Serie B. Il punto sulla 24a. Le punture delle vespe che fanno male alla doppia faccia degli squali

16 febbraio 2020, 09:08 Trasferta Libera

Alla vigilia della 24° giornata di serie B si era lanciato l’alert “Nessun dorma!” e c’è chi ha recepito il messaggio, c’è invece chi di quel campanello d’allarme ne ha creato uno stato d’ansia.


di Cinzia Romano

Il Cittadella vince 2-1 allo Stadio Adriatico, sale a 36 punti e scalcia fuori dai playoff il Pescara. Il Benevento concede al Pordenone solo un gol al 90’ ma forte del vantaggio per 2-0 incamera la decima vittoria casalinga.

In fondo alla classifica il Cosenza batte con un secco 3-0 il Livorno e si porta dalla Toscana tre punti pesanti in attesa dell’altro scontro diretto tra Cremonese e Trapani. Il Venezia subisce il gol del pareggio dell’Entella in pieno recupero e sciupa l’occasione di allungare sulle avversarie per uscire dalla zona playout.

Lo Spezia, va sotto di un gol ma nel secondo tempo approfitta dell’uomo in più per l’espulsione di Troiano tra i marchigiani e batte l’Ascoli 3-1 portandosi al secondo posto con 40 punti.

Il Crotone al “Menti” di Castellammare ci lascia le penne. Nel mese del carnevale la squadra di Stroppa si veste con il costume da Juve Stabia e lascia indossare agli avversari la maschera dei pitagorici.

La gara termina 3-2 per i campani. Tre calci piazzati a favore delle vespe cinicamente trasformate in tre dolorose punture che lasciano il segno sulla pelle dei calabresi, autori invece di due gol su azione di alta qualità tecnica.

Un Crotone dalla doppia faccia, capace di grandi prestazioni e manovre di gioco da categoria superiore ma incapace di tenere alta la tensione nei piccoli particolari. Una squadra grande con le grandi che si fa piccola con le piccole, con giocatori che sanno bene cosa fare con la palla ai piedi, ma che vanno troppo in sofferenza in fase di non possesso palla.

Alex Cordaz festeggia con amarezza le 200 presenze con l’FC Crotone che nel girone di ritorno ha conquistato solo sei punti frutto di due vittorie, incassato otto reti e tre sconfitte, portando a 30 i gol subiti da inizio campionato, ancora peggio di Venezia e Cosenza che ristagnano in zona playout.

Analizzando i numeri del Crotone in fase offensiva sicuramente c’è molto rammarico per quello che potenzialmente questa squadra avrebbe potuto fare fin qui, ma concentrarsi sull’attacco anziché sul record negativo difensivo vuol dire fare psicologia dei politici, cioè enfatizzare il probabile per distogliere l’attenzione dal problema certo.

Albert Einstein diceva: “Non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati”. Bisogna trovare il giusto equilibrio ed una maggiore compattezza difensiva per non concedere un gol ad ogni tiro in porta degli avversari.

In attesa degli altri quattro risultati che chiuderanno la 5a giornata del girone di ritorno e di un radicale cambiamento di rotta degli squali in difesa, bisogna rivolgere un plauso ad Armenteros, non solo per il primo gol in maglia rossoblù e per le sue doti tecniche, ma anche per la carica agonistica che ha portato con se da Benevento.