Fase 2 Crotone allo sbando, Villa e Parchi chiusi. Gestione Commissariale in crisi? Inquietante il silenzio dei parlamentari

2 giugno 2020, 17:00 Politica.24

Subito pronti per la fiera del primo giovedì del mese. Almeno questo lasciatecelo dire: se c’è una cosa che accomuna e fa continuità amministrativa tra l’ex giunta Pugliese e il Commissario Prefettizio Tiziana Costantino è certamente l’efficientissima gestione del settore Attività Produttive, Fiere e Mercati.


di Giovanna Fichera*

Peccato che non si intravede la stessa solerzia e prontezza nella gestione delle aree verdi urbane. Tanto che, mentre si fa largo e in fretta al ritorno immediato della Fiera come fosse un servizio di primaria necessità per la popolazione, il Commissario fa restare ancora chiusi la Villa Comunale, il Parco Giochi Baden Powel per famiglie e infanzia, il Parco Vincenzo Scaramuzza già Parco delle Rose, per non dire della vergognosa situazione in cui si trova tutta la strada litoranea portuale, un albergo diffuso di senza dimora, tra carte, escrementi, bidoni di spazzatura, materassi a due e una piazza e mezzo.

Nonostante sia ormai iniziata la Fase 2, il Commissario Prefettizio (e chi con Lei collabora in Comune, dal Segretario Comunale Antonino Maria Fortuna all’intero staff di segreteria del precedente Sindaco Pugliese, al comandante dei vigili Antonio Cogliandro, con contratto a tempo determinato, quasi uno strano “partito del comune” che agisce in cabina di regia) lasciano i crotonesi senza alcun spazio verde fruibile in sicurezza anche nel tanto atteso giorno della Festa della Repubblica.

Giorno in cui le disattente o fin troppo interessate rappresentanze istituzionali pitagoriche che vivono a Roma godono vista sul Gianicolo, belle arti e monumenti, stanze damascate e ponentino sul Gianicolo.

Tutto questo avviene laddove lo Stato esiste realmente, per esempio Roma, per la Festa Nazionale si aprono anche i giardini del Quirinale.

A Crotone ciò non accade. Ma il fatto non è tanto che nessuno riesca a spiegare il motivo di tale stato di abbandono e di non curanza, quanto che non esista verifica, dissenso, polemica, confronto, dialettica da parte di chi pur godendo dei vantaggi e delle medagliette offerte loro dal voto popolare, nulla dice né si turba del progressivo degrado in cui si trova il centro cittadino, la sporcizia delle aree verdi lasciate alle sole defecazioni di cani di varia taglia sotto lo sguardo benevolo dei loro padroncini, unici immuni a ogni multa da Covid-19.

Evidentemente, ci si chiede stucchevolmente, Stato e Parlamento hanno fatto un bel cartello, un salotto buono dentro cui intendono far entrare esclusivamente chi loro piace?

Le aiuole di via Tellini, quel che resta della villetta dell’ex ospedale, il teatro dell’assurdo imbroglio della giunta Senatore e del suo potente tecnico Ottavio Rizzuto, ora accusato dal Procuratore Gratteri di far parte della ‘Ndrangheta, in perenne stato di abbandono e sporcizia dilaganti, e poi la bella villa Caloiro sotto lo stemma regio delle mura di Carlo V che affaccia indecorosamente su una piazza intitolata a una martire di ‘ndrangheta Lea Garafolo, degradandone immagine e simbolo, sono l’esempio di una situazione insostenibile che non porta bene al decoro degli uffici statali preposti a mettere in ordine nella casa comunale che a loro dire sarebbe stata maltrattata dalla precedente giunta dimissionaria.

Ovviamente la disattenzione verso gli spazi verdi a partire da quella plateale porcheria che sta nel centro di Piazza Pitagora fa da pari alla totale assenza di iniziative per dare nuovo slancio alla città dopo la fina dei confinamenti e della quarantena.

Perché se ovunque si discute, si va alla ricerca di idee, nuove energie progettuali, utilizzando al meglio tutti i soldi pubblici disponibili, qui sembra che via sia quasi una sottile arrendevolezza al lascia che poi, chi vivrà vedrà, mentre come altri hanno scritto su queste pagine i lupi mannari ululano di notte e sorridono di giorno.

*piccola cronista di paese