Se Dio ti ha fatto Gay comunque ti ama. Mons. Savino Vescovo di Cassano dalla parte di Papa Francesco

26 ottobre 2020, 19:00 Il Fatto
Mons. Francesco Savino

“Quello che dobbiamo fare è una legge sulle unioni civili. In questo modo essi sono coperti legalmente”. L’ipse dixit di Papa Francesco - in spagnolo sottotitolato in inglese -, contenuto nel documentario “Francesco” di Evgeny Afineevsky, è per Mons. Savino, Vescovo di Cassano, chiaro ed esplicito per cui non va fatta confusione tra l’unione civile gay con il matrimonio eterosessuale. Lo dice a Michele De Feudis in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno che, il principale quotidiano pugliese pubblica a pag.6 dell’edizione del 26 ottobre.


di Vito Barresi

Intervenendo nel dibattito su Chiesa e Gay suscitato recentemente da Papa Francesco secondo cui Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere buttato fuori o reso infelice per questo”, Mons. Francesco Savino afferma che il Pontefice ancora una volta va efficacemente al cuore del Vangelo, rimarcando l’attenzione agli ultimi, “semplicemente riaffermando che la parola di Cristo non può escludere nessuno dal proprio amore”.

A proposito del docu-film in cui il Papa parla al telefono con una coppia di omosessuali italiani che gli avevano indirizzato una lettera, Andrea Rubera e Dario Di Gregorio, tre figli piccoli a carico avuti con la “gestazione per altri” in Canada, che gli avevano chiesto come superare l’imbarazzo legato al loro desiderio di portare i figli in parrocchia alle lezioni di catechismo, Francesco ha risposto con estrema essenzialità che i bambini vanno accompagnati in parrocchia superando eventuali pregiudizi e vanno accolti come tutti gli altri”, per cui il Vescovo di Cassano afferma che:

“per amore della verità è necessaria una chiarificazione: il regista del film Francesco mette insieme una serie di interviste in cui si parla di un diritto alla tutela legale delle coppie omosessuali che rimane un’opinione da cittadino di questo mondo e non un tentativo di intaccare la dottrina della fede. Fatta questa chiarificazione esprimo tutta la mia preoccupazione per quello che sta accadendo dentro e fuori la Chiesa dopo le parole di Papa Francesco sui fratelli e le sorelle omosessuali. Il tentativo come sempre accade quando il Papa parla, di strumentalizzare le sue affermazioni va respinto…”

Sempre nel documentario c’è anche la testimonianza di Juan Carlos Cruz, vittima e attivista contro gli abusi sessuali, che racconta:

“Quando ho incontrato Papa Francesco ha detto quanto fosse dispiaciuto per quello che era successo. ‘Juan, è Dio che ti ha fatto gay e comunque ti ama. Dio ti ama e anche il Papa poi ti ama’”.

Mons. Savino ha inteso ribadire al quotidiano che il Papa si è più volte espresso sui gay e sulla loro condizione, ricordando quanto afferma su questo tema il Catechismo della Chiesa Cattolica, così come più volte Francesco ha preso le distanze da qualsiasi rischio di confusione tra matrimonio e unioni civili:

non c’è nessuna equiparazione al matrimonio sacramentale, aperto per natura alla maternità e paternità ma semplicemente un riconoscimento da cittadino, del diritto umano a vivere liberamente la propria affettività secondo le proprie connotazioni culturali e identitarie.”

Infine risponde alla domanda se ci sono pericoli di divisioni, anatemi, lotte religiose cruente e aspre contese, che potrebbero scoccare come una scintilla che incendia la prateria, su un tema dirimente quale quello delle coppie gay.

Anzi, il tam-tam dei nemici di Francesco, suscita boati da più parti laddove si parla addirittura di sotterranei movimenti scismatici, un vero e proprio spettro che fa trasalire il prelato calabrese, originario di Bitonto, che chiosa: “nella storia della Chiesa il rischio di uno scisma c’è stato, c’è e ci sarà. Preghiamo perché non accada.”