180secondi del 10 agosto 2012

10 agosto 2012, 15:34 180secondi

Joppolo: latitante arrestato in spiaggia

L’uomo è ritenuto esponente del clan Pesce

Roberto Matalone, 35enne di Rosarno ricercato dall’aprile 2010 ed indagato nell’ambito dell’indagine denominata “All inside” è stato rintracciato ed arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, dal ROS, dallo squadrone eliportato cacciatori e dal comando provinciale Vibo Valentia. Il latitante, che al momento della cattura si trovava in spiaggia di Joppolo (Vibo Valentia) a prendere tranquillamente il sole è ritenuto un esponente apicale della cosca di ‘ndrangheta dei Pesce di Rosarno. Le attività di pedinamento, svolte dai Carabinieri sul circuito familiare hanno permesso di concentrare l’interesse investigativo sull’area marina di Joppolo (VV) ed i conseguenti servizi di controllo del territorio e di osservazione, svolti negli ultimi giorni, hanno consentito di individuare l’abitazione dove Matalone si era stabilito con moglie e figli.

Strage campetti Macrillò: la Corte di assise infligge 2 ergastoli

Andrea Tornicchio e Dattolo ritenuti gli esecutori materiali

Due ergastoli sono stati inflitti dalla Corte di assise di Catanzaro nel processo sulla strage dei campetti di Margherita, dove morì sul colpo Gabriele Marrazzo e , dopo tre mesi di agonia dal suo ferimento, il piccolo Dodò Gabriele. I giudici, dopo 8 ore di camera di consiglio, hanno inflitto l’ergastolo ad Andrea Tornicchio e Vincenzo Dattolo, perché ritenuti gli esecutori materiali della strage, mentre è stato assolto Francesco Tornicchio. Quest’ultimo, però, è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Michele Masucci, assassinato a Strongoli il 27 novembre 2007 all'interno della "Centrale Biomasse". Il processo contro la cosca Tornicchio è scaturito a seguito dell'operazione Apocalypse Now.

Catanzaro: la D.I.A. sequestrati beni per 8 milioni di euro

L’uomo risulta conivolto anche nell’operazione "Nepetia"

La D.I.A. di Catanzaro ha eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di circa otto milioni di euro, emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Cosenza, nei confronti di un imprenditore di Amantea (CS), attivo nel settore della raccolta dei rifiuti, Carlo Samà, sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, in atto detenuto per effetto della sentenza definitiva di condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso. Quella di Sama', e' stato evidenziato nel corso della conferenza stampa, e' una figura complessa, dal momento e' stato anche coinvolto nell'operazione "Nepetia" contro le cosche del cosentino. Nel corso delle verifiche e' anche emerso che l'imprenditore, nel 2007, ha ottenuto un prestito di 900 mila euro da un istituto di credito attraverso il quale effettuava "attività per l'acquisto di titoli o di quote societarie".

Sanità: i cittadini calabresi i più tassati d’Italia con 100 euro all’anno

Guccione: sistema sanitario inefficiente, non garantisce il diritto alla salute

L’on. Franco Laratta e il consigliere regionale Carlo Guccione hanno fatto un bilancio del viaggio compiuto negli ospedali calabresi, mettendo in risalto una situazione drammatica della sanità calabrese. I cittadini calabresi sono costretti a sopportare il pagamento di tasse e tributi vari per circa 100 euro all'anno, mentre in altre regioni italiane l'esborso è pari a 30-40 euro. A ciò occorre aggiungere un ulteriore incremento delle aliquote fiscali Irap e Addizionale regionale Irpef per l’anno d’imposta in corso nella misura, rispettivamente, di 0,15 e 0,30 punti. La chiusura di 17 piccoli ospedali ha creato una condizione di confusione e caos in diversi centri della Calabria, senza nel contempo, eliminare gli sprechi.