Serie B. Crotone, il presidente pompiere e l’allenatore focoso: sì prudenza ma competitività e protagonismo

14 luglio 2019, 09:03 Trasferta Libera

Siamo ai titoli di coda, in serie B: il Palermo è fuori e festeggia il Venezia che ritorna tra i cadetti. Un segnale positivo che annuncia un’estate senza scossoni, con gli organici di A, B e C a pensare solo al “calcio mercato”.


di Giuseppe Romano

È chiaro che lo stato di salute di molti club resta cagionevole, come il Chievo Verona del “diabolico” Campidelli, tra quelli che hanno goduto particolari “favori” nell’ambito delle “plusvalenze fittizie”, e ancora resta stretto nella morsa di ulteriori approfondimenti d’indagine.

Per il resto, nelle altre Società, c’è il lavoro dei direttori sportivi e generali di centrare gli obiettivi tracciati dalla presidenza, sulle dinamiche indicate dagli allenatori.

Il Crotone ha tracciato le prime linee e le ha comunicate alla stampa con evidente ottimismo. “Sarà un inizio di campionato tranquillo che, man mano, potrebbe sviluppare le capacità di vedute più ampie”.

Un incontro con i mass media sereno e ricco di elementi utili a capire il “progetto” per il campionato 2019-2020. Due giorno dopo, linea verde per Giovanni Stroppa, che dovrà tradurre in campo la traccia del tema assegnatagli dal presidente, Gianni Vrenna, “proseguendo il percorso dello scorso campionato”: salvezza raggiunta con un girone di ritorno da serie A, trenta punti in sedici partite.

Una forte stretta di mano, come per ricordare la gioia della salvezza e la stima con cui lo si accoglie, è il primo segnale d’intesa tra i giornalisti ed il tecnico crotoniate.

Senza preamboli, il mister rivela il suo pensiero:

“non può che farmi picare il programma della Società, ma la mia considerazione a caldo è che parliamo di un altro modo di lavorare, rispetto allo scorso campionato. Ho chiuso ringraziando chi mi ha fatto lavorare al meglio nelle strutture disponibili, e devo dire che sono migliorate rispetto a come le ho lasciate”.

La topologia degli impianti non è cosa da nulla e la Società ha bruciato i tempi, senza aspettare altri confronti, e nello stesso tempo si è proseguito per rimodulare la squadra, che il mister dovrà gestire senza troppi affanni.

Stroppa non mette le mani avanti, anzi!

“Al 70-80% la squadra è fatta e consente a me e a tutto lo staff tecnico di lavorare al meglio. Sicuramente abbiamo il vantaggio delle idee condivise, di gestire un metodo che i ragazzi conoscono e sarà più facile per i ‘nuovi’ inserirsi”.

Quel “pensare prima alla salvezza”, pronunciato dal gruppo dirigenziale, non frena l’ottimismo di Giovanni Stroppa: ambizioso e carico di energie positive. Componenti essenziali nello sport.

“Concordo il tracciato prudente indicato dalla Società, però non mi sottraggo dal voler essere assolutamente competitivo e protagonista”.

Non si tratta di prendere le distanze dallo stare con i piedi per terra, ma consolidare un’alleanza che tende a proiettare il Crotone verso un traguardo ambito da tutti: tifosi, la stessa Società e da un territorio che, attraverso il calcio, tiene in alto una città carica di problematiche che ne offuscano la sua grandezza.

Un sentimento di appartenenza alla squadra e alla città, questo di Stroppa, di fondamentale importanza per restare untiti in un percorso così difficile, qual è il campionato di serie B.

Il calciomercato chiuderà il 2 settembre, dopo due giornate di campionato, ma

“nulla di preoccupante se, da qui a dieci giorni, si completerà la rosa. Vi sono dei ‘nomi’ e se riusciremo a concludere, non occorrerà arrivare al due di settembre per avere la squadra al completo. È un discorso egoistico, perché sarà difficile chiudere prima, considerato che i calciatori in discussione aspetteranno proposte dalla serie A e temporeggeranno, prima di decidere dove andare. So, però, che, negli ultimi minuti di mercato, operazioni irrealizzabili diventano possibili”.

Le “caratteristiche” che i calciatori dovranno possedere, per fare parte di questa nuova edizione del Crotone sono chiarissime. Sarà un Crotone linea-giovani, ma non turba il tecnico: “La differenza la fa la professionalità e la mentalità. Se vi è unità d’intenti è tutto facilmente gestibile”.

In sala stampa rimbalza la frase detta dal presidente, nella prima uscita: “… una richiesta da capogiro potrebbe farci perdere la testa”, facendo riferimento a giocatori che sono lo zoccolo della squadra, come Simy e Benali. La reazione di Stroppa è immediata.

“Ne convengo, ma potrei venire qui a darvi un messaggio diverso. Sono allenatore del Crotone e se dovessero andare via giocatori importanti, sarò di nuovo qui a dire che voler vincere non è possibile, bisogna dimensionarsi. Ma è tutto da vedere, perché se si vendono giocatori a certe cifre, si creano i presupposti per ingaggiarne altri anche più forti, teoricamente o, invece di uno, se ne possono prendere due. Senza voler fare l’aziendalista”.

Alla squadra non ha ancora parlato, ma dirà:

“non possiamo sederci pensando che il nostro campionato sarà già delineato. Bisogna rimboccarsi le maniche e dare sempre di più, perché è un torneo estremamente difficile. Ci vogliono le motivazioni giuste, una mentalità vincente e la gestione serena dello spogliatoio, che non è soltanto mia. Con questi presupposti si potrà fare veramente qualcosa d’importante”.