Le elezioni comunali, la memoria corta dei crotonesi e la scesa in campo di nuovi e vecchi satrapi

3 giugno 2020, 14:05 Sr l'impertinente

“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere” (José Saramago).


di Sr* l’Impertinente

Uno dei peggiori difetti del popolo crotonese (siamo pur sempre italiani!) è la mancanza assoluta di memoria ed il conseguente perpetrarsi degli errori: il passato, almeno qui, non sembra essere maestro di vita.

E questo vale, più di ogni cosa, per le elezioni, quelle amministrative in particolare. Così si spiega il fatto che, ad ogni nastro di partenza, si presentino sempre i soliti noti e anche con un’areola di improbabile verginità.

Non fanno certo eccezione, quindi, le competizioni comunali di Crotone, in itinere, che negli ultimi giorni hanno visto dei preoccupanti dejà vu dopo il riapparire di vecchi fantasmi e collaudati schemi politici.


“Dimenticanza

è sciagura,

mentre memoria

è riscatto”.

(Anneliese Knoop-Graf)


Se nelle scorse settimane, infatti, per le amministrative si era dato spazio alle novità, con il proliferare inconsulto di nuovi candidati (ma che in realtà e in almeno alcuni dei casi di nuovo non c’hanno niente) più di recentemente è ricomparso “l’usato”.

Purtroppo si tratta di un usato tutt’altro che sicuro, considerato che si parla del Partito Democratico, ancora diviso in due fazioni, e della “vecchia amministrazione” che fa capo alla Sculco’s family.

Il primo è reduce dalla batosta presa alle Regionali, a causa delle solite divisioni interne e di liste; e la seconda a sua volta segnata dal naufragio di Pugliese ma che si è poi consolata con l’elezione di donna Flora.


“La memoria:

lo spazio in cui

le cose accadono

per la seconda volta”.

(Paul Auster)


Andiamo con ordine e partiamo dal Pd, sempre foriero di grandi soddisfazioni. Dopo mesi di silenzio, e non solo per il lockdown, il Partito democratico, quello ufficiale e che fa capo al commissario Franco Iacucci, si così è riaffacciato sulla scena.

Lo ha fatto con una nota in cui riscopre la sua anima ambientale, strizzando l’occhio alle associazioni che operano in questo ambito e scoprendo come a Crotone ci sia qualche problemuccio quanto a rifiuti e bonifica.

A proposito di quest’ultimo tema, poi, si è spinto a chiedere una revisione del progetto - non più valido per il territorio - come se non fosse stato il Pd stesso uno dei principali fautori dello stesso e sfociato recentemente in un decreto.


“Perdere

il passato

significa

perdere

il futuro”.

(Wang Shu)


A stretto giro, poi, è arrivata la nota dell’altra parte del Pd, quello - per intenderci - favorevole agli accordi con la componente sculchiana, e giunta sotto forma di appello da parte del rampante presidente f.f. della Provincia, Giuseppe Dell’Aquila.

Questi, quasi con un candore dettato forse dalla sua giovane età, senza mezzi termini ha chiesto di ripartire da “esperienze, già maturate ed avviate in varie occasioni, che hanno consentito al Partito Democratico ed al centrosinistra di governare l’ente provinciale e importanti comuni del territorio”.

A suo dire, si tratterebbe infatti di “esperienze positive con azioni di governo responsabili, di qualità e con importanti risultati ottenuti anche grazie all’esperienza di Governo regionale appena conclusa che ha dato tante risorse”.


“La memoria

è tesoro

e custode

di tutte le cose”.

(Cicerone)


Ci sarà qualcuno che, probabilmente, gli obietterà che un’unica cosa positiva delle precedenti esperienze governative lo sia stata per lui, visto che si ritrova alla guida della Provincia e con un’indennità di quasi 5 mila euro al mese: ma queste sono solo sottigliezze!

Il giovane Dell’Aquila invoca un “Partito democratico aperto, plurale e radicato. Capace di coinvolgere le forze migliori della società perché questo processo riguarda tutti coloro che amano la democrazia italiana”.

Così, secondo lui “è necessario aprire un nuovo (nuovo? ndr) confronto politico e culturale sul futuro della nostra terra” e per farlo ci sarebbe bisognodi uomini e donne responsabili, disponibili a guardare avanti anziché rimanere vittima del proprio passato”.


