Serie B. L’11ma tra fughe e sorpassi. Crotone: errori e occasioni mancate. Niente alibi, ci vuole più furbizia

4 novembre 2019, 08:16 Trasferta Libera

Manca ancora il verdetto della gara tra Cosenza e Cremonese per chiudere l’11° giornata della serie B, ma i giochi in alta e media classifica si sono delineati in modo chiaro.


di Cinzia Romano

Il Benevento vince 2-0 contro l’Empoli e mantiene il primato assoluto con 24 punti mentre l’Empoli resta a diciassette punti insieme all’Ascoli che all’87’ si fa raggiungere dal Venezia per l’1-1 finale. Il Pescara vince in casa contro il Pisa con un secco 3-0 e si porta al decimo posto, ma a soli tre distanze dalla seconda posizione.

Nelle zone calde dei playout il Livorno aggancia la Juve Stabia a 10 punti, grazie al gol vittoria ottenuto al 95’ minuto. La Salernitana, dopo il lungo digiuno di quattro gare nel mese di ottobre, torna a vincere contro l’Entella con un 2-1 scacciapensieri e con 18 punti in classifica, rosicchiando cinque posizioni e salendo al terzo posto condiviso con altre tre squadre tra cui il Pordenone che vincendo in casa 2-1 contro il Trapani, cammina a braccetto con i campani.

Le tre partite ravvicinate sono costate al Crotone oltre il dovuto. La bella vittoria casalinga contro il Venezia aveva dato l’impressione che i pitagorici avessero una corazza difficile da abbattere, ma le due gare contro il Chievo e il Perugia, hanno ferito nel profondo lo squalo rossoblù.

La squadra di Massimo Oddo è arrivata in Calabria con un giorno di ritardo, ma con la giusta concentrazione di chi sa che, per portare a casa un risultato positivo, bisogna essere perfetti. E così è stato, con un 3-2 finale imbarcano nel volo di ritorno 3 punti che valgono il sorpasso.

Ad aprire la partita, nel primo quarto d’ora, è stato Iemmello, capocannoniere del campionato e con una spiccata predisposizione al gol contro il Crotone. La sua prima marcatura in serie A è stata proprio contro i pitagorici nell’ottobre 2016, quando militava tra le fila del Sassuolo.

Cinque gol che sicuramente hanno reso frizzante una gara giocata dai rossoblù con il solito piglio, ma in cui è venuta meno la consueta attenzione nei dettagli.

La squadra di Stroppa racimola numeri importanti a livello statistico (18 tiri totali di cui 8 in porta, 71% di possesso palla, 83% di precisione dei passaggi e 13 calci d’angolo contro 6 tiri totali di cui 5 in porta, 58% di precisione dei passaggi e 1 corner), ma sul terreno di gioco la differenza l’ha fatta la concretezza dei gol di Iemmello, Melchiorre, Di Chiara e soprattutto dalle prodezze di Vicario, gli straordinario a salvare il risultato in almeno tre circostanze.

In una sconfitta di misura si potrebbero trovare alibi ovunque, persino appigliarsi a qualche svista arbitrale oppure a una gestione molto “alla volemosi bene” del direttore di gara, che non ha estratto un cartellino giallo neanche sulle “comode” rimesse dal fondo da parte del portiere ospite.

Ma la realtà è che nelle ultime tre gare il Crotone ha subito 7 gol, due in più rispetto alle prime otto partite. A differenza della gara contro il Chievo, questa è stata una sconfitta ottenuta con qualche demerito, in particolare dopo il terzo gol subito dal Perugia, la squadra aveva dato l’impressione di non riuscire a reagire.

Il più grintoso era Giovanni Stroppa, che tra le urla di richiamo ai suoi giocatori, li spronava a non mollare, perché il finale era ancora lontano venti lunghissimi minuti. Gli squali hanno provato a crederci fino alla fine con il secondo gol di Mustacchio e il colpo di testa di Golemic respinto da un super Vicario, ma senza riuscirvi.

Gli elogi per il bel gioco espresso dall’FC Crotone si sprecano, tanti sono i complimenti da parte degli addetti ai lavori, per un team che ha sviluppato finora 246 cross, 85 corner e 210 tiri. Numeri troppo alti rispetto alle 18 reti segnate e alle sole 5 vittorie su 11 partite giocate, frutto probabilmente dell’atteggiamento timoroso delle squadre avversarie che, conoscendo le caratteristiche dei pitagorici, attendono nella propria metà campo di trovare la giusta occasione per ripartenze e lanci lunghi a favore dei propri attaccanti.

Affrontare in questo momento il Crotone è come partecipare ad una tavolata in cui Cordaz e compagni apparecchiano con il servizio buono, dispongono il centro tavola in modo impeccabile, cucinano, portano il cibo in tavola, iniziano a mangiare, mentre gli altri commensali stanno a guardare in attesa che qualcuno si distragga e serva loro qualcosa su un piatto d’argento.

La sconfitta contro il Perugia è frutto di occasioni mancate e di errori individuali, ma deve servire per affrontare le prossime sfide con un pizzico di furbizia e di cinismo in più.

Il campionato di serie B è lungo ed imprevedibile, inizierà a delinearsi solamente alla fine del girone di andata, in cui le distanze tra le squadre saranno maggiori.