Crotone si sveglia con un nuovo vescovo, un nuovo prefetto e senza un sindaco

7 novembre 2019, 17:03 Sr l'impertinente

“Chi pensa di guidare gli altri e non ha nessuno che lo segue sta solo facendo una passeggiata” (John Maxwell). I crotonesi si sono svegliati oggi con due novità non di poco conto per la città, cioè la nomina di un nuovo prefetto e la designazione di un nuovo vescovo alla guida della Diocesi.


di Sr* l’Impertinente

A dirigere l’Ufficio territoriale del governo è stata chiamata nuovamente una donna, Tiziana Tombesi - che arriva dall’esperienza di vice nella Prefettura di Macerata e di vicaria a Perugia - e dopo che la Tirone è finita nei ranghi ministeriali.

A “capo” della diocesi un non ancora vescovo, lo sarà infatti nei prossimi giorni, Angelo Panzetta (QUI), docente di Teologia morale del clero diocesano di Taranto, nominato sacerdote nel 1993.


“Ci sono tre tipologie di leader.

Quelli che ti dicono cosa fare.

Quelli che ti lasciano fare ciò che vuoi.

E i leader “lean” che vengono da te

e ti aiutano a scoprire cosa fare”.

(John Shook)


Se da una parte bisogna essere soddisfatti di questi due tasselli mancanti e che si aspettavano da tempo, d’altro canto non mancano delle perplessità su entrambi i versanti.

Sgombriamo subito il campo: non ci si riferisce di certo alle persone che sono state incaricate, quanto piuttosto al come queste nomine siano arrivate, alle modalità utilizzate.

In entrambi i casi, infatti, innanzitutto si tratta di nomine giunte con forti ritardi, a testimonianza dell’importanza che dal Governo è riservata a questa povera città sempre più marginale.


“Le persone non possono essere gestite.

Gli inventari possono essere gestiti,

ma le persone devono essere guidate”.

(Ross Perot)


In merito al nuovo Vescovo (LEGGI), alla sua scelta si sarebbe giunti infatti solo dopo che almeno in tre casi (secondo voci non confermate anche più) sarebbero corrisposti dei netti rifiuti a rivestire questo pur importante incarico, ricoperto fino ad oggi da monsignor Domenico Graziani, arcivescovo uscente. Alla faccia dell’obbedienza!

La scelta, poi, è caduta su un arcivescovo di prima nomina che non troverà una situazione certo facile nella diocesi, dove problemi ma anche “veleni” non mancano: in piena coerenza con la città che la ospita.


“Ci si chiede qual è la differenza

tra un leader e un capo:

il leader guida, il capo dirige”.

(Teddy Roosevelt)


Per ciò che riguarda la Prefettura c’è stata un po’ di vacatio, dovuta a problemi di salute del predecessore, Ferdinando Guida, che di fatto non ha potuto svolgere appieno il suo ruolo.

Una postazione, anche questa, dove i problemi per i predecessori non son mancati, a partire da quelli derivanti dalla gestione del centro dei migranti Sant'Anna. Ma non solo.

L’auspicio è che il neo prefetto riesca a mettere le cose a posto in ciò che resta di una postazione nevralgica per tutto il territorio, e per tutti gli aspetti che la riguardano.


“Un capo dà la colpa, un leader corregge gli errori”.

(R.H. Ewing)


In realtà dal Consiglio dei Ministri di nomina se ne attendeva un’altra, anche qui da tempo immemore agognata, ovvero quella del commissario per la bonifica del Sin, il Sito di interesse nazionale di Crotone.

Come ampiamente già scritto qualcuno è stato sì designato, il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, ma la nomina non è ancora stata ratificata dal Cdm (LEGGI).


E questo ritardo - anche in tal caso eccessivo come per i due incarichi di oggi - alimenta sempre più dubbi e sospetti, che non lasciano presagire davvero nulla di buono.


“Coloro che vogliono essere leader

ma non lo sono dicono le cose.

I bravi leader le spiegano.

I leader ancora migliori le dimostrano.

