Rende. Giornata contro il Razzismo, oggi laboratori e poi sfilata di abiti arabi e africani

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Con la proiezione di “Ibi” ed il seguitissimo laboratorio di cucina araba e senegalese, ha aperto i battenti lo scorso giovedì a RendeArts for equality” che s’inserisce nella programmazione della settimana europea contro il razzismo.

Fitto il carnet di appuntamenti di oggi, 23 marzo: si parte alle 16,30 con il laboratorio di letture interculturali di Teca che prevede un approccio multimediale alla narrazione grazie al supporto audio e video.

Indirizzato ai bambini dai dieci ai diciassette anni, “il servizio - ha dichiarato Marina Pasqua - proporrà alcune opere provenienti da diverse culture e tradizioni scritte del mondo ed è frutto di una selezione avvenuta grazie all’apporto sinergico dei partners del progetto. Per le letture si alterneranno abitanti residenti e migranti provenienti dall'Africa, dalle Americhe, dall'Europa e dall'Asia. Sarà inoltre possibile assistere durante il laboratorio alla performance calligrafica dell’artista Said.”.

Mediante uno schermo saranno visualizzate le letture live, con la proiezione del testo anche in lingua con testo italiano a fronte alternate ad immagini con sottofondo musicale.

La giornata proseguirà con la sfilata di costumi tradizionali arabi, senegalesi e nigeriani e l’esposizione di arte migrante. Durante le attività sarà possibile partecipare alla cerimonia araba del tè. Infine i migranti del CAS di Arcavacata saranno protagonisti della commedia teatrale “Indovina SE viene a cena”.

“Crediamo che condividere momenti come questi - ha concluso l’assessore - per la nostra città sia necessario per costruire una società tollerante e accogliente. Bisogna promuovere politiche che concorrano ad abbattere pregiudizi e stereotipi. Arts for equality è sicuramente una goccia nel mare, ma necessaria per sconfiggere il razzismo imperante.”

LA PRIMA GIORNATA DI INCONTRI

“Un approccio politico diverso che tenga conto dei nuovi fenomeni migratori frutto di conflitti e cambiamenti climatici”: così il ricercatore Maurizio Alfano ha introdotto la proiezione di “Ibi”, ieri mattina, al cinema Garden che ha ufficialmente aperto a Rende la kermesse.

La visione, riservata alle scuole cittadine - presenti il liceo scientifico “Pitagora” è la scuola media “G. Falcone”- è stata spunto per un coinvolgente dibattito con gli studenti: “peccare di razzismo: in esso c’è l’indifferenza di cui si nutre ed è il male più grande da sconfiggere”, ha affermato l’autore di “Italiani razzisti per bene”.

“Non si ci indigna più - ha proseguito Alfano -.La sopravvivenza dei diritti di tutti è in gioco: bisogna prendere posizione perché può accadere ad ognuno di noi poiché le forme di discriminazione sono diverse e molteplici. Il bullismo è un atto di razzismo ed è divenuto un linguaggio comune che tutti noi tendiamo a sdoganare. Per questo sono necessari nelle scuole momenti di riflessione.”

Anche Mariafrancesca D’Agostino, ricercatrice per il corso di laurea magistrale in Scienze per la cooperazione e lo sviluppo, partner del progetto, ha ribadito come “la percezione che abbiamo del fenomeno migratorio sia distorta ed altrettanto distorta è l’idea che abbiamo dei migranti. Quello di Ibi però è un messaggio che, nonostante tutto, vuole essere di speranza. Più volte infatti afferma: Ogni cosa è possibile.”.

La sera al museo del Presente dopo i saluti istituzionali da parte delle Petrusewicz, l’assessore Pasqua ha affermato che “c’è bisogno di maggiore empatia. Bisogna costruire, attraverso politiche mirate, una società scevra da ogni pregiudizio”.

Dopo la proiezione del documentario spazio al dibattito con il coregista di “Ibi” Matteo Calore che ha dialogato con D’Agostino. La serata si è conclusa con il laboratorio di cucina magrebina e senegalese organizzato dalle associazioni ASeCo e Daawa.