Papa Francesco, il sindaco Voce ed i folgorati sulla via di Damasco (o di piazza della Resistenza?)

12 febbraio 2022, 17:44 Sr l'impertinente
Vincenzo Voce e Papa Francesco

Per ottenere forse una benedizione particolare per la sua maggioranza, scricchiolante nonostante il rimpasto fatto apposta, Vincenzo Voce, insieme ai suoi colleghi sindaci dell’Anci, è stato finanche in audizione da Papa Francesco. Un incontro vis a vis, come testimoniano le foto in cui lo stesso primo cittadino, emozionato, ha mostrato il dono portato al Santo Padre: un’immagine della Madonna di Capocolonna, protettrice della città di Crotone.


di Sr* L’Impertinente

“A sua Santità ho portato il saluto e la riconoscenza di ogni singolo cittadino crotonese. Il sorriso e le parole con le quali ha ricambiato il mio saluto mi ha riempito di speranza”, ha osservato Voce orgogliosamente dopo l’incontro con Bergoglio.

In precedenza, in occasione dell’udienza papale, lo stesso sindaco di Crotone ha avuto modo di sottolineare come sia stato “un incontro emozionante. Unico. Un testimone del messaggio universale di pace e di fratellanza” e che nel portare il saluto della comunità cittadina, abbia ricordato al Santo Padre di rappresentare “quella che viene definita l’ultima città d’Italia ma prima per umanità”: “Lei è sempre vicino agli ultimi, venga a Crotone. L’aspettiamo” è stato il suo invito a Francesco che ora, e come tanti altri, sa anch’egli quanto la città sia “’mbrazza a Maria”.

Intanto, quasi a voler sottolineare la svolta (quasi) mistica del nuovo esecutivo Voce, ancora fa discutere il ritorno del figliol prodigo, Sandro Cretella, che aveva abbandonato il governo cittadino per impegni personali e professionali (QUI).

Sarà forse un caso che il suo ritorno (QUI) (come lui stesso ha peraltro confermato in un’intervista) sia coinciso anche col considerevole aumento di retribuzione di cui, dal nuovo anno, possono godere sindaco ed assessori?

E sarà questa, in fondo, la principale polizza assicurativa (più del rimpasto citato) per la sopravvivenza della giunta Voce, considerato che l’incremento degli emolumenti, a cascata, tocca anche ai consiglieri?

Come sostiene qualche malizioso malpensante - a cui noi consigliamo certamente di non credere - quest’ultimi già prima pare avessero ben poca voglia di tornarsene a casa, dicendo addio anche a quello che può paragonarsi ad uno stipendio medio.

È dunque inopportuno domandarsi se dopo questo aumento dei “compensi” sia davvero ancor più difficile schiodarli dalle poltrone?

E così, dentro e fuori il palazzo di piazza della Resistenza, si cominciano a percepire strani movimenti, con consiglieri che abbandonano schieramenti pur di non far cadere il sindaco Voce.

In effetti, anche quanti erano stati tra i più attivi, con l’ormai nota raccolta firme per sfiduciare il primo cittadino, si sono eclissati, taluni anche perché cazziati dai referenti regionali di partito.

Così come ci risulta che in una delle ultime riunioni del centrodestra, alcuni consiglieri e partecipanti non abbiano inteso sottoscrivere un documento comune perché conteneva eccessive critiche all’amministrazione comunale!

Un altro fronte di scontro, dunque, si aggiunge a quello atavico tra chi mantiene l’asse di alleanze con Vibo Valentia e chi vorrebbe, invece, rompere questa catena per assumere decisioni autonome sul territorio.

Come se non bastasse c’è anche la spina Enzo Sculco che, entrato in coalizione, sta prendendo talmente piede da sembrar lui a dirigere la baracca, con buona pace di chi lì c’è da anni.

Anche nell’ambito degli stessi gruppi consiliari si intravedono spostamenti e prese di posizione strategiche, con attacchi e difese inaspettate nei riguardi del sindaco e di coloro (non molti) rimastigli vicini.

Intanto l’amministrazione ha partecipato alla protesta per chiedere un aiuto al Governo contro il rincaro dell’energia elettrica, spegnendo nella serata del 10 febbraio scorso le luci del palazzo comunale.

Una protesta che ci sentiamo di consigliare potrebbe essere ripetuta, non solo per il caro energia. Operando al buio, difatti, nessuno più si chiederà il perché Vincenzo Voce e la sua squadra di governo sembrino sempre all’oscuro di tutto e, soprattutto, il perché non c’abbiano mai visto chiaro.

*Simbolo dello Stronzio