Peppino Impastato, la Mafia “montagna di merda” e la memoria corta della politica locale

25 maggio 2012, 12:26 Il Fatto

Ci sono persone che, per ciò che hanno fatto nella loro vita, diventano un simbolo per l’intero Paese. E’ il caso di Peppino Impastato, giovane attivista siciliano, ucciso ma non sconfitto dalla mafia, per le sue idee ed il suo coraggio.

Anche Crotone, come molte altre città, ha ricordato Peppino con l'intitolazione della sala consultazione della Biblioteca comunale, con tanto di dedica: "Ai tuoi cento passi sul cammino della legalità la Città di Crotone aggiunge il suo".

In questo lembo periferico di Belpaese, però, specialmente per i fatti importanti, la memoria è un esercizio collettivo poco praticato e lascia spesso troppo spazio alla contraddizione.

Non è, da precisare, una caratteristica solo dei tempi moderni. Basti pensare a ciò che è successo a Pier Paolo Pasolini, che ha ricevuto il Premio Crotone ma, anche, una querela da chi venne descritto come “un paese di banditi”.

Per certi versi, la stessa cosa è accaduto a Peppino, che dopo aver ricevuto l’intitolazione di una sala della biblioteca comunale, ha visto, nella stessa città, nelle scorse settimane premiare da parte dell’amministrazione provinciale il generale dei carabinieri Tito Baldi Honorati, che in molti ritengono avere avuto un ruolo nel depistaggio sulle indagini dell’omicidio dello stesso Impastato.

La questione, poi, secondo una prassi usuale, è finita col diventare terreno di scontro politico, con il centro sinistra che ha attaccato la scelta dell’amministrazione provinciale di Crotone. Alle polemiche per l’amministrazione provinciale di Crotone ha risposto l’assessore provinciale alla Cultura, Giovanni Lentini.

In realtà, la questione è emersa per la prima volta nel corso di un dibattito promosso dall’Arci “100 città” sull’immigrazione e comunque la si pensi, in questa storia, l’importante è non dimenticare e, soprattutto, ricordarsi che, a qualunque latitudine politica si frequenti, come diceva Peppino, la mafia è una montagna di merda.