Talarico assessore impresentabile? Spirlì revochi la sua delega al Bilancio proteggendo la Regione da equivoci, ambiguità e imbarazzi

11 maggio 2021, 23:00 Politica.24

Signor Presidente Spirlì Antonino, mi consenta di scriverLe per chiederLe un chiarimento in merito a quanto sta accadendo nella sua giunta regionale calabrese, compagine che Lei dimostra di presiedere, con passo felpato e arguzia alla Moliere, forte del suo ormai noto e “ampio” curriculum artistico-teatrale, coronato da “tanti” titoli di merito, guadagnati con sudore, sui palcoscenici di mezza Europa, specie “nella Capitale francese in cui ha diretto varie mises en espace e mises en scène”, e ora nella più “casareccia” scenografia di Germaneto, tra lodi alla Santelli e veloci preci alle post madonne appese al muro, comandando, con brio e appassionato vigore pubblicitario, nelle trasparenti vesti di attento amministratore.


di Agesilao Milano

Vorrei, dunque sottoporre alla Sua valutazione, un quesito essenziale e lineare che s’impone alla responsabilità pubblica dell'amministratore e alla dignità delle scelte politiche dopo aver appreso che

“la Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini dell’inchiesta sul leader dell‘Udc Lorenzo Cesa e l’ex segretario regionale del partito e attuale assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico accusati entrambi di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso (e non di associazione mafiosa)” (QUI).

“L’inchiesta, che ha portato ai domiciliari, poi revocati, per Talarico, riguarda i presunti intrecci tra le cosche del crotonese e politici, imprenditori, pubblici amministratori. Talarico, da parte sua, come candidato alle elezioni politiche del 2018, avrebbe offerto il suo appoggio, “in cambio di un consistente pacchetto di voti, per introdurre Gallo e Pirrello in ambienti politico-istituzionali nazionali”: sarebbe stato lui a presentare gli imprenditori e i Brutto a Cesa. A Talarico viene contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso sempre in relazione alla candidatura alle politiche del 2018." (Ansa)

Come Lei sa, non è cosa superflua o irrilevante, almeno per un’ampia parte del corpo elettorale, lo stesso che in questi mesi si appresta a formare e definire il prossimo voto e consenso coalizionale, capire e accertarsi di quale sia la sua posizione, personale e di partito, a tal proposito, comprendere se cioè Lei si colloca, pur con tutti i distinguo garantisti di prammatica, dalla parte della Legge, qui rappresentata dalla pubblica accusa del dott. Gratteri e dei suoi collaboratori, oppure dalla parte di chi, pur rivendicando legittimamente la propria estraneità e innocenza, in questa precisa fase si trova sotto accusa, imbarazzando in qualche modo con la propria difesa a titolo personale la funzione più ampia, soggettiva e oggettiva, delle istituzioni regionali, come nel caso signor Francesco Talarico, che pare ritenersi ancora da Lei riconfermato nel delicatissimo incarico di assessore regionale al Bilancio della sua Giunta.

Comprenderà, in quanto navigato attore di teatro e regista che ha recitato con le più prestigiose Compagnie, i calabresi vogliono che con somma urgenza Ella si esprima e si determini, senza invadere altre sfere di potere e competenze, certi che a tutela della terziarità delle istituzioni regionali ella non si schiererà dall’una o dall’altra parte, ma delibererà un atto sicuro, chiaro e preciso: sospendere il giudizio sui fatti ma al contempo rimuovere immediatamente il signor Francesco Talarico dalle sue funzioni, revocandogli l’incarico. Magari e forse prima che altri lo facciano al suo posto.