“La memoria

assomiglia

essenzialmente

a una biblioteca

dove regna

il disordine alfabetico

e dove non esiste

l’opera completa

di nessuno”.

(Iosif Brodskij)


A qualcun altro, poi, non sarà sfuggito che l’appello di Dell’Aquila, in ordine temporale, è seguito a quello ce ha riportato sulle scene politiche crotonesi il fantasma della Prossima Crotone.

Certo, ha cambiato nome in “Crotone in movimento” ma, come si dice?, cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia, visto che le componenti sono sempre le stesse, se si esclude qualche uscita eccellente.

In realtà, il nuovo progetto di nuovo non ha neanche il nome, dato che con la stessa dicitura esiste già un meetup grillino, che non a caso ha già avviato una controversia legale per riappropriarsi della denominazione.


“La memoria

è uno strumento

molto strano,

uno strumento che

può restituire,

come il mare,

dei brandelli,

dei rottami,

magari

a distanza di anni”.

(Primo Levi)


Per la nuova formazione sculchianail fermo prolungato di quasi tutte le attività, nel periodo del lockdown, ha prodotto guasti profondi e di estrema gravità in tutto il sistema economico e sociale del territorio”.

Come dire: se la città è ridotta in queste condizioni, ovvero quasi sull’orlo del disastro, non è che sia colpa della precedente amministrazione con alla guida il mirabile duo Pugliese-Sculco, quanto piuttosto del coronavirus.

Si tratta, sostiene (l’ex) Prossima di una crisi che invoca, richiede e sollecita un deciso cambiamento, un cambiamento nell’agire politico, in quello sociale, in quello economico e, di conseguenza in quello Istituzionale e nelle funzioni amministrative e di Governo”.


“Ci sono un sacco

di persone

che scambiano

la loro immaginazione

con la loro memoria”.

(Josh Billings)


Insomma, all’insegna del rinnovamento cosa c’è di meglio che riproporre un’amministrazione che non verrà certo ricordata come tra le migliori mai ospitate a piazza della Resistenza?

Ed è proprio in questo contesto che Democratici Progressisti, I DemoKRatici, Laboratorio Crotone e movimenti tra i quali Araba Fenice e Popolari per Crotone, ed altri ancora, “stanno da tempo lavorando e sono impegnati alla definizione di un programma”.

Un programma, si precisa nella nota di presentazione, che sarà “la base di confronto per la costruzione di una più ampia e partecipata coalizione che possa presentare una propria proposta alla città”.


“Il mondo grida

e affonda gli artigli

nei nostri cuori.

Questo è ciò che

chiamiamo memoria”.

(Tim O’Brien)


La rediviva Prossima non manca poi di ricordare che la città di Crotone “ha un paniere di ben 180 milioni di euro di investimenti da dover difendere prima e cantierare poi”, omettendo di dire, però, che la coalizione non sia stata capace di portarli a termine.

Così come ricorda i 71 milioni di euro del ‘risarcimento ambientale0, ancora oggi impigliati nella inefficienza del Ministero dell’Ambiente e nelle maglie della burocrazia romana”.

Parla di soldi da spendere, mancando, ancora, di sottolineare quelli sprecati come - e giusto per fare un solo esempio - quelli legati a Crotone Sviluppo che avrebbe dovuto essere il “braccio armato” del Comune ma che adesso si trova invece sull’orlo del disastro finanziario e non solo.


“La memoria non è

ciò che ricordiamo,

ma ciò che ci ricorda.

La memoria è

un presente

che non finisce

mai di passare”.

(Octavio Paz)


“A volte ritornano” verrebbe da dire parafrasando il titolo della prima raccolta di racconti di un autore cult dell’horror, Stephen King, e poi diventato anche un film dall’ampio catalogo di “mostri”.

Visto il proliferare di candidati a sindaco - delle più variegate specie - e i ritorni dal passato c’è davvero da stare poco tranquilli per il futuro della città, che presto dovrà scegliersi i propri governanti.

Con l’aggravante che, qualora venissero confermate le elezioni a settembre, quest’anno a ferragosto, insieme all’immancabile fetta di anguria, avremmo a che fare anche con comizi e santini vari. Non c’è che dire: sarà proprio un’estate coi fiocchi!

*Simbolo dello Stronzio