Manovra Finanziaria, cosa cambia nelle province di Crotone e Vibo

20 agosto 2011, 11:50 Il Fatto

La manovra finanziaria bis è stata presentata dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti al consiglio dei ministri del governo Berlusconi in data 12 agosto 2011 ed è stata approvata nella stessa seduta. Sabato 13 agosto 2011 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la n. 188, il decreto legge n. 138/2011 contenente il testo. La manovra bis si compone di 42 pagine suddivise in 20 articoli organizzati in quattro titoli: Disposizioni per la stabilizzazione finanziaria; Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo; Misure a sostegno dell'occupazione; Riduzione dei costi degli apparati istituzionali.

Nella nuova manovra economica del Governo, imposta dalla crisi e dalle direttive della Banca Europea, è prevista, tra le altre cose, all’articolo 15 anche l'abolizione - dalle prossime elezioni - di 38 Province sotto i 300 mila abitanti o la cui superficie complessiva sia inferiore a 3.000 chilometri quadrati. Entro il termine fissato al comma 1 per la soppressione delle Province, i Comuni del territorio della circoscrizione degli Enti soppressi esercitano l’iniziativa di cui all’articolo 133 della Costituzione al fine di essere aggregati ad un’altra provincia all’interno del territorio regionale, nel rispetto del principio di continuità territoriale. I capoluoghi interessanti dal provvedimento in Calabria sono Crotone e Vibo Valentia.

A decorrere dal primo rinnovo degli organi di governo delle Province successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, il numero dei consiglieri provinciali e degli assessori provinciali previsto dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto è ridotto della metà, con arrotondamento all’unità superiore. Con l’abolizione delle province piccole saranno cancellate le rispettive prefetture, questure, comandi provinciali dei carabinieri, comando della guardia di finanza, Digos, direzioni provinciali del lavoro, uffici scolastici provinciali, agenzie delle entrate, Inps, Inail, Inpdap, Camere di commercio e altri uffici corrispondenti del governo. La mannaia statale si abbatterà anche sui piccoli comuni, visto che a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del decreto, nei Comuni con popolazione pari o inferiore a mille abitanti, il Sindaco è il solo organo di governo e sono pertanto soppressi la Giunta ed il Consiglio. Tutte le funzioni amministrative sono esercitate obbligatoriamente in forma associata con altri Comuni contermini con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti mediante la costituzione, nell’ambito del territorio di una provincia.