Tornado di novembre: imprese sull’orlo di una crisi di nervi. La politica latita e l’economia affoga

11 giugno 2019, 17:00 Sr l'impertinente

“L’assenza dice più della presenza” (Frank Herbert). Ci sono delle vicende sintomatiche, che cioè rendono perfettamente l'idea della realtà in cui si viva in una città, nel nostro caso a Crotone. Una di questa è quella della mancata concessione dei danni subiti dal tornado abbattutosi nel novembre scorso.


di Sr* l'impertinente

Crotone, in questo caso, si conferma essere sempre più una strana terra, dove accade ciò che in altre parti sarebbe inaudito o inammissibile ma qui si tramuta, purtroppo ed ogni volta, in una triste consuetudine.

Ci sono le immagini della forza del tornado, che sono diventate virali, e tanto di sopralluoghi del giorno dopo eseguiti da rappresentanti istituzionali con faccia affranta e un carico di promesse dietro.


“Sottrazioni, e assenze, non lasciano scampo,

segnano la vita, tracciano il sentiero,

decidono il destino, indicano il futuro”. (Mauro Corona)


Peccato che da allora siano già passati sei mesi e che niente di quanto promesso sia arrivato, con il classico danno (ovvero il mancato risarcimento) a cui ne è seguita la beffa.

Gli imprenditori colpiti dalla furia del “ciclone”, nel frattempo, si son dati da fare per proseguire le attività e in breve hanno eseguito i dovuti “aggiustamenti”; tanto da ricevere i pubblici encomi dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

Il problema, però, e così facendo è stato che arrivati poi gli “esperti” della Protezione civile per i loro sopralluoghi non abbiano trovato una situazione di criticità; tant’è che la calamita naturale non è stata concessa.


“Al tempio c’è una poesia intitolata “la mancanza”, incisa nella pietra.

Ci sono tre parole, ma il poeta le ha cancellate.

Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla”. (Rob Marshall)


La Camera di commercio di Crotone, intanto, ha deciso di convocare un Consiglio straordinario invitando politici, istituzioni, sindacati, Confindustria e, naturalmente, le imprese, incontro tenutosi nella Metalcarpenteria, una delle aziende maggiormente danneggiate.

Ma di politici ed istituzioni, nel consiglio, ce ne sono stati davvero pochi. Era presente, infatti, una dispiaciuta e sgomenta Elisabetta Barbuto (M5S) per la mancata approvazione del suo ordine del giorno per la sospensione dei tributi alle imprese: ha nuovamente rassicurato sul suo impegno, la parlamentare pentastellata, così come su un altro ordine del giorno che impegni il Governo, nell’ambito del cosiddetto Decreto Sblocca Cantieri.

Ma visti i precedenti, c'è ben poco da sperare!


“L’assenza dell’essere amato lascia dietro di sé

un lento veleno che si chiama oblio”. (Claude Aveline)


Non c’erano alla riunione rappresentanti della Giunta comunale, né della Provincia, né della Regione che, eppure, e subito dopo il tornado, avevano assicurato che sarebbero stati sempre vicini alle imprese danneggiate.

Il sindaco Ugo Pugliese, ad esempio, alla stessa ora stava partecipando alla presentazione del progetto Bibliobus, un servizio per portare i libri dappertutto. Anche porta a porta.

Vabbè: non si tratta della tanto annunciata e differita differenziata, ma i crotonesi potranno almeno consolarsi sull’uscio di casa con un bel testo da leggere, anche se in cuor loro avrebbero certamente preferito ricambiare con un sacchetto d’umido.


“Inutile imporre la propria presenza

a chi non nota la tua assenza”.

(Alemarsia, Twitter)


Dal canto suo, la consigliere regionale Flora Sculco, visto che è stata chiamata in causa anche lei per la sua di assenza, ha fatto sapere che non è andata solo perché non invitata ufficialmente.

