Commissario Prefettizio al ‘traguardo’ dopo Covid-19. Crotone subito al voto alla prima scadenza utile

26 marzo 2020, 19:45 Il Fatto

Le crisi ti aiutano a pensare quello che bisogna fare per non soccombere. Ma per non perire bisogna avere anche poche ma ben chiare idee in testa, validi condottieri che guidano alla salvezza e alla riscossa, per non dire alla rinascita, l’intera comunità che si governa, il territorio in cui si è sovrani e si amministra.


di Vito Barresi

Concentrarsi, unirsi, impegnarsi con abnegazione e altruismo, mai per potere né per fini personali, trovare nuove idee per un valido e appropriato programma amministrativo, selezionare e premiare un ceto dirigente competente e democratico, pluralista e preparatissimo, tutto proteso al bene della città.

È tutto quello che serve urgentemente a una città stremata come Crotone, capoluogo ultimo nella graduatoria socio economica di un Paese sull’orlo della disfatta economica e morale.

Ecco perché il commissariamento del Comune attualmente in atto deve essere superato al più presto, immediatamente. Senza nulla togliere all’opera egregia dell’attuale dirigente prefettizio, Crotone per affrontare il dopo coronavirus ha bisogno del suo sindaco, di un primo cittadino legittimato dal consenso diretto degli elettori.

Di fronte a un evento senza precedenti che sta sconvolgendo tutti gli equilibri internazionali, nazionali, regionali e comunali, non è più tempo di interrogativi fuorvianti, paradossi sorprendenti, ma di nuove e immediate domande che siano d’aiuto e sostegno alla subitanea ripresa delle attività economiche, sociali e istituzionali.

Nessun crotonese può continuare ad assistere al cataclisma mondiale e nazionale che è in atto rimanendo ancor di più immobile, chiuso in una irragionevole quanto irremovibile serenità località.

Personalmente, come giornalista e intellettuale, mi senso di esortare tutti i crotonesi a recuperare immediatamente la propria sovranità di giudizio e di scelta, per lottare insieme al servizio dell’emergenza nazionale ed europea, anche per far sì che non abbia a verificarsi la nefasta conclusione che potrebbe portarci dall'attuale distanziamento sociale ad una ancora più grave e pesante isolamento e marginalità territoriale e comunale.

Ritengo e sostengo che il vero tema, il programma politico che i candidati alla carica di sindaco, quanti aspirano ad amministrare Crotone nel futuro quinquennio, sarà fortemente condizionato dal modo e dalle scelte che si imporranno nella fase del dopo coronavirus, per affrontare una difficilissima ripresa.

La stessa parentesi del commissariamento dell’ente ancora in atto, nella sostanza e nella sua ‘mission’, appare praticamente superata dall’avvento di una stagione completamente diversa rispetto al passato.

Anzi essa resta aperta piuttosto per il formalismo delle scadenze, se non nella misura in cui dovranno scorrere i tempi tecnici per giungere alla data delle municipali e alla convocazione del comizi elettorali pitagorici.

Ovviamente, qui sta il mio primo suggerimento politico, di metodo e struttura su un possibile ragionamento coalizionale.

Perché proprio a ragione dell’epidemia di Covid-19 ciò che si richiede allo Stato, dunque, agli organismi che lo rappresentano sul territorio, cioè la piena assunzione di responsabilità di portare al più presto, alla prima delle occasioni utili prevista dalla legge, senza alcuna proroga ulteriore, i crotonesi alle urne per scegliere democraticamente e a pieno titolo di autonomia e autogoverno del territorio, vale anche per i movimenti, i partiti nazionali se ci sono veramente nel tessuto sociale comunale, i comitati elettorali veri o finti che dovranno selezionare le liste dei candidati, da sottoporre agli elettori che ne trarranno i rappresentati reali e legali del nuovo mandato amministrativo.

Sono loro e non più i funzionari diligenti e apprezzati dello Stato centrale che dovranno assumersi l’onere e il compito di affrontare una stagione unica, assoluta, inedita e originale che sarà quella della ricostruzione del Paese e delle sue città, con un programma ben preciso e definito che chiamo di immediata emergenza e sollievo ma soprattutto di grande progettualità e apertura all’avvenire.