Reggio, domenica la consegna dei Premi Anassilaos

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Stefano Iorfida e Tito Tropea

Il tema dell’emigrazione e dell’accoglienza e quello dell’Europa, nel 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma (1957), saranno al centro della riflessione della 29a edizione del Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia e Scienze e del Premio per la Pace San Giovanni Paolo II che si terrà il prossimo 11 novembre presso l’Auditorium “Nicola Calipari” del Consiglio Regionale della Calabria.

Lo comunicano il Presidente del Premio Stefano Iorfida e il Presidente di Anassilaos Giovani Tito Tropea. A tali temi il sodalizio reggino dedicherà due distinte mostre, una fotografica dal tema “Samaritanus misericordia motus est/Da Lampedusa a Reggio Calabria” e l’altra filatelica sul tema “Le radici d’Europa” dedicata alle radici spirituali e culturali dell’Europa dall’antica Grecia ai nostri giorni, arricchite da uno speciale annullo filatelico e da due cartoline celebrative.

Si è dunque messa in moto la complessa organizzazione dell’evento che è ormai divenuto un appuntamento abituale e che vedrà il prossimo 11 novembre nella città dello Stretto la partecipazione di studiosi e personalità italiane ed europee tra le quali Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo dell’Arcidiocesi e Ordinariato Militare per l’Italia (Premio San Giovanni Paolo II per la Pace), il Prof. Philippe Vendrix, grande musicologo e studioso del Rinascimento europeo che dopo aver diretto per molti anni il famoso Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance di Tours è stato eletto lo scorso anno Rettore dell’Università François-Rabelais di Tours (Premio Erasmo da Rotterdam), il Prof. Alberto Ventura, Ordinario di Storia dei Paesi Islamici presso il Dipartimento di Lingue e Scienze dell'Educazione dell’Università della Calabria, Orientalista e profondo conoscitore dell’Islam.

Nomi illustri che si aggiungono a quello di Lorenzo Braccesi (Premio Μεγάλη Ἑλλάς), già ordinario di storia greca negli atenei di Torino, di Venezia e di Padova, storico dell’Antichità, filologo, epigrafista, autore di importanti saggi e biografie dedicate a personalità del mondo antico (da ultimo quelle dedicate a Giulia e Livia, figlia e moglie dell’impreatore Augusto, e Agrippina Maggiore) con cui aperto un nuovo fronte di ricerca dedicata alle figure femminili dell’impero romano.

“D’altra parte – scrivono i responsabili di Anassilaos - ci proponiamo e ci sforziamo, per quanto arduo possa sembrare in un contesto che presenta numerose problematicità, di tradurre quella che riteniamo sia stata nel corso dei secoli la vocazione più autentica e genuina della nostra città, quella di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud”.

“Reggio Calabria – aggiungono - ha costituito una sorta di crocevia nel quale si sono scontrate e, talora incontrate, le tre religioni monoteiste e le diverse esperienze di popoli ricchi di civiltà. Essa ha dunque nelle sue radici storiche, culturali e quasi “psicologiche” quel rispetto verso usi e costumi degli altri popoli mediterranei che nasce dalla condivisione di una storia comune e millenaria, pur se talora conflittuale, e quindi ha con sé la capacità, ancora una volta, di costituire quel ponte che deve e dovrà unire l’Europa e il Sud del Mediterraneo, in una serie di rapporti culturali, economici e soprattutto umani che sono gli strumenti che l’Europa ha a sua disposizione per un Mediterraneo di pace, economicamente prospero, socialmente stabile, ricco della stessa diversità dei popoli che ne abitano le sponde”.