Carlo Tansi vice sindaco a Crotone? Voce e Manica al ballottaggio ma alle prese con la squadra

27 settembre 2020, 21:12 Politica.24

Ad una settimana dal voto i due candidati in lizza, Antonio Manica uscito vittorioso al primo turno e Vincenzo Voce che lo segue nella seconda posizione, lanciano ai propri elettori gli appelli per mobilitare i sostenitori, conquistare gli incerti, convincere i dubbiosi, per ottenere quel consenso necessario a raggiungere la carica e indossare la fascia tricolore.


Per farlo i due rivali avanzano le loro proposte, svolgono il loro programma ma nello stesso tempo cercheranno, ognuno a modo suo, di costruire più solide alleanze, intessendo necessarie e legittime trattative molto riservate per approntare una squadra giuntale capace di affrontare i difficili cento giorni di una nuova amministrazione.

Per cui, intorno ai due candidati i cronisti sono sempre in cerca di qualche “identikit” per scoprire in anteprima, e offrirlo ai propri lettori, possibili nomi e volti emergenti che potrebbero andare a ricoprire posizioni importanti che, nell’organigramma, vanno dall’assessore all’urbanistica ai lavori pubblici, dall’assessorato allo sport a quello dei servizi sociali, e così via.

Ma, ovviamente, la curiosità si appunta soprattutto sul nome di un probabile vicesindaco visto che, mai come in questo caso, la carica potrebbe avere un valore strategico nella collocazione in campo della squadra, impegnata in un torneo particolarmente difficile sul piano regionale e nazionale.

Nello schieramento di Vincenzo Voce, che sta lottando con una formazione sganciata dai partiti nazionali, composta da tanti debuttanti ma anche da “vecchie glorie” della politica locale, alcuni dei quali provenienti dal Movimento Cinque Stelle, si fanno vari nomi tra i quali quelli di Ilario Sorgiovanni, già precedentemente consigliere comunale che ha imboccato decisamente il sentiero della “transumanza” verso altri pascoli; poi quello di Iginio Pingitore, già sindaco di Scandale che ora scende con le sue “truppe” dal Marchesato alla conquista del capoluogo.

Ma c’è anche chi vagheggia l’opportunità di giocarsi una carta di grande prestigio che potrebbe magari essere rappresentata dalla presenza forte e politicamente significativa del politico cosentino Carlo Tansi nella prossima giunta dei “vociani”.

Tansi sarebbe, dunque, un “valore aggiunto” e non semplicemente il geologo cacciato dalla Giunta Regionale.

Una personalità della vita politica calabrese che non nasconde il desiderio di tornare a dare battaglia, dopo la sconfitta alle recenti regionali, a Germaneto, la Cittadella regionale dove è stato capo della Protezione Civile, cominciando la sua 'santa' crociata della “riconquista” proprio a partire da Crotone, che diventerebbe la roccaforte regionale del movimento arancione calabrese, avamposto dell’annunciata “rivoluzione” con alla testa il sindaco Voce.

Uno scenario del tutto plausibile, come pure politicamente 'intelligente' e legittimo, se non si tenesse in debito conto che anche nel centrodestra i tre partiti che costituiscono i pilastri della coalizione - Forza Italia, Lega Salvini e Fratelli d’Italia - dovranno confrontarsi dialetticamente con i movimenti civici che hanno dato prova di vitalità, specialmente la lista Consenso guidata dai fratelli Pedace che hanno consolidato il proprio radicamento territoriale in città e nella popolosa frazione di Papanice.

Ovviamente nell’entourage di centrodestra i risultati ottenuti dalle liste - che hanno sfiorato il 50% contro il 25% delle liste Tansi - fanno fermamente credere che anche al secondo turno si ottenga la vittoria del sindaco Manica che, ora più di prima, sarebbe l’unico candidato moderato, riformista, democratico e popolare, e che dicono i suoi sostenitori sia più che mai impegnato a dar vita a una alleanza per il sociale che ha l’obiettivo di difendere Crotone, la sua identità e dignità, la sua economia, con un impegno pragmatico e senza alcuna improduttiva demagogia.