Voce sottoaccusa tra rischio tirannico e ‘post-verità’. Sulla bonifica ‘fake news’ usate per scopi elettoralistici?

18 agosto 2021, 11:15 Il Mastino dei Baskerville

Con la ripresa stagionale del dibattito politico e in vista delle imminenti elezioni regionali si sta aprendo un vasto fronte polemico nei confronti dell’attuale sindaco di Crotone, ingegnere in privato e professore in pubblico, Vincenzo Voce, che secondo ambienti vicini a precedenti amministrazioni regionali, avrebbe fin qui proposto piuttosto le sue soggettive verità sulla sempre più intricata ed oscura vicenda della bonifica ex Eni-Syndial.


Sono molti i candidati, sia a destra che a sinistra, che in questa “roventecampagna elettorale, secondo i sempre più insistenti e diffusi “si dice” fiutati e raccolti in proposito dal Mastino dei Baskerville, andrebbero da qualche settimana con insistenza sostenendo che occorre aprire subito un vero e proprio processo politico e democratico per “smascherare” quella che fin qui sarebbe stata nient’altro che una gigantesca falsa narrazione sulla questione della bonifica dei siti industriali a Crotone, costruita pro domo sua da Vincenzo Voce e dalla sua composita e carnevalesca maggioranza che lo ha sostenuto.

Asserzioni senza prove, falsi presupposti, mancanza di indipendenza, tutto ai danni di un popolo di mangia polpette che ha ingoiato senza fiato le molte inesattezze sulla bonifica industriale, che invece troverebbe in altri Rapporti un più equilibrato racconto dei fatti e delle responsabilità.

Altro che metalli pesanti, la solita filastrocca di cadmio-piombo-arsenico e quasi quasi anche l’oro degli orafi truffatori, qui si tratterebbe non di una collina ma di una montagna di bugie su veleni che nessun avrebbe mai visto nelle rifatte quantità e pericolosità ingegnerizzate ad arte da Voce e dal suo fido architetto No Vax.

Addirittura vi è chi azzarda persino un nesso logico tra l’entusiastico sostegno alla costruzione di un mega insediamento turistico denominato EuroParadiso e le attuali evoluzioni del potere comunale, dove contano e si impongono dichiarati No Vax, figure del vecchio sottobosco politico del partito socialista del tipo architetto Panzeca della Magna Grecia, già noti frequentatori della riviera Versiliana nei tempi in cui il Presidente dell’Eni era il potentissimo Paolo Scaroni.

Appare chiaro, almeno a quelli che accusano l’attuale sindaco di Crotone, pronto a vantarsi di avere un sostegno di oltre 16 mila voti personali, che le sue opinioni sulla Bonifica e il continuo sciogli lingua che egli propina alla città su Pob1 e Pob2, come il famoso Covelli con le bustarelle in palio “questa la vince questa la perde”, non avrebbero alcun che di ragionevolmente fondato, di scientificamente e oggettivamente provato, mancando non solo il responso di un qualsiasi soggetto o autorità indipendente ma anche ogni dialettico contradditorio tale da conoscere la verità sullo stato attuale dell’inquinamento per addossare responsabilità e determinarsi in merito.

Gli avversari di Voce vorrebbero quindi cogliere questo passaggio delle Regionali per mettere sotto processo le sue post verità sulla bonifica, anzi quelle che chiamano apertamente delle vere e proprie autoverità costruite a tavolino e senza alcuna prova certa, sbandierate fin qui al solo scopo di raggiungere il proprio successo elettorale (16 mila e oltre voti diretti) e costruire il suo immenso potere personale da giocare a tu per tu con il colosso multinazionale petrometanifero.

Da qui a passare all’accusa che qualcuno stia “fabbricando” nuove e ulteriori fake news sulla questione ambientale il passo sarebbe breve.

Anche perché c’è chi intravede il pericolo a cui sarebbe esposto proprio un sindaco “senza partito di cadere nella rete di qualche gruppo di interesse che spinge dall’esterno alla confusione politica e alla deriva tirannica una città strategica per il Paese nel bacino del Mediterraneo.