Crotone e la febbre da elezioni. La lega che si slega e poi si rilega: tutti in campo per piazza Resistenza ma non solo

26 maggio 2020, 15:43 Sr l'impertinente

“Tutti si credono capaci di fare il sindaco” (Jules Renard). Appena fiutata la data delle elezioni comunali, che dalle indicazioni del premier Conte potrebbero svolgersi già a settembre, come squali alla vista del sangue è spuntato un branco di candidati a sindaco per Crotone.


di Sr* l’Impertinente

C’è chi si è palesato solo di recente e chi, invece, è ripartito dopo il lockdown, come le attività commerciali; o chi si nasconde ancora ritenendo forse sia troppo presto; e chi, infine, è alle già alle prese con le grandi manovre.

C’è, addirittura, chi non ha mosso ancora un dito standosene acquattato in un angolo ad aspettare l’occasione buona per piazzare i suoi candidati o riproporsi con un vestito nuovo.


“Non si conosce

il sindaco vecchio

finché non viene

il sindaco nuovo”.

(Proverbio)


Tra le varie categorie, poi, c’è anche chi sta prendendo la rincorsa, come si evince dalle foto arrivate ieri nelle redazioni, da piazza Pitagora e piazza Duomo, per conquistare il palazzo.

Il riferimento è alla Lega Salvini premier che ha presentato, scenograficamente, la nuova segreteria provinciale composta da ben quattro cavalieridell’Apocalisse, ha subito commentato qualche solito mattacchione! (QUI)

Al fianco del coordinatore Giancarlo Cerrelli, infatti, sono arrivati Nicola Daniele da Petilia, Salvatore Rossi da Cutro e Salvatore Gaetano da Crotone, tra l’altro editore dell’emittente locale Video Calabria.


“Quella di sindaco

è una carica che

deve sembrare

tanto più bella

in quanto non c’è

altro compenso

né guadagno che

l’onore di esercitarla”.

(Michel de Montaigne)


Nella nota appena citata, accompagnata da tanto di book fotografico, la parola d’ordine è stata “unità”, quasi a voler rimarcare che la guerra che c’è stata in questi mesi - e che negli ultimi giorni stava per far implodere il partito - sia finita. Si spera non solo per ora.

Che i rapporti, in particolare, tra Gaetano e Cerrelli fossero ai minimi termini non era un segreto, frutto della rivendicazione del ruolo di pioniere nel partito di quest’ultimo e della forza dei maggiori voti conquistati dal primo.

Si narra infatti di un’alleanza proprio tra i candidati alle scorse regionali, Gaetano e Daniele, che avrebbero trovato sponda nel rampante Rossi, e contro Cerrelli, reclamando maggiori spazi e ruoli in vista dei prossimi appuntamenti.


“Quando gli oneri

della presidenza

sembrano

insolitamente gravi,

rammento sempre

a me stesso che

potrebbe essere peggio.

Potrei essere un sindaco”.

(Lyndon B. Johnson)


E tra questi prossimi appuntamenti c’è anche la poltrona a sindaco di Crotone che, come comune capoluogo, sarà scelto dai partiti nazionali del centro destra e su cui la Lega punta da tempo.

Se fino a poco tempo fa l’unico candidato proponibile era Cerrelli, dominus della Lega crotoniate, adesso, con la formazione della nuova segreteria, anche Gaetano, come referente cittadino, potrebbe giocarsi le sue chances.

Ed è facile prevedere come man mano che le elezioni si avvicinino i contrasti interni comincino a riaffiorare, anche perché la pace siglata ora sembra essere più una classica “tregua armata”.


“È strano questo

mestiere di sindaco.

Ti danno prima la laurea,

poi cominciano

gli esami veri…”.

(Gaetano Sateriale)


C’è, però, chi sottolinea come l’obiettivo della Lega crotonese sia quello di sedere ai tavoli che contano per la riprogrammazione di uno dei progetti strategici della città, vale a dire l’Antica Kroton.

Non è sfuggita ai più, infatti, la circostanza che diverse delle note finora firmate dallo stesso Gaetano, abbiano avuto come argomenti principali quelli di far pressione sui vertici della Lega sull’Antica Kroton appunto.

Non a caso, e su quest’ultimo argomento, sono già state due le riunioni tra le delegazioni della Lega pitagorica e il signor Nino Spirlì, vicepresidente della Regione, che dovrebbe occuparsi della progettazione.


“In ogni paese

c’è una orrenda

casa moderna.

L’ha progettata

un geometra,

figlio del sindaco”.