Ma tanto se ci fosse pure andata alla riunione - e come ha comunicato lei stessa - avrebbe solo dato la colpa al Governo, che nonostante una sfilata di ministri arrivati in città non ha poi mantenuto gli impegni nei confronti delle imprese crotonesi.

Ed in periodi elettoralmente interessanti, si sarebbe guardata bene, l’onorevole Sculco, dal chiamare in causa anche il governatore Mario Oliverio, visto che anch’egli di sopralluoghi ne ha fatti e di “vicinanza” ne ha assicurata.


“La memoria è lo specchio

in cui noi rivediamo gli assenti”.

(Joseph Joubert)


Intanto le imprese si sono stufate e hanno annunciato l’inizio di azioni legali, così come una lettera che invieranno al presidente della Repubblica ed a quello del Consiglio per segnalare la drammatica situazione.

Diciamocelo chiaro: quello del mancato ristoro dei danni per il tornado di novembre scorso è il tipico esempio di quanto la classe politica locale, tanto in posti di governo quanto in “cabine di regia”, non conti assolutamente un bel nulla oltre i confini di Apriglianello!

Basti pensare che per lo stesso di “tornado” siano stati già concessi 5 milioni di risarcimento nel catanzarese, mentre ancora nulla per il Crotonese.


“Assente. Soggetto agli attacchi degli amici e dei conoscenti;

diffamato; calunniato; denigrato in tutti i sensi e in ogni occasione.

Ha, purtroppo, sempre e inevitabilmente torto”. (Ambrose Bierce)


Una vicenda, insomma, che dimostrerebbe, qualora ce fosse ancora bisogna, tutta l’inefficienza e l’inadeguatezza della classe dirigente pitagorica incapace di far rispettare anche i minimi diritti della città.

Che forza può avere, d’altro canto, un’amministrazione comunale (ma anche provinciale, visto che i protagonisti sono gli stessi) ormai in pieno psicodramma, che non riesce a tenere neanche un Consiglio in prima convocazione?

Per tacere, poi, sul padrone del vapore che dopo aver “selezionato” l’equipaggio, deciso la rotta e via dicendo, dispensa critiche come se le decisioni non dipendessero che da lui. E con chi glielo fa notare fa pure il bullo!


“Non ho mai capito perché si chiede sempre

la giustificazione per l’assenza e raramente

la motivazione per la presenza”. (Orporick, Twitter)


E si va avanti, così, solo e sempre a colpi d’annunci, come quelli di fantomatici cantieri per grandi opere (Bonifica, Antica Kroton …) che avrebbero dovuto partire già da giugno ma di cui non se ne vede finora neanche l’ombra.

Ciò che emerge da quest’ultima vicenda è che Crotone non conti proprio nulla: zero su tutti i fronti, locali, regionali ma anche nazionale, e ciò nonostante due rappresentanti di maggioranza in Parlamento, dicasi l’Elisabetta Barbuto e la Margherita Corrado.

E zero è quanto arrivato concretamente sul territorio anche dopo che ben due ministri, quello delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e del Sud, Barbara Lezzi, sono finanche arrivati in città con un carico di impegni assunti e con tanto di date: tutto puntualmente e inesorabilmente disatteso.


“Anche l’assenza di risposta è una risposta”. (Paulo Coelho)


Di risposte il territorio crotonese ne aspetta ormai da anni, ma ciò che finora ha ricevuto in cambio sono solo occasioni e treni persi, se non sopraffazioni e abusi di potere. E chi più ne ha più ne metta!

Il fatto è che invece di attendere risposte da chi per decenni non ne ha mai date, i cittadini dovrebbero iniziare a porsi delle domande, e quelle giuste.

Come esempio il perché si continui ad affidare nelle mani di qualcuno il destino di questa sventurata città nonostante abbia dato ampia prova di non far nulla. Se non pro domo sua. Intelligenti pauca...

* Simbolo dello Stronzio