Talarico: l’Espresso elogia gli ospedali in Calabria

Calabria Salute

«Ancora un segnale positivo e incoraggiante per le prospettive della sanità calabrese, ancora una volta fornito dal settimanale L’Espresso che nel numero in edicola datato 18 novembre ha dedicato spazio e rilievo nelle pagine 'Salute alle nuove frontiere della ricerca medica sulla talassemia segnalando l’ospedale 'Giovanni Paolo II' di Lamezia Terme come uno dei pochi centri dell’ospedalità pubblica del Mezzogiorno dove è possibile effettuare un particolare esame diagnostico utile per combattere la patologia conosciuta come anemia mediterranea». Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico. Secondo Talarico, «la circostanza assume un particolare valore perchè ancora una volta il riconoscimento viene da L'Espresso, una testata che, com'è noto, non ha mai risparmiato critiche alla sanità calabrese. Ma anche perchè non può che rallegrarci e lusingarci constatare che proprio un ospedale calabrese risulta essere l’unico centro della rete sanitaria pubblica del Mezzogiorno peninsulare a rendere disponibile un esame sofisticato e prezioso per tanti malati, quale la risonanza magnetica 'T2 star' che fan ben sperare i molti affetti da questa patologia endemica in quasi tutto il Sud’'. «Non solo 'Malasanita», dunque, in Calabria – ha detto ancora Talarico – e non solo sprechi, arbitrii e disfunzioni: il nostro sistema sanitario, accanto a strutture inutili o sottoutilizzate, ha tante luci e anche importanti eccellenze in vari campi e specialità, con strutture, risorse umane e professionalità di grande valore. C'è anche una buonasanità che non 'fa notizià, di cui si parla e si scrive troppo poco e di cui si deve tenere conto nelle valutazioni e nelle scelte che la politica regionale sta compiendo per riordinare i conti gravemente in rosso per l’andazzo del passato e per restituire fiducia e credibilità a medici ed equipe sanitarie che meritano di essere valorizzate, per migliorare l’offerta sanitaria e i livelli di assistenza riducendo al minimo la migrazione sanitaria in altre regioni, eliminando gli sprechi e avviando progressivamente la riduzione della pressione fiscale che grava sui nostri concittadini».