Bologna in Prima Visione Impressionista. I capolavori di Monet a Palazzo Albergati

Il Musée Marmottan aprì i suoi spazi all'impressionismo nel 1940, quando divenne sede dell'iconica Impression, soleil levant di Monet. Questo dipinto, che è entrato nella storia per aver ispirato il nome del movimento, è stata la pietra miliare delle collezioni impressioniste del Museo. Nel 1966 arrivò un altro grande evento nella vita delle collezioni: il museo divenne il legatario universale di Claude Monet attraverso suo figlio Michel. Ereditò così sia la casa di Giverny sia le opere rimaste in famiglia: oltre un centinaio di tele che ripercorrevano la carriera della figura di spicco dell'impressionismo.


di Patrizia Muzzi

Oltre ai capolavori della giovinezza e della maturità dell'artista (Le Train dans la Neige; La locomotive; En promenade près d’Argenteuil; Le Pont de l'Europe, gare Saint-Lazare; Londre, le Parlement, reflets sur la Tamise…) l'ensemble è notevole per le tele monumentali che rappresentano le ninfee e il giardino di Giverny. Mai mostrate durante la vita dell'artista, queste opere sono state esposte per la prima volta quando sono entrate nel Museo. L'unica istituzione a ospitare gli ultimi dipinti di Pont japonais e Maison vue de l’allée aux roses, il Musée Marmottan Monet, sede della più importante collezione al mondo di opere di Monet, offre un'esperienza unica della sua arte in termini sia di quantità che di rarità.

Per la prima volta dalla sua fondazione nel 1934, il Musée Marmottan Monet di Parigi cede in prestito opere uniche, molte mai esposte altrove nel mondo e firmate da alcuni dei maggiori esponenti dell’Impressionismo.

Principalmente Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac saranno gli indiscussi protagonisti della mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet che, dal 13 marzo al 12 luglio 2020, sarà ospitata nelle sale di Palazzo Albergati di Bologna: un’occasione irripetibile per ripercorrere l’evoluzione del movimento pittorico più amato a livello globale.

Dopo il grande successo conseguito dalla mostra Chagall. Sogno e magia, Arthemisia presenta a Bologna questa mostra dal carattere eccezionale, con un percorso espositivo che vedrà primeggiare - accanto a capolavori cardine dell’impressionismo francese come Portrait de Madame Ducros (1858) di Degas, Portrait de Julie Manet (1894) di Renoir e Nymphéas (1916-1919 ca.) di Monet - opere inedite per il grande pubblico perché mai uscite dal Musée Marmottan Monet. È il caso di Portrait de Berthe Morisot étendue (1873) di Édouard Manet, Le Pont de l’Europe, gare Saint-Lazare (1877) di Claude Monet e Jeune Fille assise au chapeau blanc (1884) di Pierre Auguste Renoir.

Attraverso 57 capolavori, la mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monetvuole anche rendere omaggio a tutti quei collezionisti e benefattori – tra i quali molti discendenti e amici degli stessi artisti in mostra – che, a partire dal 1932, hanno contribuito ad arricchire la prestigiosa collezione del museo parigino rendendola una tra le più ricche e più importanti nella conservazione della memoria impressionista.

La mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Marianne Mathieu, Direttore scientifico del Musée Marmottan Monet di Parigi.

Orario di apertura

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)