L’amministrazione Voce e i “crash test” in Consiglio per testare la “coerenza” della maggioranza

23 novembre 2021, 11:58 Sr l'impertinente

“Negli uomini non esiste veramente che una sola coerenza: quella delle loro contraddizioni” soleva dire il buon Guido Morselli. Una frase questa che riecheggiare anche nella sala del Consiglio Comunale di Crotone, dove questa massima pare proprio esser di casa.


di Sr* L’Impertinente

Come volevasi dimostrare - e come ampiamente annunciato dallo Stronzio che vi scrive - la candidatura alla Provincia del sindaco Enzo Voce ha lasciato un po’ di strascichi nella sua maggioranza: se tale può ancora definirsi.

Nel tris di Consigli convocati, nel primo, infatti, i punti all’ordine del giorno son passati tutti, con 14 o 15 voti a favore, un numero decisamente al di sotto della maggioranza dei 32 consiglieri.

Tra assenze pesanti e minoranza rimasta in aula, l’assise si è potuta tenere ma qualche campanello d’allarme deve pur scattare per l’Amministrazione comunale, alle prese con numeri più che risicati.

Per il secondo di Consiglio, invece, problemi non ce ne sono stati, soprattutto per i punti trattati, più che trasversali, vale a dire lo stato dell’arte della bonifica dei siti delle ex fabbriche e la discarica di Giammiglione.

Adesso, la prova del nove sarà il terzo di Civico consesso - quello del prossimo il 26 novembre - per verificare quanti consiglieri, ancora, staranno con Voce; anche perché, con l’approssimarsi delle elezioni Provinciali la tensione sale.

Ed a proposito del secondo Consiglio, qui la coerenza è tornata ad essere sovrana, soprattutto da parte del primo cittadino. Più volte, infatti, Voce ha ribadito che dopo la bonifica le aree non saranno più disponibili per realizzare alcunché.

Qualcuno, però, tra cui il consigliere Danilo Arcuri, dell’area Sculco, gli ha ricordato come colui che sieda adesso sulla poltrona più importante a piazza della Resistenza in passato non la pensasse affatto così!

Il buon Arcuri ha rammentato infatti che l’area in questione sia quella individuata dallo stesso Voce e dal suo amico architetto Enzo Frustaci per la realizzazione del loro progetto, il cosiddetto “Eniland”.

Ed a proposito di Frustaci, proprio in capo a quest’ultimo si potrebbe registrare una delle maggiori mancanze di coerenza dell’amministrazione comunale guidata (sia pur con qualche difficoltà) dall’attuale sindaco.

Quest’ultimo, infatti, non ha mai perso occasione per sottolineare le difficoltà avute dal suo esecutivo proprio per gli effetti della pandemia, ricordando al situazione difficile che la città ha passato.

Anche per questa ragione lo stesso Voce ha previsto nel suo esecutivo un assessorato alla Salute, con delega apposita per la gestione dell’emergenza Covid, com’è noto affidato all’oncologa Carla Cortese.

Peccato, però, che poi abbia inserito nel suo staff - qualcuno sostiene come “braccio destro” - uno dei più noti No Vax cittadini, autore di post e comunicazioni che hanno suscitato non poche reazioni, se non sdegno.

Una contraddizione fin troppo evidente e per troppo tempo taciuta, che poi si è risolta con le dimissioni “volontarie” dello stesso Frustaci.

Intanto Voce prosegue la sua corsa alla presidenza della Provincia e non perde occasioni per fare campagna, anche recandosi ad Isola Capo Rizzuto per appoggiarne il sindaco del Pd nella “battaglia” per la rimozione dei relitti delle carrette del mare.

È giusto il caso di precisare, però - sempre per restare nell’alveo della coerenza - che l’amministrazione comunale della popolosa cittadina del crotonese, attualmente nella bufera, sia stata eletta anche con il contributo determinante dell’area Sculco, quella che Voce sembra attaccare ad ogni piè sospinto.

Considerando, però, che lo stesso Sculco non sia proprio ben voluto dal centrodestra locale per le Provinciali (e forsanche a livello regionale) ci torna alla mente un antico detto popolare: “Ciccio toccami che a mamma non vuole”.

Si profilano, infatti, delle sorprese per il prossimo 18 dicembre, con franchi tiratori in agguato e cambi di casacca a go go; con qualcuno che, come nelle più classiche delle tradizioni, entrerà da Papa ed uscirà da cardinale. Ora pro nobis!

*Simbolo dello Stronzio