I grandi leader le ispirano”. (Anonimo)


Questo perché è entrata nel vivo la questione della bonifica, ed il commissario - che doveva essere uno dei protagonisti della vicenda - rischia invece di tramutarsi in un semplice spettatore.

Un’anomalia ancor di più se si pensa alle perplessità sul cosiddetto capping, che lascerebbe in loco buona parte delle scorie e con un Ministero competente che tace sull’argomento.

A proposito di dicastero: è da decenni che un rappresentante di quello all’Ambiente non mette piede nella “città simbolo” dell’inquinamento. E questo non può che certifica, ancora di più, il disinteresse a livello nazionale.


“La grandezza di una leadership

si fonda su qualcosa di molto primitivo:

la capacità di far leva sulle emozioni”.

(Daniel Goleman)


Intanto il governatore Mario Oliverio ha finalmente indicato per il 26 gennaio la data per le prossime elezioni regionali (QUI) ed anche in questo caso si prospettano delle sostanziali novità.

La prima è che, probabilmente, Crotone potrebbe non avere più una rappresentanza nel nuovo Consiglio Regionale, postazione oggi occupata dalla sola Flora Sculco, di Calabria in Rete.

È vero però che, visti gli ultimi trascorsi (ovvero quando i rappresentanti erano stati molti di più) non è che la città di quest’assenza ne dovrebbe risentirne tanto! Quantomeno in termini di risultati effettivi per il territorio.


“Dire a qualcuno di fare qualcosa

non significa essere un leader”.

(Wolf J. Rinke)


E viste le recenti novità a proposito di taglio dei parlamentari e le sempre più pratiche difficoltà che nascono dai collegi per le parlamentari, anche avere deputati e senatori per Crotone potrebbe essere una chimera.

Anche in questo caso, per i risultati finora ottenuti, e non solo in questo scorcio di legislatura, la città potrebbe benissimo farne a meno, anche perché ci pare difficile possa essere ancor più marginalizzata di quanto non lo sia già.

Concetto che vale anche in altri contesti, al di là di quelli politici ed istituzionali, dove Crotone non vanta di certo rappresentanti di “peso” che possono incidere concretamente sulle scelte sia a livello regionale che nazionale.


“Il leader deve essere pratico e realista

ma deve parlare la lingua

dei visionari e degli idealisti”. (Eric Hoffer)


Tornando alla nomina del vescovo, secondo precisi canoni della chiesa doveva essere annunciata oggi alle 12 nella cattedrale, in pompa magna e fino ad allora mantenuta dunque nel massimo riserbo.

Peccato, però, che la sera prima la notizia è stata disvelata e questa volta - almeno per questa volta - non per colpa dei giornalisti brutti e cattivi alla ricerca di improbabili scoop.

La notizia, infatti è stata lanciata in anteprima da un sacerdote e su Facebook, con tanto di foto del prescelto e di auguri di buon lavoro. L’annuncio in Cattedrale, dunque, che senso ha?


“La leadership è l’arte di vedere

ciò che è invisibile”. (Jonathan Swift)


Anche questo è un segnale non certo gratificante su come vadano le cose in questa martoriata città, dove è davvero difficile mantenere un barlume di riservatezza (in qualsiasi ambito).

Anche se si tratti di notizie coperte da embargo, in questo caso addirittura di diritto Canonico, a Crotone non c’è segreto che tenga e le cose filtrano; perché quando lo sanno almeno in tre, lo sanno tutti.

D’altro canto ne siamo abituati tanto quando si giochi al toto sindaco che al toto assessore o al toto qualsiasi altra cosa, perché qui i segreti sono come quelli di Pulcinella, cioè inesistenti.


“I leader sono visionari con un senso

poco sviluppato della paura e nessun concetto

di probabilità a loro sfavore”. (Robert Jarvik)


Comunque, viste anche le vicissitudini giudiziarie delle ultime ore (QUI), la girandola di nomine e novità nelle postazioni di comando potrebbe non esaurirsi a quelle fin qui esaminate, e si potrebbero consumare ben prima delle loro scadenze naturali. Ma questa è un’altra storia, ancora tutta da scrivere.

* Simbolo dello Stronzio