Mastroianni: “Emergenza sanità pubblica all’ospedale di Lamezia”

Catanzaro Salute

La sanità pubblica lametina è definitivamente al collasso”. È quanto afferma Nicola Mastroianni, consigliere comunale di Lamezia Terme, in una lettera indirizzata al prefetto di Catanzaro. “Tutti i reparti ospedalieri direttamente o indirettamente sono quotidianamente interessati da tagli, accorpamenti, ridimensionamenti e chiusure dovuti al Piano di rientro sanitario della Regione Calabria.

Ultima in ordine di tempo è la notizia del ridimensionamento del reparto di Unità operativa di Pediatria dell'ospedale lametino che già da oggi è divenuta particolarmente critica a seguito dell’interruzione dei ricoveri per grave carenza di organico, in quanto gli operatori sanitari, in numero limitato rispetto alle effettive necessità, non sono più in grado di coprire i turni di lavoro e garantire il servizio ai cittadini.

E’ inammissibile che da mesi l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Regione non trovino soluzioni per assumere personale, mettendo a rischio i livelli minimi di assistenza, con seri problemi per i pazienti che non possono ricevere le cure dovute per la tutela della salute quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività garantito dall’art.32 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Le emergenze della sanità lametina sono divenute una situazione cronica e non più tollerabile; l’Ospedale di Lamezia Terme ha urgente bisogno di azioni concrete e non di ulteriori passerelle politiche e istituzionali. In altri termini la sanità pubblica pretende risposte tempestive dal governo regionale e nazionale, sia esso il commissario ad acta o qualsiasi altra alchimia politica, che abbia l’autorevolezza di dare univoco indirizzo politico alla sanità calabrese e lametina in particolare e risposte altrettanto concrete alle esigenze dei cittadini.

Si auspica pertanto un intervento immediato del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per risolvere definitivamente la situazione emergenziale del nosocomio lametino, preannunciando, in mancanza di risposte immediate e risolutive, tutte le azioni utili a salvaguardia della salute dei cittadini, dei pazienti e dei sanitari costretti a operare in condizioni di oggettivo disagio.

Se così non fosse ci troveremo tutti concordi senza distinzione di appartenenza politica a scendere in piazza a manifestare pacificamente ad oltranza per il diritto alla salute e per la difesa dei cittadini lametini e non solo”.