Iacucci azzera Talarico e Gaetani. Il commissariamento del PD fa traballare sia Pugliese che Flora Sculco

20 luglio 2019, 21:21 Politica.24

Corbezzoli! Ma cosa è successo nell'arco di poche ore al PD di Crotone? Mai peggior diluvio accadde dal momento in cui Carmine Talarico fece solenne e altisonante reingresso nei blasonati saloni del “Cremlino” di via Panella.


Simultaneamente, come in un baleno, si sono rapidamente susseguiti, in rapida concatenazione, alcuni disastrosi episodi tra il quale il taglio dell’energia elettrica, i sigilli dei contatori dell’acqua, con relativa inibizione idrica per gli amici e compagni di partito, l’oscuramento dei collegamenti internet con risalto dell’unica “banda” in sala rimasta in rete, e infine, quasi come metafora catarchica, il ferale commissariamento della locale sezione democratica (QUI), in testa alla proprietà della Fondazione Berlinguer.

Tanto che qualcuno, volando sul nido del cuculo, pare abbia persino profferito...e meno male che non c'era il gas...”!

Che il nemico del PD non sia soltanto Sculco ma lo stesso obliquo quanto occulto duplicato che comanda nella sede di via Panella, lasciatecelo dire alla Totò, sembrava ai politicanti che sguazzano nella melma pubblica comunale un ossimoro difficile da “digerire”.

E invece finalmente è arrivata sonora, e speriamo non inutile, la conferma che i miasmi di una brutta storia si erano subitaneamente concentrati nella segreteria comunale di un partito ormai “vampirizzato” da Sculco, Rocco Gaetani e Claudio Liotti, finito in poche ore in mano a un’accozzaglia di nominativi che evitiamo di ribattere su questo foglio, immediatamente, revocata dal diktat perentorio del “commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano, che ha disposto il commissariamento del circolo cittadino di Crotone scegliendo come commissario Franco Iacucci”.

“Un provvedimento che si è reso necessario in quanto l'azione politica posta in essere nelle ultime settimane si è caratterizzata in netto contrasto rispetto alle linee di comportamento ed alle decisioni che erano state precedentemente approvate e assunte”, vale a dire dopo che Sculco aveva spudoratamente tradito il progetto della Prossima Crotone (QUI) che lo aveva portato a sconfiggere proprio il Pd al secondo turno dopo che era risultato in testa al primo, conquistando la casamatta municipale di Piazza Resistenza, con qualche ben lautamente ripagato aiutino dei soliti noti poi collocati alle Presidenze delle società partecipate e parallele.

Ma il “satrapo” Sculco, che finalmente non è più un semplice “centroide”, dopo l'ennesima “distretta” del suo ex pupillo Ugo Pugliese, altro non avrebbe tramato se non di riportare le cose della sua amministrazione “fantoccia”, allo status quo ante, con il bisogno di creare un altro “cavallo di Troia”, nella figura di un rispettabile quanto “farlocco” interlocutore politico rappresentato dal vecchio e sconquassato Pd cittadino nella versione “last minute” di Carmine Talarico, Filippo Esposito, Claudio Molè, Pietro Adolfini, Gina Squillace, Maurizio Tricoli, Francesco Aracri e Antonella Stefanizzi.

Un siffatto quanto smaccato “coinvolgimento” nello snaturare del tutto quel che resta del fantasma del Pd a Crotone li ha portati di filato al commissariamento.

Dunque, un commissariamento che nel far presagire la sempre più probabile “giubilazione” del Ragioniere Gerardo Mario Oliverio, lascia in mano a Sculco non il classico cerino ma addirittura un candelotto di dinamite innescato e pronto a essere scagliato contro alla bisogna.

Tutto considerando che l’accordo propagandato quale intesa con il PD di Crotone in realtà è stato un mero patto di potere con il Presidente della Regione, uno scambio tra una candidatura a Governatore e la promessa di una velocizzazione di provviste finanziarie pubbliche regionali che già erano in testa ordinariamente e normalmente al Comune di Crotone.

Franco Iacucci per molti anni è stato “vicino” al Governatore Oliverio e poi da questo distaccatosi, fino a presentarsi in quota Zingaretti alle recenti Europee, anche se il suo nome calabrese è stato offuscato dalla brillante performance elettorale, sorprendente quanto apparentemente inaspettata, della campana Picierno, sostenuta dal vecchio satrapo e dalla figliuola “onorevolina” Flora Sculco.

Al neo commissario le nostre congratulazioni e gli auguri di riuscire almeno a ripristinare al più presto nella sede di via Panella i servizi civili essenziali.

Tanto necessari non solo dal punto di vista igienico-sanitario ma anche per l'immediata ripresa della piena agibilità politica e democratica sia nel Partito che nel Comune di Crotone.