(Dino Risi)


Tornando all’idea della tregua armata siglata all’interno del Carroccio in salsa jonica, una conferma che tale sia effettivamente parrebbero concederle le chiamate - soprattutto degli ultimi giorni - ricevute dal segretario regionale Christian Invernizzi.

Il rappresentante in Calabria di via Bellerio ci si è trovato in mezzo a questo conflitto, ed ha dovuto così cercare di conciliare le esigenze di tutti, tentando di mantenere unito un partito che si è espanso in termini di voti ma che contestualmente ha mostrato anche delle crepe.

Alla fine, più che di unità, la cosa che si nota dall’esterno parrebbe più una sorta di commissariamento “subìto” da Cerrelli, a cui sono stati affiancati tre tutor: un prezzo da pagare per certe sue posizioni oltranziste e per la mancata crescita dello stesso partito?


“Il sindaco

chiuso da ore

nel suo studio

con i fedelissimi.

Due specchi”.

(Anonimo)


A proposito di guerre, un’altra sembra sia in corso all’interno del palazzo comunale, dove le azioni programmate dal commissario straordinario, Tiziana Costantino, pare siano frenate dall’apparato dirigenziale e burocratico.

Ci sarebbero, infatti, delle sacche di resistenza proprio in piazza della Resistenza, ancora legate al “vecchio regime” che a dire dei soliti ben informati rallenterebbero le cose creando difficoltà all’attuale vertice dell’ente.

Un caso esemplare è quello dei buoni spesa, pronti teoricamente per essere distribuiti anche prima della scorsa Pasqua, ma che si sono sbloccati solo in questi giorni e dopo una diffida da parte dello stesso commissario.


“Qualsiasi cosa

facciano le donne

devono farla

due volte meglio

degli uomini

per essere

apprezzate la metà.

Per fortuna

non è una cosa difficile!”.

(Charlotte Witton,

sindaco di Ottawa)


Un ulteriore indizio, sempre in questo senso, quel sottolineare i ritardi e le presunte manchevolezze dell’azione commissariale delle note spedite dalle diverse componenti della Prossima Crotone, coalizione poi “implosa”.

Ed a proposito di note, fioriscono anche da parte di ex consiglieri che, pur non avendo lasciato tracce indelebili del loro passaggio, pare abbiano sviluppato di recente una sorta di grafo mania che li spinge ad intervenire praticamente su ogni argomento.

Sintomo, questo, forse di un desiderio poi non tanto represso di riprendere posto sugli scranni della sala Consiliare. Un messaggio forsanche a quanti possano imbarcarli con sé una volta pronti a salpare di nuovo nel mare della politica.


“Da piccolo

volevo diventare

sindaco o ministro.

Crescendo

ho capito

che le uniche

figure pubbliche

per cui ero portato

erano quelle

di merda”.

(Darioloc81, Twitter)


Intanto, Crotone ha anche un nuovo deputato, Sergio Torromino, di Forza Italia (QUI) che in tal modo si è ritirato dalla corsa a primo cittadino, a cui si era iscritto in tempi non sospetti.

Adesso sono pertanto quattro i parlamentari pitagorici (una cosa mai capitata!), comprese le due rappresentanti del Movimento 5 stelle, Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto ma che, però, si sono caratterizzate solo per note spesso generatrici di polemiche.

Ed il quarto, si chiederanno in molti? Presto detto, è Nico Stumpo, di Articolo 1, dileguatosi dopo aver conquistato miracolosamente un altro giro di giostra in Parlamento e quasi mai più visto - e neanche sentito - a Crotone.


“Questo è il

buono-benzina

offerto da Cetto

La Qualunque!

Fate il pieno

di democrazia,

10 euro ce li mette

il vostro candidato,

votate il vostro

sindaco!”.

(Dal film Qualunquemente)


A proposito di assenze: in questi giorni di crisi una e particolarmente assordante è quella dell’unica Consigliera regionale, Flora Sculco, se si esclude per qualche sporadico comunicato per la maggior parte dei casi “vergato” contro il solito commissario Costantino.

Con l’approssimarsi delle elezioni, però, l’assenza che si nota di più è quella dei programmi per rilanciare la città, mai come in questo periodo in ambascia e pure sommersa da rifiuti e consuete polemiche.

Non mancano, come detto, ed invece, i candidati a sindaco, tanto che ormai non bastano due mani per contarli. Ma a leggere certi nomi in lizza c’è da essere un tantino preoccupati perché il passato non sembra aver insegnato proprio nulla.

* Simbolo dello Stronzio