigliere regionale - ha un costo relativamente accessibile pari all'incirca a 3 milioni di euro". Per questi motivi Salvatore Magaro' ha chiesto a Scopelliti di sapere "se, nella sua qualita' di Presidente della Giunta con delega alla tutela della salute ed all'innovazione dei servizi sanitari, ha in programma di dotare della PET-TAC almeno i presidi ospedalieri di Cosenza e Reggio Calabria investendo sull'acquisto di questa apparecchiatura il cui funzionamento consentirebbe di ammortizzare la spesa nel giro di pochi mesi e di offrire ai pazienti un servizio diagnostico all'avanguardia, riducendo cosi' l'emigrazione verso altre regioni con ricadute positive anche sul bilancio della regione".