Crotone e i partiti di lotta e di (poco) “governo”. La Lega slacciata, la Stella cadente e la Voce rauca

21 febbraio 2021, 17:05 Sr l'impertinente

“Accidenti a questa nebbia, | te set adre a laurà, | questa Lega è una vergogna, | noi crediamo alla cicogna | e corriamo da mammà”. (Pino Daniele)


di Sr l’Impertinente

Dove eravamo rimasti? È proprio il caso di chiederlo ai lettori dopo una pausa di riflessione e l’assenza su questa testata da tempo, dovuta al fatto che anche lo Stronzio ha un’anima ed ogni tanto “deve staccare”.

A dire il vero, dall’ultima “apparizione” ci sono cose rimaste intatte (come le fibrillazioni nella maggioranza guidata dal sindaco Vincenzo Voce) e delle novità, anche abbastanza succulente.

La prima è la dipartita - politica, s’intende - di Giancarlo Cerrelli da coordinatore provinciale della Lega, visto che è stato “fatto fuori” dal neo commissario regionale, Saccomanno, e dal neo sub commissario Calabretta.


“Sin dai tempidi “dividi et impera”,

il cannibalismo politico

non è solo feticismo religioso,

ma un vero genocidio culturale”.

(Cosmo Gandi)


Per i seguaci di Salvini è stato questo un periodo piuttosto movimentato, considerato che ad andarsene, sbattendo la porta, è stato anche Salvatore Gaetano (detto Pablo), che ne ha avuto per tutti.

Come, ed in particolare, di lasciare “la segreteria della Lega a Crotone perché regole fondamentali della politica non sono state rispettate e perché alla Regione non siamo stati capaci di produrre alcuna svolta positiva: risultati zero, tante chiacchiere”. Ha sottolineato, poi, di ritenere “ormai fallito, sul piano politico, il progetto di Matteo Salvini per il Sud”.

Ma per qualcuno, invece, avrebbe fiutato l’aria avversa e se ne sarebbe andato dopo l’addio dell'ex commissario Invernizzi, con cui c’era più feeling.


“Non dubitare mai

che un piccolo gruppo

di cittadini coscienziosi

ed impegnati

possa cambiare il mondo.

In verità è l’unica cosa

che è sempre accaduta”.

(Margaret Mead)


Chi era rimasto era Cerrelli che, però, era inviso al nuovo direttorio regionale leghista, nonostante qualche risultato lo stesso avvocato - strenuo difensore della società contro l’imperante cultura gender - l’avesse pur ottenuto.

Basti pensare al fatto che il Consiglio Comunale pitagorico, per la prima volta nella storia, possa contare una rappresentante del Carroccio, Marisa Luana Cavallo, o ai voti raccolti durante le elezioni politiche ed europee.

Fatti, però, che pare non siano bastati al rotariano Saccomanno ed al salviniano Calabretta, che alla guida della Lega crotonese, rispetto all’ingombrante Cerrelli, vedrebbero alcuni esponenti di associazioni di area di centrodestra, vicini agli ambienti Rotary et similia.


“Il diritto non deve mai

adeguarsi alla politica,

ma è la politica che

in ogni tempo

deve adeguarsi al diritto”.

(Immanuel Kant)


L’annuncio che il coordinamento provinciale della Lega crotonese verrà commissariato, ha provocato una levata di scudi da parte dei fedelissimi di Cerrelli, che hanno cominciato a scrivere ai vertici del partito, sottolineando appunto i risultati ottenuti dall’ex coordinatore, e ritenendo il suo benservito come ingiusto ed ingiustificabile, dunque chiedendo spiegazioni ed annunciando opposizione e determinazioni di conseguenza.

E Saccomanno ha pure risposto, evidenziano che la scelta di dare il benservito a Cerrelli sia maturata durante una recente visita che il direttivo regionale ha fatto a Crotone, dopo l’uscita di Gaetano.


“Cercate di promettere

un po' meno di quello

che pensate di realizzare

se vinceste le elezioni”.

(Alcide De Gasperi)


In verità - da quanto si racconta - più che una riunione politica quella tenutasi nella sede leghista di Crotone, pare si stesse tramutando in una sorta di ring a causa di una rissa sfiorata tra Gennaro Rossi e lo stesso Cerrelli.

