La Lega a Crotone più unita e forte pronta a conquistare nuovi consensi nel territorio

2 giugno 2021, 09:21 Politica.24

I bolli che hanno decretato e sancito la sanzione più grave ed estrema, cioè l’espulsione dal partito Lega Salvini Premier, per “condotta oltremodo lesiva verso gli organismi dirigenti territoriali e nazionali, per un reiterato atteggiamento di contrasto alla linea ufficiale, per le continue uscite su blog ed altro, con interventi a nome del partito, pur non avendone alcuna legittimazione e, ancora, per il clima di difficoltà creato con ripetuti comportamenti gravemente lesivi della dignità del Commissario, compromettendo l’immagine politica del partito”, ci sono tutti e ben autenticati da firme in calce, apposte con l’inchiostro ancora fresco delle massime autorità della Segreteria Regionale.


La notifica del definitivo divorzio tra gli ormai ex iscritti avv. Giancarlo Cerrelli e dott.ssa Marisa Luana Cavallo, è stata inviata a mezzo fax agli interessati suscitando, secondo alcuni, piuttosto un sospiro di sollievo che non una reazione di scandalo nella base e nell’elettorato di un partito di governo che, a quanto dicono i sondaggi, sarebbe in testa al gradimento della maggioranza degli elettori italiani.

Una forza politica che, evidentemente nel più recente passato, aveva forse suscitato gli appetiti di carriera da parte di quanti si sentivano titolari di una propria capacità di rappresentanza elettorale, del tutto avulsa dal rispetto delle regole statutarie ma soprattutto divergente rispetto alla vera natura programmatica fissata dai congressi e dagli statuti di una Lega Salvini che si caratterizza politicamente come partito aperto ai bisogni del territorio.

Gioco forza, di fronte all’evidente pericolo di una vera e propria strumentalizzazione dei simboli e delle bandiere della Lega, si sono allertati gli organismi di controllo e verifica fino a far scattare quei provvedimenti repressivi di condotte ritenute non conformi se non piuttosto settarie, privatistiche e non invece improntate a spirito di militanza pura e di servizio collettivo.

Tanto che nella stessa “sentenza” di espulsione - qui si riporta il passo per memoria storica e cronaca politica - sono narrati sia il fatto che l’antefatto prodromici al pesantissimo allontanamento per varie presunte scorrettezze di chi, come l’avv. Cerrelli, non avrebbe perso occasione, nelle sue ripetute dichiarazioni, di autoproclamarsi, bontà sua, essere niente meno che l’unico e vero araldo dell’intero elettorato cattolico crotonese, quando in verità, non sarebbe neanche il portavoce di un’associazione di parrocchia:

"La Sezione di Crotone è stata commissariata per il clima rissoso esistente e per l’evidente incompatibilità a proseguire una strada serena e virtuosa tra le varie fazioni del partito. Ripetutamente siete usciti sulla stampa per criticare le azioni del Commissario e per insinuare la esistenza di presunti ‘poteri forti’ che ‘vogliono colonizzarci’, ‘la Lega di Crotone assaltata dai poteri forti’. Frasi fortemente diffamatorie per chi sta cercando di mettere ordine e di scardinare un sistema di evidenti illegalità diffuse. Perciò, Vi invito a presentare una dettagliata denuncia presso la competente Procura della Repubblica per segnalare fatti e nomi che stanno operando nel modo da Voi indicato alla stampa. In mancanza, risulta più che evidente una consapevole e grave diffamazioni in danno del Commissario e del partito.”

Lo scenario che si apre per la Lega di Crotone, dopo la “rimozione coatta” di Cerrelli e della consigliere comunale Cavallo, cambia radicalmente, non solo per l'imposizione di una restaurata (e auspicata) pace interna ma anche perché questo servirà a fare chiarezza verso l'elettorato, a sgombrare il campo da ambiguità “settarie” e “ideologistiche” che hanno suscitato dubbi e perplessità tanto da produrre, in questi mesi, tanta insicurezza negli avvicinamenti, molta incertezza e logica cautela nella pubblica opinione, completamente disinteressata alle polemiche personalistiche, agli scontri confusi e poco trasparenti di schieramenti improvvisati.

Insomma tutti quegli ostacoli, come li ha definiti Cataldo Calabretta, che fin qui hanno impedito alla Lega crotonese di alzare l’asticella del confronto politico provinciale, e di contribuire sui temi e sui programmi, con specifiche e sostenibili proposte operative a quel dinamico cambio di passo che tutti aspettano in questo territorio.