L’Ezio Scida va smontato, niente “proroga”; Pagano dice ancora no. Da domani lo stadio è “abusivo”

Crotone Sport

Nulla di fatto. La Sovrintendenza dice ancora no alla eventualità di poter giocare all’Ezio Scida. Nero su bianco è arrivata la comunicazione alle parti interessate, in questo caso il Comune ma anche la Procura di Crotone, contenente il nuovo niet di Mario Pagano, in pratica una diffida a procedere allo smantellamento.

Nei giorni scorsi, dopo l’incontro tra la stessa Sovrintendenza, l’Amministrazione e la società pitagorica, pareva essersi aperto uno spiraglio ottimistico, quello cioè di una nuova autorizzazione di tre anni all’utilizzo dell’impianto e dei relativi ampliamenti di tribuna e curva sud, sebbene categoricamente vincolata alla progettazione e realizzazione, durante lo stesso periodo, di un nuovo stadio (LEGGI).

Una eventualità in cui tutti speravano. Oggi invece, il Mibact “boccia” questa possibilità creando non pochi problemi, soprattutto allFc Crotone al momento appesa alla sentenza che potrebbe punire pesantemente il ChievoVerona e riammettere i pitagorici in Serie A (LEGGI).

Una riammissione - che qualora confermata - aumenterebbe ancor più i disagi per la squadra del presidente Vrenna, che si potrebbe probabilmente vedere costretta a disputare il prossimo campionato (in massima serie, ma a questo punto anche in Serie B) lontana da casa.

Era già successo due anni fa, dopo la promozione, e per alcune giornate: ma questa volta si suppone che i mesi di “separazione” potrebbero essere molti di più.

Intanto, proprio oggi scade l’autorizzazione provvisoria all’utilizzo dell’Ezio Scida, sulla cui richiesta di "proroga" avanzata dal Comune la Sovrintendenza si era già espressa a giugno, con un primo rifiuto motivato (LEGGI).

L’autorizzazione del 19 luglio 2016, va ricordato, fu infatti “condizionata” a delle precise prescrizioni: un cronoprogramma vincolante e sottoscritto dall’ente e dalla società calcistica in cui ci si impegnava, pena la revoca della “concessione”, ad un programma per la realizzazione di un nuovo stadio; alla demolizione del vecchio con la conseguente liberazione di tutte le aree vincolare e alla riqualificazione urbana della zona, comprese delle campagne di scavo archeologico.

Ma nulla di tutto ciò - in un lasso di tempo congruo di ben due anni, e ormai trascorsi - è stato fatto tanto dal Comune quanto dall’Fc Crotone, ognuno per le proprie competenze e responsabilità: a questo punto paritarie.

Da quanto appreso ancora in queste ore la società starebbe procedendo alla realizzazione di un piano di fattibilità per il nuovo impianto, propedeutico alla successiva progettazione.

Troppo tardi! Da domani ed in pratica, l’ampliamento dello stadio - che ha interessato la Tribuna Coperta con annessi servizi e spogliatoi, e la Curva Sud (la casa dei supporters rossoblù) - va smontato, così come era previsto, così come d’altronde ci si era impegnati a fare.

E l’Ezio Scida, dalla mezzanotte e un minuto di questo 18 luglio, potrà definirsi “abusivo”: il che potrebbe significare non solo che gli spalti ma anche le annesse strutture di servizio sottostanti, sarebbero completamente inutilizzabili.