L’Antica Kroton, le critiche indigeste, i Capigruppo della penna e le note di “consenso” sui soldi spesi senza “senso”

21 agosto 2019, 12:59 Sr l'impertinente

“Invece di spendere la nostra vita a correre verso i nostri sogni, siamo spesso in fuga dalla paura di fallire o dalla paura delle critiche”. (Eric Wright)


di Sr* l'impertinente

Finite le vacanze agostane, anche la coalizione della Prossima Crotone - che esprime l’Amministrazione comunale di Crotone ed è il fulcro di Sculcolandia (direttamente e nelle sue varie articolazioni) - è ritornata al lavoro.

È ritornata al lavoro - è bene comunque precisarlo per non creare false aspettative - non tanto per affrontare i molteplici problemi che eppure si registrano in città, e per cui c’è sempre tempo, ma solo per rispondere alle critiche.

L’aspetto comunicativo di Sculcolandia, com’è noto, pur portando diverse firme sulla note, in realtà è sempre tutto simile tanto nello stile (si fa per dire, naturalmente) che nella sostanza, oltre che nell’obiettivo: rispondere ad ogni minimo “appunto”.


“Bisognerebbe fare

un lungo esame di coscienza

prima di pensare

a criticare gli altri”. (Molière)


Così, il capogruppo di Crotone In Rete, Pino Pucci, in Consiglio Comunale finora piuttosto silente e pacifico nei modi e nell’eloquio, con la penna in mano sembra scatenarsi replicando alle dichiarazioni del collega Massimiliano Bianchi.

“Quello che più mi colpisce nell’ex consigliere di maggioranza sedotto sulla via di Catanzaro - scrive Pucci riferendosi a Bianchi -, è l’incapacità di comprendere le cose anche quando gliele spiegano in modo semplice ed elementare”.

Affermazioni, oseremmo dire, al limite dell’offensivo, che nel proseguo scendono ancor più nel personale, arrivando perfino a mettere in dubbio le qualità professionali del collega, stimato avvocato.


“La critica è una cosa molto comoda:

si attacca con una parola,

occorrono delle pagine per difendersi”.

(Voltaire)


Bianchi è stato “attaccato” perché ha avuto l’ardire di aver da ridire sul progetto dell’Antica Kroton e sulla società in house Crotone Sviluppo, facendo riferimento ad una presunta elusione alle disposizioni della Corte dei Conti.

Precisa Pucci che “il blocco della Corte dei Conti è relativo solo alla spesa ‘non obbligatoria’ del Comune di Crotone e non, invece, alla spesa dei fondi di investimento relativi a progetti finanziati”.

Infine sottolinea che è la stessa Corte a sollecitare le amministrazioni comunali “a spendere i fondi relativi ai progetti”. Magari, chissà, lo stesso organo di controllo non intendeva dire di spendere ben 110 mila euro solo per una presentazione, di Antica Kroton appunto?


“Ci saranno sempre degli Eschimesi

pronti a dettar norme

su come devono comportarsi

gli abitanti del Congo durante la calura”.

(Stanislaw Jerzy Lec)


Poco dopo il solleone è tornato alla ribalta anche un altro di capogruppo, quello di Laboratorio Crotone, Domenico Mazza, anche lui soggetto a cambiamenti di stile quando interviene in Consiglio, mai fuori dalle righe, rispetto a quando scrive, molto più aggressivo.

In questo caso Mazza ha messo nel mirino i suoi quattro ex colleghi di maggioranza, i Pedace boys di ConSenso, che anche loro hanno chiesto lumi sull’Antica Kroton e su Crotone sviluppo.

Così come nel caso precedente, cioè quello di Pucci, anche nella nota del rappresentante di Laboratorio Crotone i toni sembrano rasentare i limiti dell’offesa lanciando allusioni sull’operato dell’ex assessore leo Pedace ma anche dei consiglieri stessi.


“La differenza tra una critica costruttiva

e una critica malevole?

La prima è quella che voi fate agli altri.

La seconda è quella che gli altri fanno a voi”.

(Frank Walsh)


Per Mazza il portale internet della società in house sarebbe infatti “un esempio di trasparenza, potremmo definirlo cristallino come acqua di fonte, così come cristallino è l’azione di tutta l’amministrazione Pugliese, oggi, finalmente, anche il settore dei Lavori pubblici”.

Tradotto per i profani: se oggi l’assessorato ai Lavori pubblici è trasparente voleva forse dire che quando alla sua guida c’era Leo Pedace così non era? Non a caso lo stesso ex assessore pare non abbia preso bene le allusioni, minacciando azioni legali e, conoscendolo, certamente passando anche ai fatti.

In realtà Mazza sembra dimenticare che Crotone Sviluppo e Antica Kroton, su cui Consenso ha chiesto l’accesso agli atti, e almeno stando ad “indiscrezioni giornalistiche”, pare essere all’attenzione anche di ben altri!


“È difficile accettare una critica,

soprattutto quando viene da un parente,

un amico, un conoscente o un estraneo”.

(Franklin P. Jones)


Insomma, quando viene criticata l’azione dell’amministrazione, la coalizione della Prossima Crotone invoca spesso il dileggio, ma quando si tratta di dileggiare chi è contro di lei, non ha rivali.

Non sono sfuggiti a questo trattamento anche i quattro consiglieri di Consenso - Pedace, Marrelli, De Franco e Gaetano - di cui sono stati ampiamente ricordati gli incarichi di maggioranza ricoperti: da Akrea a Crotone Sviluppo, dalla Task force alla presidenza della Commissione Politiche Sociali, dalla Protezione Civile all’assessorato ai Lavori Pubblici.

Viene poi sottolineata la loro “assenza” nelle commissioni e, di contro, quanto invece la loro presenza “ed in prima filala serata del 12 aprile, presenti e carichi di elogi per l’evento organizzato da Crotone Sviluppo”.


“Non preoccuparti della critica.

Se non è vera, ignorala;

se è ingiusta evita di irritarti;

se è ignorante, sorridi;

se è giustificata, impara da essa”.

(Anonimo)


Quando si scrive troppo, si sa, qualche volta può sfuggire la mano all’estensore delle note di turno, e così è accaduto anche nella replica del capogruppo Mazza ai suo colleghi di Consenso (a parte una sanguinosa “a” senza “h”).

Viene difesa la scelta dei soldi spesi (ricordiamo: 110 mila euro) per la presentazione di Antica Kroton, con specifico riferimento ai 22 mila euro per la location serviti “a renderla idonea ad accoglierel’evento.

Presentazione che - alla faccia della modestia - e come spesso accade per l’amministrazione targata Sculcolandia, viene definita nientepopodimeno che “il più grande evento mediatico di questo nuovo millennio”.

D’altro canto Crotone è o non è la città dei tre millenni? Allora bisogna pur adattarsi alla grandeur: oltre che della modestia pure dei proclami. Ma di questo abbiamo già scritto...

* Simbolo dello Stronzio