Regionali. Flora Sculco candidata del Pd. Le convergenze, le divergenze e il “patto delle vrasciole”

4 maggio 2019, 09:48 Sr l'impertinente

“Io non lo so se esiste la felicità. So però che esistono le polpette” (Anonimo). Alla fine il punto: dopo anni di incontri e scontri, di prendi e lascia, dichiarazioni d’amorosi sensi e tradimenti, le strade di Flora Sculco, figlia del signor S., e del Partito Democratico sembrano finalmente destinate a convergere.


di Sr* l’impertinente

Sarà lei, infatti, la pargoletta Flora, dunque, la candidata crotonese alle prossime elezioni Regionali e lo sarà in una delle due liste previste dal Pd in appoggio all’auspicata (?) rielezione del governatore Mario Oliverio.

Non a caso tutta l’operazione si è svolta sotto l’egida e in funzione della ricandidatura alla presidenza del governatore uscente, che ha messo insieme quasi tutte le anime dello stesso partito per raggiungere l’obiettivo, duplice.


“Non c’è niente che

le polpette di nonna

non possano sistemare”.

(Anonimo)


Di questi desiderata ne abbiamo parlato già in tempi non sospetti ma adesso sembra che il cerchio si sia chiuso e grazie ad un accordo raggiunto direttamente tra lo stesso Sculco ed il segretario crotonese del Pd, Gino Murgi.

Tutto è partito dalle Provinciali e dalla famosa lista unitaria, che tanto ha fatto discutere, e ancor prima con l’elezione di Ugo Pugliese alla presidenza dell’ente intermedio.

Ed a proposito di Provincia, un altro tassello di avvicinamento al puzzle finale, sarà proprio l’assegnazione al rampante Giuseppe dell’Aquila della carica di vicepresidente dell’ente di via Mario Nicoletta.


“La verità è che non esiste

una ricetta per le polpette.

Va preparata a sentimento”.

(Teoh, Twitter)


A sancire quest’accordo un evento, un altro dopo il “Patto per Crotone”. Questa volta l’occasione è la presentazione dei candidati Pd alle Europee che si svolgerà proprio domenica nella sede della BCC crotonese.

All’appuntamento, con tanto di simboli di partito in netta evidenza, parteciperanno oltre ai candidati in questione anche il governatore Oliverio e, naturalmente, la stessa Flora.

Non ci sarà, invece, il sindaco della città Ugo Pugliese, che è stato dirottato su un’altra iniziativa che vede la presenza in città del leader dell’Udc Lorenzo Cesa, che però alle Regionali appoggerà il centro-destra con Mario Occhiuto.


“Non crediate che io

abbia la pretensione

d’insegnarvi a far le polpette.

Questo è un piatto

che tutti lo sanno fare”.

(Pellegrino Artusi)


Una divisione delle truppe, questa, che ha lasciato un po’ perplessi, con l’amministrazione comunale da una parte (l’iniziativa del centro-destra) e la Sculco’s family dall’altra (all’appuntamento col centro-sinistra).

Una divisione che - almeno secondo i soliti bene informati - testimonierebbe una volta di più come i rapporti tra le due parti siano tendenti ormai al tiepido, con un sindaco che appare sempre più ai margini del progetto sculchiano.

Così, si parla addirittura di un primo cittadino che ormai non sarebbe più neanche messo al corrente delle decisioni programmatiche e dei progetti futuri, praticamente in balia delle onde … e dei consiglieri.


“Le polpette. Pochi piatti

sono così eclettici.

Pochi altrettanto economici.

Pochi così buoni”.

(Artemisia Abbondanza)


Intanto, sempre a proposito di amministrazione comunale e di riflessi sulle Regionali un’altra “novità politica” è l’endorsement per il centro-destra di un ex pezzo della galassia sculchiana, vale a dire Domenico Critelli.

Il fatto è che fino a poco tempo fa lo stesso Critelli fosse assai vicino all’assessore comunale ai Lavori pubblici, Telemaco Pedace, che invece pare non se la sia sentita di fare il salto della quaglia decidendo di rimanere fedele alla linea, quella di Sculco, appunto.

Un altro problema, poi, è che la truppa sculchiana sta perdendo sempre più pezzi: a partire dal buon Rori De Luca, sparito dai radar ma non dai contatti in vista dell’approssimarsi delle Regionali; per proseguire con Peppino Cosentino, nonostante i pressing per convincerlo ad un eventuale “rientro”. E tutto questo non è certo un buon viatico.


"Ok le ciliegie una tira l’altra,

ma pure le polpette

non scherzano eh”. (Anonimo)


Tornando al Pd: com’è noto non tutti al suo interno erano d’accordo sull’accordo, con una parte che si era opposta strenuamente ma che ormai è del tutto residuale non contando più di tanto nello scacchiere generale.

E sembra che anche qualche oppositore dotato di fervore giovanile, ovvero che fino a poco tempo fa si era stracciato le vesti contro l’accordo tra via Panella e Via Firenze, sia ritornato sui suoi passi. Chissà? Magari allineandosi grazie alle proprietà taumaturgiche delle famose “vrasciole” crotonesi?

D’altronde, in questo senso, particolarmente attive sarebbero le cucine di Piazza della Resistenza, che tra concorsi da espletare e incarichi per “Antica Kroton da assegnare, di polpette calde e fragranti ne dovrebbe sfornare e a iosa.


“A purpetta gioia mia

è na cosa ca ta ricria

- La polpetta, gioia mia,

è una cosa che ti fa godere”.

(Proverbio calabrese)


E rimanendo sul tipico piatto della cucina locale, non è che l’accordo sancito tra Pd e sculchiani - che dovrebbe condurre ad una possibile rielezione di Flora e Oliverio - possa passare alla storia proprio come il “patto delle vrasciole”?

Considerate le difficoltà oggettive delle prossime elezioni regionali, questi must della frittura potrebbero, però, anche andare di traverso. Ed in caso di esito negativo rivelarsi addirittura delle polpette avvelenate.

* Simbolo dello Stronzio