Il calcio prova a ripartire tra paura del virus e rigidi protocolli: sarà spettacolo o una farsa?

6 giugno 2020, 18:12 Trasferta Libera

Dopo tre lunghissimi mesi di attese, ansie e speranze, anche il calcio prova a ripartire in versione post-Coronavirus. Ad aprire i giochi saranno le due gare di ritorno per le semifinali di Coppa Italia Juventus-Milan e Napoli-Inter, che si disputeranno rispettivamente il 12 ed il 13 giugno. Poi entreranno in scena anche i campionati di serie A e serie B, ma con qualche nodo ancora da sciogliere.


di Cinzia Romano

Intanto, su proposta di Gabriele Gravina, il Comitato di Presidenza della Figc, istituisce il Fondo Salva Calcio. Un progetto che avrà la definitiva approvazione nel Consiglio Federale di lunedì 8 giugno, con 21 milioni e 700 mila euro messi a disposizione a favore di Serie B, Serie C, Lega Dilettanti e calcio femminile, per far fronte alla crisi generata dall’emergenza Covid-19.

Mentre i club riscaldano i motori rigorosamente a porte chiuse nei vari centri sportivi, ci si chiede quali siano le reali condizioni dei calciatori e come si potrà definire un campionato che di normalità ha ben poco.

Un protocollo da rispettare rigorosamente, previa esclusione dal campionato, che però in serie B difficilmente sarà applicabile da tutte le società, sia per i costi sia per le condizioni di alcuni stadi.

Se da un lato Gravina si auspica già da Luglio un ritorno sugli spalti dei tifosi, dall’altro sembra irremovibile riguardo la quarantena in caso di positività di un giocatore dopo l’avvio del campionato, che implicherebbe l’isolamento di tutta la squadra e di coloro che eventualmente avranno avuto contatti con gli stessi soggetti.

Una situazione del genere porterebbe conseguenze a dir poco assurde, dal momento che le squadre coinvolte nella quarantena potranno continuare ad allenarsi ma non disputeranno partite per i successivi 14 giorni.

Nella migliore delle ipotesi, questo vorrebbe dire che il campionato slitterebbe di altre due settimane (sempre che i casi in questione non si moltiplichino) e chi giocherà successivamente conoscerà i risultati delle 5 giornate di campionato già disputate dagli avversari.

Un altro aspetto che rende questo mini torneo di 10 gare un proseguimento di campionato alquanto snaturato è la questione dei contratti in scadenza e dei prestiti dei calciatori.

Il calciomercato è aperto, con la possibilità di scambi e accordi che verranno ufficializzati a settembre, ma che pregiudicano le prestazioni di quei giocatori che potrebbero non esprimersi al massimo.

E di motivazioni ne avrebbero da vendere se si tiene conto che per due mesi sono stati blindati nelle proprie abitazioni con tabelle di allenamenti lontane anni luce da una preparazione atletica mirata a reggere 90 minuti di calcio giocato.

Gli infortuni sono dietro l’angolo e la dimostrazione arriva da nomi come Ibrahimovic, Higuain, Milinkovic-Savic, Manolas, Koulibaly e tanti altri.

Inoltre non sarà facile sostenere una gara ogni tre giorni nel periodo estivo, tant’è che la Figc ha momentaneamente concesso a ciascuna squadra la facoltà di sostituire fino ad un massimo di 5 giocatori durante una partita. Una modifica del regolamento che ovviamente avvantaggia solo i club con panchine lunghe.

Dopo l’ultima assemblea di Lega Serie A, è stato bocciato l’algoritmo proposto in caso di un nuovo stop dopo la ripartenza del campionato.

Se non ci saranno verdetti già aritmeticamente assegnati dal campo, non verranno indicati vincitore dello scudetto e retrocesse. La classifica finale verrà in ogni caso formulata con la media punti (in casa e in trasferta) moltiplicata per le rispettive partite mancanti, che quindi servirà di fatto e “soltanto” per assegnare le postazioni europee, Champions ed Europa League.

Secondo tutte queste premesse, ogni club dovrebbe prepararsi ad un assalto iniziale per vincere il più possibile nelle prime partite, dal momento che i rischi di infortuni, di scarso rendimento dei giocatori, di un nuovo blocco sono abbastanza elevati.

Quello che vedremo sarà un vero finale di stagione o assisteremo ad una specie di farsa che serve solamente ad accomodare quelle società rimaste scontente dalle posizioni in classifica occupate al momento del lockdown?