Nanci: “Bene Abramo ma la sanità dei cittadini non può risolversi con una sola ordinanza”

Catanzaro Salute

"Un plauso al sindaco di Catanzaro Abramo che si è interessato dei problemi della salute pubblica dei catanzaresi con l’ordinanza sulla situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro. Purtroppo, come anche il sindaco ben sa, i problemi del pronto Soccorso dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro, della sanità catanzarese e anche di quella calabrese, non si possono risolvere con una pur lodevole “ordinanza”. L’ordinanza del signor sindaco non li può risolvere perché, per come citato nell’ordinanza stessa essi sono “figli” del Piano di rientro sanitario cui la Calabria è sottoposta dal governo nazionale in modo ingiusto da ormai lunghi otto anni”.

Esordisce in questo modo la nota del dottor Giacinto Nanci e prosegue – “il Piano di Rientro sanitario e l’imposizione di un commissario (attualmente dottor Scura) è ingiusto per come lo hanno denunciato: due ministri della salute (Fazio e Lorenzin), le commissioni sanità di Senato e Camera dei Deputati con il “Decimo Rapporto Sanita’, la Federazione Nazionale degli ordini dei medici Fnomceo in una drammatica denuncia nel luglio 2016, Istat, e perfino il commissario Scura e il responsabile del Dipartimento Salute della regione Calabria dottor Fatarella con la loro firma (ma forse a loro insaputa) in calce al decreto n. 103 del 30 settembre 2015. Tutte queste fonti, alcune coscientemente altre forse no, denunciano il grave sotto finanziamento del sistema sanitario calabrese in quanto il riparto dei fondi sanitari alle regioni avviene in base al calcolo della popolazione pesata che penalizza fortemente la Calabria (e in genere le regioni del sud)”.

“Se al sotto finanziamento si aggiunge che la Calabria ha tra i suoi circa due milioni di abitanti oltre duecentomila malati cronici - continua il medico di famiglia Nanci - in più di altri due milioni di italiani si capisce bene che la Calabria non ha “sforato” la spesa sanitaria ma ha semplicemente curato il suo maggiore numero di malati cronici, a fronte di un già cronico sotto finanziamento. La risposta dei governi della Repubblica è stata, invece di finanziare la Calabria in base al suo maggiore numero di malati cronici, l’imposizione del Piano di Rientro che ha significato un ulteriore risparmio sul già endemico sotto finanziamento con il risultato che la Calabria è la regione sia con il più alto numero di persone che evitano di curarsi per motivi economici (fonte sempre il Decimo Rapporto Sanita’) e sia la regione che dalla imposizione del Piano di Rientro e del commissariamento ad oggi ha visto scendere i Lea (livelli essenziali di assistenza) ai minimi storici”.

Sono questi - prosegue la nota - (sotto finanziamento, Piano di Rientro e commissariamento) quindi la causa: della situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro, della mancanza di personale, della riduzione dei posti letto, dell’aumento dei tickets, dell’allungamento delle liste di attesa, dell’aumento dei viaggi della speranza fuori regioni (che ci costano 300 milioni all’anno), dell’emigrazione dei nostri giovani operatori a qualsiasi titolo della sanità e dell’economia tutta catanzarese e calabrese perché ogni catanzarese e calabrese paga, a causa del Piano di Rientro, più tasse e più aumenti sulle accise. Allora Signor sindaco l’ordinanza, la dovrebbe fare non solo per il Pronto Soccorso ma contro i responsabili del sotto finanziamento, del Piano di Rientro, del commissariamento, ovvero: il ministro della salute e la Conferenza Stato-Regioni”.

“E lo può fare, per come aveva promesso, -in conclusione - riunendo in una grande manifestazione di denuncia (e di ordinanza) i sindaci dei capoluogo delle province calabresi contro il sotto finanziamento della sanità calabrese , il Piano di Rientro e il commissariamento che sono i veri problemi che minano la salute dei catanzaresi e dei calabresi, stimolando così anche la sonnacchiosa deputazione calabrese (ad eccezione dei 5 Stelle, e specialmente della deputata Dalila Nesci, che hanno fatto innumerevoli interrogazioni, iniziative pubbliche e hanno presentato in merito sia leggi regionali che nazionali) e il governatore Oliverio che di tutto ciò è a conoscenza ma che evidentemente è interessato soltanto a sostituire il commissario Scura, cosa che non porterebbe nessun beneficio ai malati calabresi perdurando il sotto finanziamento”.