Chi è l’uomo che salverà la Regione Calabria? Profilo di un Presidente futuro che viene deciso adesso

25 novembre 2020, 17:30 100inWeb | di Vito Barresi

La domanda è precisa: chi dite che sia l’uomo che può salvare la Regione Calabria assumendone le redini e il comando di una radicale rifondazione istituzionale? Dove e come, in quale sede politica-istituzionale, si sta discutendo sulla scelta della figura, del ‘personaggio’ più adeguato e popolare che possa fare da scudo contro i poteri criminali in qualità di nuovo presidente della Giunta Regionale?


di Vito Barresi

Regione Calabria ormai è sinonimo, su media, online e stampa, di regione d’Italia perduta, una landa desolata dove sono scomparsi i poteri dello Stato, uno sfasciume pendulo sul virus, dove regna sovrana l'entropia istituzionale e la legge del più forte. In breve essa è la cartolina spregevole di una parte strategica del Mezzogiorno nazionale e del sud mediterraneo dell’Unione Europea, stretta nella morsa assurda di poteri oscuri e criminali, faide e scontri tra bande ambigure di corpi paralleli, sfuggenti e incontrollati.

Se è vero come è vero questo sgradevole affresco, il destino democratico e il futuro della Calabria sono sempre di più a rischio e per questo è giunto il tempo delle scelte.

La campanella suona l'allarme e incita i coraggiosi e i responsabili a buttare a mare, abrogare le vecchie regole del gioco politico e della imperante partitica, proprio perché ora e non domani c'è la possibilità di proporre e programmare un mutamento autentico, non formale e codificato, da parte di chi ha la libertà di sperimentare un modello di sviluppo regionale adeguato alla richiesta di giustizia storica e popolare, persino con tranquilla autorevolezza, per quanto drammatico sia realmente lo stato in cui si trova questa parte del Paese.

I calabresi stanno attraversando il peggior periodo di crisi mai verificatosi dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. L'orgoglio regionalista è stato calpestato davanti all’intero Paese, la dignità del popolo disintegrata in faccia all’opinione pubblica europea e internazionale.

Più crisi si sono incrociate in questo durissimo anno a partire dalla diffusione drammatica dell’epidemia Covid-19, al deteriorarsi di ogni livello della qualità della vita, al radicalizzarsi dell’arretratezza economica, sociale, tecnologica, produttiva, infrastrutturale e culturale.

Ora occorre affrontare i problemi trovando le giuste soluzioni, dare fiducia e coraggio a quanti intraprendono i nuovi impegni tramite le opportunità offerte dai Piani Europei, proponendo un'immagine della Calabria che ha autorevolezza, lungimiranza, efficacia.

Dopo l’ultimo e gravissimo scacco giudiziario subito dalle istituzioni con l’arresto del Presidente del Consiglio Regionale Domenico Tallini, la Calabria antica e nuova delle tradizioni e del progresso, delle lotte e dei sacrifici di intere generazioni, deve rialzarsi e difendersi, rompendo le catene che la legano al passato per guardare a un diverso futuro di progresso e civiltà.

Analizzare quel che accade, tra uomini politici incapaci a ogni livello, prima di tutto quello parlamentare, dove si dimenano figure di scarsissima levatura, ciondolando tra le stanze del Palazzo e scaldando le sedie di Camera e Senato, senza dare sollievo, aiuto e speranza una terra che sta morendo, fa tornare in mente le scene di un piccolo romanzo ma grande capolavoro della letteratura elvetica, La panne. Una storia ancora possibile, di Friedrich Dürrenmatt.

Là, il protagonista del racconto, una volta liberato dagli ingranaggi del sistema giudiziario, può arrivare al cuore della verità, poiché la giustizia vera non si identifica con quella voluta dai legislatori; le regole, le norme che i commissariati, le prefetture, i tribunali impongono talvolta si scontrano con un autentico spirito di giustizia.