Castagna (Uil): “Tagli su A3 e 106, sconcertante metodo Delrio e presidente Anas”

Calabria Infrastrutture

Tagli su A3 e 106, siamo sconcertati per il metodo e la sostanza che caratterizza l'azione del Ministro Delrio e del presidente dell'Anas.” A dichiararlo è il Segretario Generale della UIL cosentina, Roberto Castagna, che parla di un vero e proprio scippo nei confronti dei Calabresi da parte di un Ministro e di un Presidente dell'ANAS che mentono sapendo di mentire.

Sei miliardi in meno per tutta la Calabria, sono una operazione di rapina che, - prosegue Castagna - se dovesse permanere come impostazione, provocherebbe un impoverimento presente e futuro, e una penalizzazione incomprensibile nei confronti di un territorio già condannato a rimanere l'estrema periferia dell'Italia e dello stesso Mezzogiorno. Il 12 dicembre come Sindacato, unitariamente, abbiamo fatto una giornata di sciopero generale del territorio Pollino-Ionio denunciando l'intenzione del Governo nazionale a voler procedere ad un ingiusto ed previsto taglio ai fondi già destinati per la 106 e l'A3.

Il provvedimento da parte del Ministro dell'Infrastrutture non si è fatto aspettare! Una sorta di sfida al Sindacato, - aggiunge il Segretario Generale della UIL - alle Istituzioni calabresi, che purtroppo fanno finta di non vedere e di non sentire, pur di non inimicarsi un Governo che tutto fa tranne gli interessi delle regioni del Sud.”

Il Segretario della UIL si chiede “dove stanno i solerti rappresentanti istituzionali, dove sono i deputati, i politici di maggioranza e di opposizione, dove sono i movimenti che hanno molto da dire sulle cazzate e poco o nulla da dire sulle cose importanti? A cosa è dovuto questo assordante silenzio che caratterizza la politica calabrese?

Se difronte a questa palese ingiustizia, e ai danni che può provocare nella già debole economia calabrese, nessuno parla, nessuno contrasta l'immotivata azione, nessuno reagisce con dignità e schiena dritta, vuol dire che la democrazia in questo territorio e' ridotta ai minimi termini.

Il Sindacato – conclude Castagna - non starà a guardare! Nei prossimi giorni attiveremo i nostri presidi territoriali, solleciteremo le amministrazioni locali e quel che è rimasto della politica per far sentire la nostra voce.”