Partendo da questo scontro, davvero assai acceso, in cui le due parti si sono rinfacciate le rispettive colpe nei precedenti appuntamenti elettorali e non solo, Saccomano e gli altri avrebbero così deciso di azzerare tutti.

Non ci stanno, però, gli attivisti, evidenziando come la veemenza verbale nella discussione sia stata soprattutto di Rossi e non di Cerrelli, che è stato, invece, insieme ai suoi fedelissimi, continuo oggetto di attacchi.


“La politica costa troppo

e puzza più della spazzatura,

quindi inquina l'ambiente

e fa male alla salute

e alle tasche dei contribuenti!”.

(Jean Paul Malfatti)


Novità vi sono anche sul fronte del Movimento 5 Stelle, dove le due parlamentari pentastellate Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto si sono divise anche sulla fiducia da accordare o meno al neo governo Draghi.

La Barbuto ha detto Sì e dopo giornate di travaglio interiore notevole di fronte all'evoluzione dello scenario governativo a partire dall'azione dei guastatori professionisti della brigata Renzi”.

A suo parere “ognuno, credo, sia in grado al termine di un percorso proprio, logico e argomentativo, di giungere ad una decisione e ci sarà tempo e modo, se necessario, per dire No”.


“Nessun popolo crede

nel suo governo.

Tutt’al più, la gente

è rassegnata”.

(Octavio Paz)


La collega Corrado, dal canto suo, si è pronunciata per il No a Draghi e, secondo alcuni, soprattutto al riconfermato ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, con il quale è in guerra perenne.

Per questa scelta la senatrice è così finita nell'elenco dei parlamentari del Movimento sotto procedura di espulsione, insieme a Nicola Morra ed altri big pentastellati.

Una decisione questa che comporta per il territorio la “perdita” di una parlamentare di maggioranza per recuperarne, invece un altro, Sergio Torromino (Forza Italia), che invece al Governo Draghi ha dato la fiducia.

Le decisioni delle parlamentari 5Stelle ha provocato dei sussulti nel Movimento grillino anche a livello locale, con il candidato a sindaco Andrea Correggia che ha voluto far sapere la sua.

Secondo Correggia, infatti, “comunque a Margherita Corrado dell'espulsione dal movimento 5 stelle non le interessa proprio. Non si è mai sentita del movimento già dai tempi della sua candidatura! Per lei è stata un colpo di fortuna di quelli da raccontare!”

Ed ha rincarato la dose: “È stata inserita nel collegio uninominale senza neanche passare dal voto degli iscritti! Una miracolata dal nostro Gigino a 5 stelle. Praticamente da reddito zero a privilegi a non finire!”.


“Non sarete giudicati

per quello che avete fatto,

ma per quello che avreste

dovuto fare e non avete fatto

per il vostro Paese”.

(Rinaldo Sidoli)


Quanto invece alle cose rimaste invariate - di cui accennavamo all’inizio – c’è da sottolineare la litigiosità nella maggioranza, che ora si sta aggrovigliando sul tema della rimodulazione del progetto di Antica Kroton.

Secondo qualche solito malpensante sarebbe questa una delle “cambiali politiche” che la giunta Voce stia onorando a chi l’abbia appoggiata in campagna elettorale, nella fattispecie alla senatrice Margherita Corrado.

Inoltre, - per gli inguaribili e spesso ingiusti maliziosi - le nuove scelte progettuali potrebbero valorizzare alcune aree della città rispetto ad altre dove potrebbe esserci un qualche interesse di alcune famiglie “di peso.


“Il prezzo pagato dalla brava gente

che non si interessa di politica

è di essere governata

da persone peggiori di loro”.

(Platone)


Di carne al fuoco, come si è potuto intuire, ce n’è davvero tanta ed i prossimi mesi saranno all’insegna di una continua litigiosità e discussioni, augurandosi che ciò non porti ancora ad occasioni perse.

Continuerà, dunque, l’assalto alla diligenza dell’Antica Kroton, visto come pare facciano gola i milioni ad essa collegati, mentre sembra passato quasi in second’ordine il tema della bonifica e dell’ambiente.

La maggioranza Voce continuerà evidentemente col dare sfoggio della sua litigiosità, così come nel sentirsi accerchiata dai nemici o ad annunciare una svolta prossima che, però, tarda ancora ad arrivare.

Ed in tutto questo, i cittadini crotonesi? Speriamo se la cavino, nonostante tutto e tutti…

*Simbolo dello Stronzio