Il volantino boomerang della Lega Crotone, un caso nazionale che ci mette in ridicolo

6 marzo 2019, 18:02 Imbichi

La Lega Crotone prosegue la sua esistenza tra una gaffe e l’altra. Galleggia, evitando di discutere le problematiche locali e spingendo sempre la discussione sui temi nazionali. Ma la sua leggerezza ci costa cara, dato che finisce per mettere in ridicolo tutta una città ed i suoi abitanti.


di Francesco Placco

Nel corso di una delle tante interviste, l’attore Will Smith disse: “Ero veramente stupido quando avevo 14 anni. Però non c'era Twitter e non c'era Facebook. Quindi ero stupido, ma ero stupido in privato”.

Una considerazione attualissima che a fronte degli innumerevoli progressi portati da internet non può che ricordarci anche alcuni degli effetti collaterali dell’accesso alla rete è proprio la diffusione di idee ottuse, superflue, superate, e che capita trovino terreno fertile in soggetti non proprio “brillanti”.

Potevamo esimerci dal regalare al mondo intero una perla made in Crotone? Certo che no! Ed ecco che la sezione giovanile della Lega Crotone se ne esce con un volantino per celebrare - a suo modo - l’8 Marzo.

Come se non fosse già ridicola di per sé la presenza di certe forze politiche a certe latitudini, serviva proprio un volantino per rimarcare la totale assenza di tematiche al di fuori della piccola, misera lista consentita ai leghisti.

Ed ecco che nel manifestino per l’8 marzo vengono fuori tutti i temi cari alla Lega: gli immigrati, i gay, i gender, i “finti rivoluzionari” e così via.

Un volantino che, più che celebrare la donna, la rilega e la blocca agli stereotipi del secolo scorso, nonostante la pubblicazione da parte di una sezione giovanile. Avranno imparato dai loro maestri a credere nel ruolo naturale della donna”?

Il depliant però, nell’arco di qualche ora, si è trasformato in un vero e proprio boomerang. Tutte le testate nazionali hanno ripreso il suo testo, e l’eco si è diffuso anche nel mondo politico.

Tutti prendono le distanze dal suo “testo medioevale”, ed anche il circolo cittadino della Lega cerca di uscire dalla maglia rotta con un comunicato (pubblicato su Facebook, dove si prodigano a cancellare i messaggi di insulti dei cittadini e degli stessi elettori) ancor peggiore del danno: È stata un’iniziativa senza consenso o richiesta alla segreteria regionale, perciò dovrà risponderne il diretto interessato e non #LegaCalabria”.

Insomma, non prendetevela con la Lega. Perché loro, queste idee, non le condividono. O no?

Certo, la figuraccia ormai è fatta, e verrebbe da chiedersi chi sia stato il genio che ha partorito una simile idiozia.

Ma anziché buttarla sull’odio, potremmo ricordare alla sezione giovanile della Lega cittadina alcuni dei problemi del mondo femminile, in città.

La disoccupazione è una piaga ben nota, ma quella femminile è ancora un caposaldo della nostra regione poco discusso e noto: stando agli ultimi dati (QUI), risulta disoccupato circa il 75% della popolazione femminile calabrese.

Un dato tremendo, che a Crotone venne immortalato in un reportage (QUI) dal titolo ineccepibile: “A Crotone il record delle disoccupate: se a 35 anni non lavori, sei finita”. E, come se non bastasse, ci sono anche i dati raccolti dall’ISTAT (QUI) sulla violenza sulle donne, che in Calabria non manca di certo.

Insomma, i giovani – ed i meno giovani – della Lega di Crotone ne avevano di temi da affrontare per l’8 marzo. Ma non li hanno scelti. Anzi, non li hanno considerati proprio.

Speriamo che si ravvedano per quanto scritto, perché più di qualcuno ha preteso delle scuse dalla sezione cittadina. Messaggi postati online e prontamente cancellati dagli abili editor.

In fin dei conti, c’hanno provato a strumentalizzare anche l’8 marzo per finalità politiche. Ma il volantino si è dimostrato un vero e proprio boomerang. Anche perché, a voler pretendere di sapere quale sia il “ruolo naturale” della donna, potremmo anche azzardarci a voler pretendere quale sia il “ruolo naturale” della Lega…